MASSIMILIANO II Giuseppe, re di Baviera
Giuseppe GALLAVRESI
Nato a Monaco il 28 novembre 1811, ivi morto il 10 marzo 1864. Figlio del re Luigi I, fu educato con gran cura ed ebbe a maestri i migliori [...] le intime tendenze del suo spirito, si circondò di un cenacolo di studiosi, fra i quali primeggiò il filosofo Schelling. Nel Consiglio di stato, mentre era ancora principe ereditario, prese posizione contro il ministro clericale Abel, e, all'indomani ...
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Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] greca dalla fase arcaica a quella classica. L'opera suscitò vive polemiche ed esercitò un notevole influsso su Novalis, F. Schlegel, Schelling, Hegel fino a pensatori come J. J. Bachofen, F. Nietzsche e W. Benjamin. Pubblicò un'ediz. di Plotino (1835 ...
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Fenomenologia dello spirito (Phanomenologie des Geistes, 1807)
Fenomenologia dello spirito
(Phänomenologie des Geistes, 1807) Opera di G.W.F. Hegel. La F. dello s. ripercorre il «divenire della scienza [...] (absolutes Wissen), in cui essa come soggetto coincide con sé stessa come oggetto. Nella Prefazione Hegel, polemizzando con Schelling a proposito del ‘formalismo’ in cui l’Assoluto come identità pura è contrapposto alla conoscenza distinta e compiuta ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] pensato in un primo momento dallo stesso I. Kant per la sua Kritik der Urteilskraft, 1790) e simili; più tardi F.W.J. Schelling terrà lezioni non di e., ma di filosofia dell’arte (Philosophie der Kunst, 1804-05, postumo 1859); e G.W.F. Hegel, pur ...
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Filosofo (Taranto 1922 - San Giovanni Rotondo 1996), prof. di filosofia teoretica (dal 1962) nell'univ. di Bari. A partire dall'ontologismo critico di P. Carabellese, di cui fu allievo nell'univ. di Roma, [...] : Storicismo e ontologismo critico, 1960); La filosofia come scienza rigorosa e la critica fenomenologica del dogmatismo (1960); Da Schelling a Merleau-Ponty (1962); Esperienze del pensiero moderno (1969); Filosofia e potere (1973); La sabbia e la ...
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IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] "idea", come perfetto modello dell'empirico. Questo parziale idealismo di Kant fu reso totale dai suoi grandi scolari, Fichte, Schelling e Hegel, che insieme coi molti seguaci ed epigoni giunsero in vario modo a risolvere l'intera realtà nell'ideale ...
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HARTMANN, Eduard von
Antonio Banfi
Filosofo, nato a Berlino il 23 febbraio 1842, morto il 5 giugno 1906 nel sobborgo di Gross-Lichterfelde, nel cui tranquillo soggiorno, lungi da ogni rapporto accademico, [...] in funzione dei concetti del vitalismo biologico, di una concezione metafisica, in cui sono ripresi motivi di Hegel, Schelling e Schopenhauer, ha il significato di una reazione neoromantica contro il realismo materialistico delle scienze naturali e l ...
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Verra, Valerio
Storico italiano della filosofia (Cuneo 1928 - Roma 2001). Fu prof. di storia della filosofia nelle univv. di Trieste, di Roma La Sapienza e dal 1992 nella Terza univ. di Roma. Allievo [...] -77) e approfondì importanti aspetti del pensiero postkantiano (da Jacobi a Herder, da Schlegel a Fichte e Schelling), pervenendo a un’articolata ricostruzione interpretativa del pensiero di Hegel, di cui rivalutò soprattutto l’aspetto sistematico ...
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Filosofo e storico della filosofia (Piasco, Cuneo, 1918 - Milano 1991). Partito dallo studio e dalla discussione dell'esistenzialismo, P. divenne tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica. Il [...] : in particolare all'estetica come disciplina speculativa P. ha dedicato più volumi; lo studio di Fichte e di Schelling s'inquadra poi nell'interesse per quella ontologia della libertà, nella cui teorizzazione il pensiero di P. culmina prolungando ...
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Filosofo e storico della filosofia italiano (Ovada 1930 - Roma 2000), prof. di storia della filosofia (dal 1970), poi di filosofia morale (dal 1974), quindi di filosofia teoretica (dal 1979) presso l'Università [...] l'apertura delle posizioni. Ha fornito inoltre contributi storici sull'idealismo (di rilievo i suoi studi su F. W. J. Schelling) e il neoidealismo, su B. Pascal, F. Brentano, il pragmatismo e l'esistenzialismo. Opere principali: L'etica di John Dewey ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...