BRUNACCI, Giovanni
Marina Zorzato
Nacque a Monselice (Padova) il 2 dic. 1711, da Giacomo, di modesta origine contadina, e da Rosa Capello, forse di ragguardevole famiglia. Il 27 nov. 1723 entrò nel [...] dal Calogerà allo Zanetti, al Querini che, entusiasta ma preoccupato, raccomandava di non lasciarsi trasportare dall'indignazione e dalla satira nel condannare gli errori altrui. Negli anni successivi il B. s'immerse più che mai nei suoi studi: non ...
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DIODATI, Ottaviano
Mario Rosa
Nacque a Lucca il 5 ott. 1716 da Lorenzo di Ottaviano e da Isabella Bellet (o Billet), appartenente a una famiglia di comandanti militari al servizio della Spagna.
Era [...] della casta sacerdotale del Cerauno (vol. XII). Delle tre commedie, se Celidonia e Corimeo (vol. XI) presenta qualche tono garbato nella satira del cicisbeismo, L'Arville o sia La filosofessa italiana (vol. IX) è ricavata da un romanzo del Chiari e L ...
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FAURE, Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Roma il 25 ott. 1702, studiò nel seminario romano, distinguendosi ben presto per la sua perizia nella teologia morale (il suo primo lavoro è costituito [...] de Propaganda Fide ad haereticos profligandos, ad gentiles et atheos in sinum Ecclesiae reducendos (s.l. 1757), forte satira contro l'enciclica del papa, accusato di aver abbandonato la linea seguita dai predecessori contro il giansenismo. Questo ...
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BAGOLINO, Sebastiano
Claudio Mutini
Nacque il 25 marzo 1562 ad Alcamo da Giovan Leonardo, pittore, e da Caterina Tabone. Il padre, la cui famiglia era probabilmente originaria di Verona, si era stabilito [...] : sed habes, mea Mimia, ocellos / Turgidulos, qui me surripuere mihi").
In questa dimensione anche i motivi del rimpianto, dell'elogio, della satira per i quali il B. trova non di rado accenti sinceri - e basta pensare ai versi in morte di Francesco ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] di compostezza e dignità di modi e comportamenti britannici. L'attrito tradizionale con la Francia trovava spazio nella satira della presunzione gallica e nella descrizione di un pretenzioso paludamento di un diplomatico d'Oltralpe.
Il successo di ...
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GRIMANI, Vincenzo
Antonio Borrelli
Nacque a Mantova, il 26 maggio 1655, da Antonio ed Elena Gonzaga.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie veneziane, che nel XVI secolo aveva avuto tra i suoi [...] sul trono il figlio Nerone, nato dal suo precedente matrimonio. I critici sono concordi nello scorgere nell'Agrippina una satira della Curia romana e in particolare di Clemente XI, che sarebbe rappresentato dal "debole e vanitoso Claudio". L'opera ...
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DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] il rifiuto oltranzistico delle matrici ideali e spirituali dei nuovi atteggiamenti letterari, che innesta una volontà di satira antilluministica in opere come il Parricida, in cui denuncia le nefaste conseguenze della filosofia d'Oltralpe. Il ...
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BERTI, Gianlorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Seravezza, in Versilia, il 28 maggio 1696, da Luca e da Domenica Boncia, secondo di quattro fratelli. Nel 1711 entrò nel convento agostiniano di Barga, [...] aequissima huius expostulatio, Liburni 1756. Un altro giansenista, il conte De Gros, lo incaricava quindi di confutare una satira gesuitica contro un'enciclica di Benedetto XIV diretta ai vescovi francesi (Exomnibus Christiani orbis del 16 ott. 1756 ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] e rappresenta lo stesso C., uno è newtoniano, e un terzo, più rozzo, è peripatetico e rappresenta Gabriel Daniel, la cui satira anticartesiana il C. si ripromette (p. 213) di confutare in un futuro scritto, che però non abbiamo.
Il C. attese, infine ...
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FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] ed appunti dagli archivi bolognesi, in Il libro e la stampa, n.s., VI (1912), pp. 142 s.; V. Cian, La satira. Storia dei generi letterari italiani, I, Milano 1923, pp. 126 s.; Y. Renouard, Les relations des papes d'Avignon et des compagnies ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
satirico1
satìrico1 agg. [dal lat. satirĭcus, der. di satĭra «satira»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di satira, che appartiene alla satira: poema s.; poesia s.; il genere letterario s.; versi s.; che ha carattere di satira, che costituisce o contiene...