BUTO
S. Donadoni
Antichissima città egiziana del Delta, che originariamente constava di due centri urbani affiancati, Pe e Dep. Alla importanza storica e religiosa della località non fa riscontro abbondanza [...] un decorso assai irregolare, dovuto certo al fatto che doveva racchiudere non uno, ma più edifici. Notevole la quantità di sarcofagi tardi in terracotta che provengono dal sito.
Bibl.: W. H. Petrie - C. I. Currelly, Ehnasya, Londra 1905, pp. 36-38 ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
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Città della Toscana, [...] F. da Volterra, Piero di Puccio, A. Veneziano, S. Aretino, B. Gozzoli e d'ignoti maestri, annovera una ricca collezione di sarcofagi e sculture greche, etrusche e romane, e dal periodo romanico in poi, la maggior parte delle quali fin dal 1807 venne ...
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Giuliano, Antonio
Domenico Musti
Archeologo e storico dell'arte, nato a Roma il 17 marzo 1930. Professore universitario dal 1967, ha insegnato presso l'università di Genova archeologia e storia dell'arte [...] ); Le città dell'Apocalisse (1978); Arte arcaica (2 voll., 1977-78); La maniera ateniese di età romana. I maestri dei sarcofagi attici (in collab. con B. Palmo, 1979); Arte classica (1980); Arte greca. Dalle origini all'età arcaica (1986); Arte greca ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] pp. 453-483; H. Bloch, Der Autor der ''Graphia aureae urbis Romae'', DAEM 40, 1984, pp. 55-175; "Colloquio sul reimpiego dei sarcofagi romani nel Medioevo, Pisa 1982", a cura di B. Andreae, S. Settis, Marburg a.d.L. 1984; M. Guarducci, Federico II e ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] iii, 1952, p. 110). Pausania gli attribuisce un Fanciullo seduto che si conservava ad Olimpia. Gli scavi hanno portato alla luce sarcofagi in marmo della fine del IV sec. e del principio del III, che furono senza dubbio eseguiti negli studî greci di ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] , appoggiata ad un'urna; si citi come esempio un ritrovamento recente di Utica. I tipi statuari compaiono anche su rilievi, sarcofagi e monete. Durante l'epoca romana anche altri tipi sono stati usati come figure da fontana e considerati n, così come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eredita antica e la civilta figurativa del cristianesimo
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’arte tardoantica e quella [...] dogmatico”, proveniente dal cimitero di San Paolo fuori le mura e oggi custodito presso il Museo Pio Cristiano, e il sarcofago di Adelfia, rinvenuto nel cimitero di San Giovanni a Siracusa ed esposto nel locale Museo Archeologico. Quest’ultimo prende ...
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Oggetto o prodotto, artigiano o industriale, che serve come gioco ai bambini.
G. in forma di statuette di animali e bambole sono attestati in Egitto e in Grecia, dove era largamente diffuso anche il gioco [...] crepundia, sonagli e campanellini, che erano balocchi e amuleti insieme. Bambole di legno e articolate sono state trovate in sarcofagi romani; i g. si regalavano alla nascita, per il compleanno, per i Saturnali, e dopo la fanciullezza si consacravano ...
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Sito nell’area archeologica di Luxor, sede di un insediamento di una comunità di operai addetti all’allestimento delle tombe dei faraoni (seconda metà 2° millennio). Era costituito da abitazioni poste [...] costituite da una cappella decorata da pitture, sormontata da una piramide in muratura. Nella cappella si apriva un pozzo che immetteva nella cripta dove erano deposti i sarcofagi. Nel 3° sec. a.C. fu costruito un tempio di pietra dedicato a Hator. ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] nuova, gli preparò il terreno con la sua fede trascendente in un migliore al di là, quale si manifesta già sui sarcofagi pagani. L'Oriente esercitò la sua potenza anche in questo campo; e se il cristianesimo poté trionfare (e con quanta difficoltà ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...