FACCIO, Francesco Antonio, detto Franco
Raoul Meloncelli
Nacque a Verona l'8 marzo 1840 da Giovanni, albergatore, comproprietario dell'albergo Riva S. Lorenzo di Verona, e da Teresa Carezzato. Ferventi [...] drammatica al conservatorio milanese, veniva preferito M. Praga e ciò inasprì ulteriormente la polemica e l'ostilità nei confronti degli "scapigliati" anche da parte di Verdi, che non aveva dimenticato l'affronto subito.
Nel 1866 il F. si arruolò tra ...
Leggi Tutto
BROGNOLIGO, Gioacchino
Giovanna Sarra
Di nobile famiglia, nacque a Verona il 14 dic. 1867 da Claudio e Teresa Dal Bono, e fin dall'adolescenza ebbe amore per i libri, che attingeva all'avita ricchissima [...] V. Betteloni.
Quest'ultimo viene presentato come un pacifico sereno borghese dai gusti semplici e moderati, personaggio ben diverso dagli scapigliati milanesi ai quali di solito la critica lo affiancava: è la tesi che il B. avrebbe sostenuto anche in ...
Leggi Tutto
CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] Vita di Corte di Cesare Caporali: un personaggio minore ma sicuramente significativo per comprendere quell'ambiente di "scapigliati" che passa, intorno agli anni '30, da una licenziosità quasi soltanto verbale, connessa ancora al clima carnevalesco ...
Leggi Tutto
FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] nel 1860 delle corrispondenze di A. Dumas padre dalla Sicilia e le appendici letterarie, affidate con mano felice ai giovani scapigliati come A. Boito, E. Praga, I.U. Tarchetti (che nel 1869 vi pubblicava a puntate, senza finirlo, il suo romanzo ...
Leggi Tutto
CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] 'istanza sociale), al lucido spirito d'osservazione tipico del realismo lombardo, a certi estri bizzarri degli scapigliati rintracciabili soprattutto negli avvii volutamente insoliti o in certe forzature bozzettistiche dei personaggi.
Queste o altre ...
Leggi Tutto
CORNIENTI, Cherubino
Fernando Mazzocca
Nato a Pavia il 25 marzo 1816 da Luigi e da Paola Marazzi, fu molto presto incoraggiato al mestiere di pittore dalla famiglia di tradizione artigiana. Così nel [...] alla libertà strutturale e di stesura propria del bozzetto, anticipando i più tardi esiti di Faruffini e degli scapigliati.
Fonti e Bibl.: Oltre ai cataloghi della Esposizione ... nella Galleria dell'I. R. Accademia dibelle arti, Milano 1835 ...
Leggi Tutto
COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] . Cinelli, Rovereto 1736, pp. 105-11).
Nello studio del mondo fiorentino sono da tener in conto quegli atteggiamenti e gusti scapigliati e burloni che avevano nel Berni un modello letterario e nel Redi un maestro mentale. La poesia burlesca del tempo ...
Leggi Tutto
PASINETTI, Antonio
Alessandra Imbellone
PASINETTI, Antonio. – Nacque a Montichiari (Brescia) il 2 agosto 1863 da Paolo e Laura Brisadola, commercianti di sete e filati di modeste condizioni economiche, [...] ), sull’Adriatico, in Sicilia e a Venezia. Nelle raffigurazioni dei laghi lombardi la sua pittura richiama gli studi degli scapigliati di seconda generazione, quali le impressioni sui Navigli di Emilio Gola o le vedute del lago Maggiore di Eugenio ...
Leggi Tutto
CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Alessandra Briganti
Nacque a Roma da Antonio e da Camilla De' Rossi il 7 maggio 1825.
Il padre, già ufficiale dell'esercito pontificio rimasto in servizio durante l'occupazione [...] Poeti della Scuola romana dell'Ottocento, a cura di F. Ulivi, Bologna 1964, pp. 26-28, 49-64;G. Cusatelli, La Poesia dagli scapigliati ai decadenti, in Storia della letter. italiana Garzanti, VIII, Dall'Ottocento al Novecento, Milano 1968, pp. 555 s. ...
Leggi Tutto
CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] molta musica di genere diverso: non sempre completando e rivedendo le sue opere secondo la norma corrente degli artisti scapigliati. Alcune sue composizioni sono di carattere prettamente accademico: quattro fughe a 4 voci, un'altra Fuga in re minore ...
Leggi Tutto
scapigliare
v. tr. [der. di capegli, plur. poet. e pop. tosc. di capello, col pref. s- (nel sign. 5); cfr. capigliatura] (io scapìglio, ecc.). – 1. Scompigliare i capelli: il vento mi ha tutta scapigliata; per estens.: gli alti giovani fusti...
scapigliata
s. f. e agg. [femm. dell’agg. scapigliato]. – Nome region. di una pianta delle ranuncolacee (Nigella damascena), detta anche fanciullaccia, damigella scapigliata (o semplicem. damigella), utile sia per ornare giardini, sia per...