Sarajevo Città capitale della Bosnia ed Erzegovina (342.577 ab. nel 2017). Si stende tra i 530 e i 560 m s.l.m., entro la valle della Miljacka, affluente di destra della Bosna. È divisa in due principali [...] quartieri, musulmano e cristiano.
Le industrie locali sono quelle tradizionali: birra, armi, tabacchi, cuoio, seterie, tappeti, oltre a impianti metalmeccanici. Il ruolo produttivo, commerciale e culturale ...
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Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamatasi indipendente nel 1992. È formata dalle due regioni fisiche e storiche della Bosnia (➔) e della Erzegovina (➔).
In base agli accordi di Dayton [...] 9% circa del territorio bosniaco.
Forze di interposizione dell’ONU (United Nations Protection Force, UNPROFOR) furono dispiegate a Sarajevo sotto assedio serbo e in altre zone del paese fin dal giugno 1992, mentre la comunità internazionale favorì un ...
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Affluente di destra della Sava, lungo 308 km. La sua valle (S-N) costituisce la via naturale di traffico del bacino di Sarajevo (Bosnia). ...
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Zenica Città della Bosnia-Erzegovina (127.334 ab. nel 2007), a 309 m s.l.m. al limite N del bacino di Sarajevo (55 km a NO), sulla Bosna, sul luogo della romana Bistue (resti di un vasto edificio romano [...] e di un’antica chiesa). Miniere di carbone e di ferro; importante centro siderurgico ...
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Stato dell’Europa sud-orientale costituitosi nel 1918 con il nome di Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (mantenuto fino al 1929, quando adottò quello di Regno di I.) e dissoltosi nel 1991-92 (con la formazione [...] dichiarazione di indipendenza della repubblica fu seguita dalla ribellione della componente serba della popolazione al governo di Sarajevo e dalla proclamazione di una Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina (marzo) nelle aree abitate in prevalenza ...
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TITOGRAD
Mario ORTOLANI
. Città della Iugoslavia, costruita ex-novo presso le rovine di Podgorizza (v.; XXVII, p. 580) che era andata completamente distrutta durante la seconda Guerra mondiale. Dal [...] ridotto che risale la valle della Zeta, da T. a Nikšić. In tal modo T. è ora collegata a Ragusa e a Sarajevo via Hum. Risulta pure ripristinato il vecchio tronco T.-Donja Plavnica sul lago di Scutari. All'epoca dell'ultimo censimento, tenutosi nel ...
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Dopo il 1989 la storia dei B. è stata segnata da guerre e crisi, connesse soprattutto alla dissoluzione della Iugoslavia.
A mantenere unito quello Stato, che era nato nel 1919, non bastava più il decentramento [...] l'aggravarsi della situazione in Kosovo, riducendo le sue possibilità d'azione al solo intervento militare.
bibliografia
S. Bianchini, Sarajevo, le radici dell'odio: identità e destino dei popoli balcanici, Roma 1993, 1996.
D. Owen, Balkan odyssey ...
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(serbocr. Bosna) Regione della Penisola Balcanica di NO, limitata a N dalla Sava e dall’Una, a E dalla Drina, a O dalle Alpi Dinariche, che la separano dall’Adriatico. A S confina con l’Erzegovina. Il [...] dell’industria siderurgica (Zenica) e meccanica. Migliori comunicazioni e la crescita economica hanno dato impulso all’area di Sarajevo e di Banja Luka, nel bacino del Vrbas (ferro; centrali idroelettriche).
Già slavizzata agli inizi del 7° sec ...
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Kosovo
Anna Bordoni e Lucia Betti
Geografia umana
di Anna Bordoni
Regione della Repubblica Federale di Iugoslavia, che si è autoproclamata indipendente il 19 ottobre 1991. Dal 1946 al 1971 il nome [...] di risolvere la situazione nei Balcani, e oltre 40 capi di Stato e di governo si incontrarono, alla fine di luglio, a Sarajevo, per discutere il Patto di stabilità dei Balcani. In questa occasione furono stanziati circa 2,2 miliardi di dollari per la ...
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La Bosnia-Erzegovina è stata al centro della guerra che ha interessato i territori della ex Iugoslavia all’inizio degli anni Novanta. A seguito del referendum del 1° marzo 1992, che sanciva l’indipendenza [...] della comunità internazionale. Eventi tragici, ormai divenuti simbolo della guerra in Bosnia, furono l’assedio di Sarajevo (la città rimase quasi completamente isolata e sistematicamente bombardata dall’artiglieria serba) e l’attacco contro le ...
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occasionale
occaṡionale agg. [der. di occasione]. – 1. Che offre occasione, motivo, talora anche pretesto, a qualche cosa; in partic., causa o., fatto che produce un evento, un fenomeno, non direttamente, ma dando alla vera causa efficiente...