. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] , e proprie in genere della tradizione poetica italiana; quanto alla sciatta discorsività dei crepuscolari e, su su, dei poeti "scapigliati" e "borghesi". Esso valse quindi a superare quella crisi; non solo: ma, attuando a suo modo quell'ideale di ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] come estetismo, modernismo, simbolismo.
Quanto all’Italia, se sicure tracce di d. sono rilevabili già nella letteratura degli Scapigliati, soltanto con D’Annunzio si può cominciare a parlare di un’adesione esplicita al d., soprattutto nella sua ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] (con P. Lagazzi), Parma 1997; Ho rubato due versi a Baudelairele. Prose e divagazioni, a cura di G. Palli Baroni, Milano 2000; Dagli Scapigliati ai Crepuscolari, a cura e con un saggio di G. Palli Baroni, Roma 2000; Il viaggio di nozze, a cura di G ...
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CENNE (Bencivenne) della Chitarra
Pasquale Stoppelli
Di origine aretina, nacque, quasi certamente, nella seconda metà del sec. XIII. Fu giullare, come appare dall'appellativo antonomastico che si riferisce [...] volontà, servitori scimuniti, terremoti, mogli petulanti; e poi, in aprile, tafani, montoni, asini e ramarri; in maggio torme di villani "scapigliati e gridatori" e ragionar "di pecore e di porci"; così di male in peggio fino al fango e alla ghiaccia ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] alle Stanze del Poliziano: Mal giocondo (Palermo 1889), che, oltre a Giosue Carducci, Gabriele D’Annunzio e gli scapigliati, aveva fra i principali modelli Arturo Graf e Giacomo Leopardi, autore, quest’ultimo, destinato a lasciar traccia nel pensiero ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] 1972, pp. 369-386; L. Bedeschi, in Fonti e documenti, 1979, n. 8, pp. 165-167; G. Cusatelli, La poesia dagli scapigliati ai decadenti, in Storia della letteratura italiana, diretta da E. Cecchi - N. Sapegno, VIII, Milano 1968, pp. 773-777; G. Lonardi ...
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BROGNOLIGO, Gioacchino
Giovanna Sarra
Di nobile famiglia, nacque a Verona il 14 dic. 1867 da Claudio e Teresa Dal Bono, e fin dall'adolescenza ebbe amore per i libri, che attingeva all'avita ricchissima [...] V. Betteloni.
Quest'ultimo viene presentato come un pacifico sereno borghese dai gusti semplici e moderati, personaggio ben diverso dagli scapigliati milanesi ai quali di solito la critica lo affiancava: è la tesi che il B. avrebbe sostenuto anche in ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] Vita di Corte di Cesare Caporali: un personaggio minore ma sicuramente significativo per comprendere quell'ambiente di "scapigliati" che passa, intorno agli anni '30, da una licenziosità quasi soltanto verbale, connessa ancora al clima carnevalesco ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] nel 1860 delle corrispondenze di A. Dumas padre dalla Sicilia e le appendici letterarie, affidate con mano felice ai giovani scapigliati come A. Boito, E. Praga, I.U. Tarchetti (che nel 1869 vi pubblicava a puntate, senza finirlo, il suo romanzo ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] 'istanza sociale), al lucido spirito d'osservazione tipico del realismo lombardo, a certi estri bizzarri degli scapigliati rintracciabili soprattutto negli avvii volutamente insoliti o in certe forzature bozzettistiche dei personaggi.
Queste o altre ...
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scapigliare
v. tr. [der. di capegli, plur. poet. e pop. tosc. di capello, col pref. s- (nel sign. 5); cfr. capigliatura] (io scapìglio, ecc.). – 1. Scompigliare i capelli: il vento mi ha tutta scapigliata; per estens.: gli alti giovani fusti...
scapigliata
s. f. e agg. [femm. dell’agg. scapigliato]. – Nome region. di una pianta delle ranuncolacee (Nigella damascena), detta anche fanciullaccia, damigella scapigliata (o semplicem. damigella), utile sia per ornare giardini, sia per...