BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] nel nord d'Italia. L'elenco stesso dei collaboratori attesta questa funzione ed il conseguente carattere eclettico: letterati "scapigliati" e "realisti", quali F. Cameroni, F. Giarelli, F. Fontana, P. Valera; sociologi e politici, quali B. Malon e ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] (1845-1905) suicida a conclusione di una onorata carriera di magistrato.
Primi a fare le spese della contestazione degli scapigliati sul fronte delle arti contro l’establishment dei venerabili furono Manzoni e Verdi. Il primo aggredito da Praga nel ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] Italia. A Pavia aveva in effetti frequentato un ambiente studentesco nel quale i consueti comportamenti goliardici e scapigliati si confondevano naturalmente con l'agitazione democratica; aveva fatto parte di un gruppo che distribuiva materiale di ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di V. Vela. Al verismo si affiancarono aspirazioni ideologiche di carattere sociale, a cui reagirono G. Grandi, vicino agli scapigliati milanesi, C. Marocchetti e D. Calandra a Torino. L’impressionismo fu portato alle estreme conseguenze da M. Rosso ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] non avea d’uopo > non avea bisogno, poscia > dopo (Mantovani) e così via (cfr. Serianni 1993, p. 550).
Gli Scapigliati innovano nei temi letterari e soprattutto nell’immagine che intendono dare di sé ma, almeno nella prosa, non si discostano da ...
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scapigliare
v. tr. [der. di capegli, plur. poet. e pop. tosc. di capello, col pref. s- (nel sign. 5); cfr. capigliatura] (io scapìglio, ecc.). – 1. Scompigliare i capelli: il vento mi ha tutta scapigliata; per estens.: gli alti giovani fusti...
scapigliata
s. f. e agg. [femm. dell’agg. scapigliato]. – Nome region. di una pianta delle ranuncolacee (Nigella damascena), detta anche fanciullaccia, damigella scapigliata (o semplicem. damigella), utile sia per ornare giardini, sia per...