Pittore greco di Taso della prima metà del sec. V a. C., figlio di Aglaofonte e fratello più giovane di Polignoto (Plat. Gorg., 448 b), menzionato fra i migliori pittori del suo tempo (Plin., XXXV, 138). [...] (Plut., De audien. poet., 3; Quaest. conviv., V,1,2). Forse sono da attribuirsi a lui le opere indicate da Satiro (presso Ateneo, XII, 534 d) come di Aglaofonte, delle quali almeno una, Alcibiade sulle ginocchia di Nemea, è chiaramente ascritta ad ...
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VILLA DEI MISTERI
N. Bonacasa
Situata fuori Porta Ercolanese a Pompei (v. vol. vi, pag. 308 ss.), a 400 m circa a NO dalla Porta, si affaccia sulla Via detta Superior nel tratto che questa percorre [...] ha causato il suo spavento e che sembra essere quella in cui un dèmone alato flagella una compagna della donna fuggente.
v) Satiri e Sileno. Si passa ora alla parete di fondo, od orientale, in cui ritorna il repertorio dionisiaco. Un vecchio Sileno ...
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DA PONTE, Gottardo
Lorenzo Baldacchini
Figlio di un "magister Iacobus" ancora vivente nel 1494,nacque molto probabilmente a Bruges nella seconda metà del sec. XV.
Il suo nome sarebbe la traduzione italiana [...] quale collabora più a lungo e più strettamente. Nel 1506 possiede già una sua stamperia, sempre nei pressi della chiesa di S. Satiro, alle Dogane, vicino a porta Romana. La prima opera che stampa per proprio conto è una raccolta di prose latine di ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] , per le sue analogie stilistiche con la base di un candelabro del Parodi che si trova a Padova. Un'altra statuetta di Satiro con l'uva, firmata, si trovava un tempo presso privati ad Opava, in Cecoslovacchia (cfr. Braun Troppau, 1907), ma è andata ...
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Scrittore italiano (Cortona 1893 - Firenze 1952). L'attività di P. fu soprattutto di critico, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana contemporanea, nel cui ambito ha tratteggiato essenzialmente [...] Donne e buoi de' paesi tuoi (1934). Gli articoli e i saggi critici (Ragguagli di Parnaso, 1920; Venti uomini, un satiro e un burattino, 1923; Scrittori italiani del Novecento, 1934; Studi sul D'Annunzio, 1939, ecc.) sono stati da ultimo ordinati ...
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Pittore greco (sec. 5º - 4º a. C.); suo capolavoro, molto celebre nella tradizione letteraria romana, era il Sacrificio di Ifigenia, in cui si ammirava la gradazione nella rappresentazione delle passioni [...] l'invenzione, poiché, sebbene di piccole proporzioni, l'artista vi aveva fatto risaltare la grandezza del ciclope ponendogli accanto un satiro che gli misurava il pollice con il tirso; inoltre una Uccisione di Palamede, e un eroe collocato nel tempio ...
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BERLINO, Pittore di
P. Mingazzini
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, così chiamato da un suo capolavoro, un'anfora conservata a Berlino. La sua attività può stabilirsi fra il 500 ed il [...] figurativo sull'elemento decorativo.
La forza in lui non è massiccia, bensì nervosa, tutta nervi e muscoli. La figura del satiro sul vaso citato ne è certo l'esempio più spiccato; ma le altre figure del gruppo, pur secondarie, rispondono allo stesso ...
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ARISTOPHON (᾿Αριστοϕῶν, Aristŏphon)
F. Magi
Pittore greco di Taso, della prima metà del sec. V a. C., figlio di Aglaophon e fratello più giovane di Polignoto (Plat., Gorg., 448 b), menzionato fra i migliori [...] (Plut., De audien. poet., 3; Quaest. conviv., v, 1, 2). Forse sono da attribuirsi a lui le opere indicate da Satiro (presso Ateneo, xii, 534 d) come di Aglaophon, delle quali almeno una, Alcibiade sulle ginocchia di Nemea, è chiaramente ascritta ad ...
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(gr. ῾Ερμαϕρόδιτος) Nella mitologia greca, secondo la versione trasmessa da Ovidio (Met. III, 341 seg.; IV, 288 seg.), figlio di Ermete e di Afrodite; bellissimo, fece innamorare la ninfa della fonte Salmace [...] di sé stesso, E., pur respingendo Salmace, finì con l’unirsi integralmente alla ninfa.
La favola fu soggetto frequente nell’arte antica, specialmente ellenistica: diffuso il motivo di E. sorpreso da un satiro, e il tipo statuario giacente. ...
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Architetto e modellatore di terrecotte. Figlio di un Domenico da Lodi, nel 1465-66 restaurava in quella città porte e finestre dell'ospedale; poi fu ingegnere della città di Milano (1480) e ingegnere ducale [...] altre trapezoidali, che raggiungono coi loro lacunarî in prospettiva (lo spunto gli era offerto dalla tribuna di S. Satiro) una considerevole illusione di spazio. Alla pianta, compiuta con una cappella rettangolare, ampliata nel 1691, e alla parte ...
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satiro1
sàtiro1 s. m. [dal lat. saty̆rus, gr. σάτυρος]. – 1. Figura mitologica dell’antica Grecia e del mondo letterario greco-romano, immaginata e rappresentata come un essere che, al corpo e alle membra umane, unisce elementi animaleschi...