Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto il padre, che sarebbe stato [...] in maniera viscerale, a vivere il ruolo in maniera totale; il che, in qualche modo, condizionò il lavoro dei registi e degli sceneggiatori che si trovavano a dover fare i conti con la sua forte personalità e il suo carattere.
A Roma, città aperta ...
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PONTECORVO, Gilberto
Stefania Carpiceci
PONTECORVO, Gilberto (Gillo). – Nacque a Pisa il 19 novembre 1919 da Massimo e da Maria Maroni.
Il nonno materno, Arrigo, fu primario dell’ospedale Fatebenefratelli [...] 24 gennaio 1981, p. 7; M. Chierici, Come un film la saga dei P., in Corriere della Sera, 17 gennaio 1985; [M. S. P.], Sceneggiatori, ecco il vostro premio, in L’Unità, 29 ottobre 1985, p. 7; [An.], Arriva P., in La Stampa, 22 febbraio 1992, p. 20; M ...
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Diamond, I.A.L.
Patrick McGilligan
Nome d'arte di Itek Dommnici, sceneggiatore romeno, naturalizzato statunitense, nato a Ungheni (Romania) il 27 giugno 1920 e morto a Los Angeles il 21 aprile 1988. [...] aveva avuto modo di apprezzare sia la rubrica umoristica tenuta sul periodico della Writers Guild (l'associazione degli sceneggiatori statunitensi), sia gli sketch comici da lui scritti per le cene annuali dell'associazione. Divenuto una celebrità di ...
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Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Critico interessato alla rivalutazione del cinema di genere statunitense, [...] Saint-Paul, che segnò l'inizio di un lungo e proficuo sodalizio con Philippe Noiret, ma anche dalla collaborazione con gli sceneggiatori Jean Aurenche e Pierre Bost, i quali proprio grazie a T. ripresero a scrivere per il cinema dopo un lungo periodo ...
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Blackton, James Stuart
Giulia Carluccio
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Sheffield (South Yorkshire) il 4 gennaio 1875 e morto a Los Angeles [...] vi furono la creazione, a partire dal 1906, di un sistema di produzione di studio basato su un valido gruppo di registi, sceneggiatori e operatori e su una compagnia fissa di attori; la moda delle commedie in due o tre rulli; la sperimentazione di ...
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Benton, Robert
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Waxahachie (Texas) il 29 settembre 1932. Autore di un cinema dal robusto impianto narrativo, ha frequentemente [...] nelle forme narrative, l'opera si rivela un omaggio ai polizieschi chandleriani degli anni Quaranta. È stato poi tra gli sceneggiatori di Superman (1978) di Richard Donner prima di dirigere Kramer vs. Kramer, il suo film di maggiore successo. Tratto ...
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Testimonianze - Greta Garbo
Francesca Sanvitale
Greta Garbo
A Greta Lovisa Gustafsson, giovane orfana e povera commessa di sedici anni nei magazzini PUB di Stoccolma, la vita offrì la prima opportunità [...] , ma come non ricordare che proprio in questo film entra sulla scena privata di Greta, e diventa quasi indispensabile, la sceneggiatrice Salka Viertel che ha scritto un racconto, insieme a Margaret E. Levine, dal quale sarà tratto il film. È più ...
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FRANCIOLINI, Giovanni Battista (Gianni)
Francesco Bono
Nato a Firenze il 1° giugno 1910, il F. si trasferì non ancora ventenne a Parigi, dove si interessò ai movimenti d'avanguardia ed entrò in contatto [...] tratto dalla commedia La sbarra di V. Tieri, con protagonisti Mariella Lotti e Giulio Donadio. Ma fu con Fari nella nebbia - sceneggiato, tra gli altri, da C. Alvaro - che il F. si segnalò nel 1942 all'attenzione della critica; il film è ritenuto ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] A.P. Čechov, e Senilità (1962), riduzione del romanzo di I. Svevo diretta da Mauro Bolognini, fu tra i pochi sceneggiatori a non essere coinvolto nell'estetica della nascente 'commedia all'italiana'. A partire da L'immorale (1967), P. sperimentò una ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] schermo, gli esiti di un'intera tradizione, che parte dalla commedia dell'arte e passa per il varietà, la sceneggiata, l'avanspettacolo. La spinta vitale e anarcoide del sottoproletariato si intreccia in lui con la identificazione ambigua di una ...
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sceneggiare
v. tr. [der. di scena] (io scenéggio, ecc.). – Ridurre un testo narrativo, dividendolo in scene e sviluppandolo in dialoghi, in forma adatta a essere rappresentato in teatro o realizzato cinematograficamente, o trasmesso alla radio...
sceneggiata
s. f. [femm. sostantivato del part. pass. di sceneggiare]. – Genere di spettacolo teatrale (in passato adattato anche al cinema), parlato e cantato, tipicamente partenopeo, che trae per lo più origine da una canzone popolare, con...