(trad. it. Il caro estinto) Romanzo (in volume, 1949) dello scrittore inglese E. Waugh (1903-1966).
Un giovane poeta britannico si trasferisce negli Stati Uniti presso uno zio, ma dopo la morte di questi [...] si rivolge a una grande impresa di pompe funebri per il funerale.
Dal racconto è stato tratto l’omonimo film (1965) di T. Richardson, satira di un'America cinica e affarista. ...
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Scrittore latino (sec. 1º d. C.) dell'età neroniana. Viene identificato con l'aristocratico romano che fu proconsole in Bitinia e morì suicida, coinvolto nella congiura pisoniana (66 d.C.), famoso per [...] autore del Satyricon, gli autori posteriori, fino a Terenziano Mauro (fine 2º o 3º sec.).
Opere
Il Satyricon è una satira menippea, una composizione, cioè, mista di prosa e versi, di contenuto narrativo ma con digressioni d'ogni genere. È incerto ...
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Scrittore russo (Sebastopoli 1881 - Praga 1925). Redattore della rivista Satirikon, fu, prima della rivoluzione, uno dei più noti umoristi russi, a tendenza tragico-grottesca. I suoi racconti e feuilleton, [...] ostriche", 1910) e Umorističeskie rasskazy ("Racconti umoristici", 1910). Emigrato dopo la rivoluzione in Francia, rivolse la sua satira non solo contro la rivoluzione, ma contro la stessa emigrazione di cui faceva parte: Rasskazy cinika ("I racconti ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] scuola di Karl Rosenkranz. Sempre a Königsberg pubblicò nel 1843 gli Höllenbriefe an seine lieben Freunde in Deutschland, satira antigesuita; nel 1845 il romanzo Werdomar und Wladislav, storia di due amici, un prussiano e un polacco, perseguitati ...
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FILELFO, Giovanni Mario
Franco Pignatti
Nacque a Costantinopoli il 24 luglio 1426, primogenito di Francesco e di Teodora Crisolora. L'anno seguente il padre tornò in Italia con la famiglia e tenne il [...] presso di sé durante i soggiorni a Venezia, Bologna, Firenze e Siena, provvedendo personalmente alla sua istruzione: in una satira (dec. VI, ecatostica I) espose al figlio i principi morali cui avrebbe dovuto attenersi per condurre una vita proba ...
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Commediografo, poeta, erudito (Roma 1754 - ivi 1827). Ministro delle Finanze sotto la Repubblica Romana (1798-1800). Scrisse: Del moderno teatro comico e del suo restauratore C. Goldoni (1794); Scherzi [...] pittorici e poetici (1795); la Vita di Angelica Kauffmann (1810), apologhi, epigrammi. È noto per le sue 16 commedie (pubbl. 1790-98), che si ispirano a Goldoni e Molière, vivaci e venate di satira; la migliore è Il cortigiano onesto. ...
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Scrittore ceco (Rychnov nad Kněžnou, Boemia Orientale, 1892 - Oświęcim 1944). Nei suoi racconti (Povídky pana Kočkodana "I racconti del signor Kočkodan", 1922; Povídky izraelského vyznání "Racconti di [...] a un sapiente uso del linguaggio e dei diversi registri stilistici, la vita della piccola borghesia ceca, unendo talvolta alla satira un intento parodico (Hráči "Giocatori", 1931). Dopo aver esordito nel romanzo con Dům na předměstí ("La casa in ...
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Umanista scozzese (Killean, Stirlingshire, 1506 - Edimburgo 1582), studiò a Parigi, tornato in Scozia (1535), per la sua polemica anticattolica dovette fuggire prima a Londra e poi in Francia (1539). Insegnò [...] a Coimbra. Tornato in Scozia convinto calvinista (1560), fu uno dei più aspri accusatori di Maria Stuarda. Ha lasciato la satira Franciscanus et fratres (1536-38), il De iure regni apud Scotos (1579), a favore del principio della sovranità popolare ...
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Scrittore scozzese (Pont-à-Mousson, Francia, 1582 - Roma 1621), figlio di William. Visse a Londra, alla corte di Giacomo I (1606-16), in Francia e Roma (1616-21). Scrisse in latino un romanzo a chiave, [...] del suo tempo. Ancora in latino scrisse, con lo pseudonimo di Euphormio Lusininus, un romanzo picaresco, Satyricon (1603-14), satira contro i gesuiti. Difese contro l'attacco del Bellarmino il De potestate papae di suo padre William, di cui aveva ...
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Scrittrice statunitense (Cornwall-on-Hudson 1892 - New York 1982). Dal 1913 al 1931 fu cronista, illustratrice e scrittrice di racconti per numerose riviste. Tra le sue opere: A book (1923), miscellanea [...] (1958). È stata apprezzata dalla critica come scrittrice preziosa e sensibile, capace di esprimere attraverso una satira crudele un mondo affatto privo di illusioni. Precorritrice dell'odierna narrativa dell'alienazione e, come drammaturga, del ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...