sceneggiatura La ripartizione in scene di un’opera teatrale, cinematografica o radiotelevisiva e il testo in cui è fissata.
Nella cinematografia, la s. è l’ultima fase dell’elaborazione scritta del soggetto [...] situazioni produttive, questo processo viene avviato da un regista o da un produttore o da un attore, che invitano lo sceneggiatore a lavorare sul progetto. Mentre nel cinema italiano il soggetto originale è la regola, nel cinema americano è più ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] sugli schermi da E. Kazan nel 1976. Intenso è anche il legame con il cinema dello scrittore inglese I. McEwan, che ha sceneggiato tra l'altro uno dei film più duri dell'era thatcheriana, The ploughman's lunch (1983; L'ambizione di James Penfield) di ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Fuga a due voci (1943) di Carlo L. Bragaglia è un film sul mondo del cinema e vede all'opera produttore, regista, sceneggiatori e attori; La signora senza camelie (1953) di Michelangelo Antonioni è invece la storia di una commessa che, grazie a un ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] compare, tra i personaggi, R. McKee, autore di un manuale (1997) che ha avuto notevole influenza sul lavoro degli sceneggiatori contemporanei, non solo statunitensi. Da notare, inoltre, che il film di Jonze costituisce un caso di adattamento di un ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] alla produzione della Cines nella prima metà degli anni Trenta. Perfino pleonastico è menzionare nomi di scrittori divenuti sceneggiatori a tempo pieno come Cesare Zavattini, Tullio Pinelli, Ennio Flaiano e altri, tran-sfughi volontari (sia pure con ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] di spettatori, fra i quali, volta a volta, i futuri 'addetti ai lavori', dai registi agli attori, dagli scenografi agli sceneggiatori e ai direttori della fotografia.Per quanto riguarda l'Italia ‒ che all'epoca aveva un'industria dislocata su buona ...
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Positif
Lorenzo Codelli
Rivista mensile francese, fondata a Lione nel maggio 1952 da Bernard Chardère (all'epoca appena ventunenne) assieme a un'équipe che comprendeva Guy Jacob, Jean-Paul Marquet e [...] Maurice Pialat, Claude Miller), senza trascurare un'accurata analisi degli specifici apporti di direttori della fotografia, sceneggiatori e produttori, sia contemporanei sia storici. Le prime annate della rivista sono state ristampate in riproduzione ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] musical, di Spike Lee) testimoniano degli scambi, usuali nel cinema americano, tra palcoscenico e set cinematografico: attori, sceneggiatori e talvolta registi si spostano agevolmente dall'uno all'altro. Il cinema mostra qui la sua inclinazione a ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] cinéma de papa (i registi C. Autant-Lara, J. Delannoy, R. Clément, Y. Allégret, M. Pagliero, e gli sceneggiatori J. Aurenche e P. Bost), rivendicando l'autonomia del cinema rispetto alla letterarietà del realismo psicologico (nel saggio Une certaine ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] la bocia? I sôn Maciste!"). Singolare vitalità e diffusione anche nazionale (nonché fra gli emigrati meridionali) ebbe la sceneggiata napoletana per quasi un decennio, fino al blocco impostole nel 1928 dal governo fascista, a tutela del prestigio di ...
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sceneggiare
v. tr. [der. di scena] (io scenéggio, ecc.). – Ridurre un testo narrativo, dividendolo in scene e sviluppandolo in dialoghi, in forma adatta a essere rappresentato in teatro o realizzato cinematograficamente, o trasmesso alla radio...
sceneggiata
s. f. [femm. sostantivato del part. pass. di sceneggiare]. – Genere di spettacolo teatrale (in passato adattato anche al cinema), parlato e cantato, tipicamente partenopeo, che trae per lo più origine da una canzone popolare, con...