Nel nuovo secolo, salvo alcune eccezioni, sembra che la riflessione in materia di a. i. abbia perso d’intensità, mentre le concrete realizzazioni si sono susseguite a ritmo serrato e sovente con esiti [...] come nel noto caso della Tate Modern di Londra, o di cultura musicale, come nel caso, ugualmente noto, dell’Auditorium Paganini, 2001, di Favignana e Formica (2010) in Sicilia o, a una scala più ampia, dai progetti per le città e i complessi minerari ...
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PIZZI, Pier Luigi
Biancamaria Mazzoleni
Regista, scenografo e costumista, nato a Milano il 15 giugno 1930. Nel 1951 ha debuttato come scenografo allo Stabile di Genova con Léocadia di J. Anouilh, per [...] di Mozart (Torino); seguono, fra le tante, due regie verdiane alla Scala: I Masnadieri (1978) e I due Foscari (1979); all'Opera di ; Visualità del Maggio, Bozzetti, figurini e spettacoli al Maggio Musicale Fiorentino dal 1933 al 1979, Roma 1979; P.L. ...
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. La Chiesa cristiana conobbe fino dalle lontane origini la pratica del canto (v. canto liturgico e canto) che, dovendo rispondere a esigenze artistiche maggiori, richiese presto la presenza di cantori [...]
È del Peruzzi la cantoria della chiesa di S. Maria della Scala a Siena, ove un loggiato, nel mezzo sporgente, poggiato su mobile chiesastico, che nel glorioso rigoglio della vita musicale italiana veniva ad acquistare un senso e un significato ...
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SAVARY, Jérôme
Biancamaria Mazzoleni
Attore, commediografo e regista francese, nato a Buenos Aires il 27 giugno 1942. Tornato con la madre in Francia (1947), ha studiato musica e arti decorative a Parigi. [...] R. Muti alla realizzazione di Attila di Verdi alla Scala); le sue opere sono più rappresentate all'estero che Molière e il Prix Victoire de la musique per il migliore spettacolo musicale. Ha pubblicato due volumi: La vie privée d'un magicien ordinaire ...
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- Quinta lettera dell'alfabeto romano, in cui occupa lo stesso posto che questo simbolo occupava nell'alfabeto fenicio; in questo, però, e negli alfabeti semitici da esso derivati, non indicava la vocale, [...] minuscola veniva raddoppiata e indicava il suono più alto della scala generale). In seguito alla riforma di Guido d'Arezzo mi che presso le nazioni latine, sostituì gradatamente, nella pratica musicale, la lettera E. Questa, però, fu ancora usata nell ...
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Regista teatrale e cinematografico francese, nato a Lézigné (Maine-et-Loire) il 2 novembre 1944 e morto a Clichy-la-Garenne (Hauts-de-Seine) il 7 ottobre 2013. Attore e regista teatrale, si dedicò anche [...] quando cominciò ad affrontare con regolarità il teatro musicale: suscitò quindi scalpore la wagneriana Tetralogia messa in Isolde di Richard Wagner (2007 per l’inaugurazione della stagione della Scala di Milano) e la straussiana Elektra (2013 a Aix-en ...
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FISCHER-DIESKAU, Dietrich
Federico Pirani
Baritono tedesco, nato a Berlino il 28 maggio 1925. Considerato uno dei maggiori protagonisti della scena musicale del 20° sec., F.-D. è apprezzato soprattutto [...] (Bayerische Staatsoper) e Vienna (Staatsoper, presso la quale è stato dal 1957 membro della compagnia stabile). Nel 1950 ha cantato alla Scala e l'anno seguente ha debuttato a Londra in A mass of life di F. Delius sotto la direzione di T. Beecham ...
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- È la quarta lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (di in italiano, de in quasi tutte le altre lingue europee; in latino esso sonava de) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] romana D = 500, e rappresenta la metà dell'antico simbolo ??? = 1000.
Musica. - La lettera D indicò, nell'antico sistema musicale preguidoniano, la seconda nota della scala naturale diatonica, seconda nota che oggi si chiama re e che, nel sistema ...
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L'arte di comporre i balli, descrivendone, e fissando con segni convenzionali, la distribuzione delle figure, i movimenti dei primi ballerini e delle masse, armonizzandoli con la musica e con la scenografia, [...] dell'Opéra di Parigi, ch'era allora il Pecour: all'aria musicale, posta in cima alla pagina, seguono le "figure" o Chemins coreografia per lo spettacolo d'inaugurazione del teatro della Scala (3 agosto 1771), Antonio Muzzarelli, Gaspare Angiolini; ...
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È la seconda lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (bi in italiano, be in quasi tutte le altre lingue europee: in latino esso sonava be) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] rotundum o b molle) quando rappresentò il suono si abbassato di un semitono. Per il suo uso nella scala generale dell'epoca guidoniana (sec. XI), v. alfabeto musicale. Poco dopo l'epoca guidoniana e poi durante lo spazio di non pochi secoli, il B fu ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche d’intensità o espiratorio); con accezione...