La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] anche la pronuncia tronca bantù); la /u/ atona in fine di parola è semmai una caratteristica di certi dialetti (reatino, sardo, salentino). Per ciò che riguarda invece il vocalismo tonico, la lacuna in posizione finale è costituita da /o/, mentre ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] toniche sono aperte (per es., bene [ˈbɛːne], come in toscano, ma anche rosso [ˈrɔːsːo]). Tuttavia, in area sarda e, più in generale, meridionale è attivo il fenomeno di assimilazione parziale regressiva a distanza, noto sotto il nome di ➔ metafonia ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo, nella prospettiva di una valorizzazione della loro lingua e cultura attraverso il bilinguismo in campo amministrativo ed educativo, nella ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] gli statuti volgarizzati. Si ritiene invece scritto direttamente in volgare il pisano Breve di Villa di Chiesa (la sarda Iglesias), importante centro dell’estrazione dell’argento, passato dai pisani agli Aragonesi negli anni precedenti la redazione ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] (o, a nord, [gs]) (per es., xenofobia); solo in certi nomi propri e toponimi di origine dialettale – ligure, siciliana e sarda – si mantiene una pronuncia differente (per es., Bixio è Bi[ʒ]o), ora sempre più spesso sostituita da [ks]. La pronuncia di ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] ; dal 1895 «La Stampa» a Torino; si segnalano anche «Il Giornale delle fanciulle», «La Ricamatrice» e «La donna sarda»).
Tutta poesia e prosa (anche quella delle riviste di divulgazione culturale: «L’illustrazione italiana», «La Lettura», «Il Secolo ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] , Tübingen, Francke.
Lanteri, Lorenzo (1991), Le parole di origine araba nella lingua italiana: con l’arabo nella lingua sarda, l’arabo nel ladino della Val Gardena. Appendice: 60 arabismi in lingue europee, Padova, Zanetel Katrib.
Lokotsch, Karl ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] , Olschki, pp. 189-219.
Lavinio, Cristina (1990), Retorica e italiano regionale: il caso dell’antifrasi nell’italiano regionale sardo, in Cortelazzo & Mioni 1990, pp. 311-326.
Loi Corvetto, Ines (1983), L’italiano regionale di Sardegna, Bologna ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] (Fornaciari 1881: 221). Il gerundio con riferimento all’oggetto, come illustrato in (27), è tuttora usato nelle varietà sarde (inter alia, Blasco Ferrer 2002: 85).
La collocazione del gerundio nella frase principale è relativamente libera. Tuttavia ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] preposizionale, che in una frase con l’ordine normale soggetto + verbo + oggetto (➔ ordine degli elementi; nelle varietà siciliana o sarda il verbo è alla fine) è un tratto meridionale (ho chiamato a Giuseppe); in presenza di ➔ dislocazioni (a destra ...
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sarda2
sarda2 s. f. [lat. sarda, dall’agg. Sardus «della Sardegna, che proviene dalla Sardegna»]. – 1. Genere di pesci teleostei perciformi della famiglia scombridi (lat. scient. Sarda), con specie pelagiche e costiere, diffuse nei mari temperati...
sarda1
sarda1 s. f. [lat. sarda, una pietra preziosa, prob. dal nome della città di Sardi (lat. Sardes) nella Lidia]. – Minerale, varietà traslucida di calcedonio, di colore marrone o marrone rossastro, che si rinviene associata alla corniola...