(lat. anĭma; per l'etimologia, cfr. il greco ἄνεμος "vento, fiato"; fr. âme; sp. alma; ted. Seele; ingl. soul).
Le concezioni dei primitivi. - A prescindere tanto dalle idee dell'anima che troviamo anche [...] della sua attività; esso pone l'oggetto come ostacolo da superare, per potere essere pratico. Nello Schelling e nel Hegel, mentre si accentua un'interpretazione antisoggettivistica e antipersonalistica del pensiero trascendentale, con tanto maggiore ...
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Termine coniato da Max Müller per designare l'atteggiamento religioso (da lui osservato specialmente nei Veda) di chi, nel fervore e nella concentrazione momentanea dell'adorazione d'una data divinità, [...] , né ha, infatti, nella storia delle religioni l'importanza attribuitagli da Max Müller, il quale, in dipendenza dalle idee di Schelling, credeva di poter segnalare nell'enoteismo l'antecedente comune indistinto sia del monoteismo sia del politeismo. ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] stesso dell’unità di diversi concetti nei giudizi (Analitica trascendentale, lib. 1°, cap. 2°, sez. 2, § 16). Nella riflessione di Schelling il tema dell’u. viene integrato in quello dell’u.-tutto e coincide con il mondo stesso. Hegel invece riflette ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’immagine dell’Oriente nella filosofia tedesca dell’Ottocento è legata alle traduzioni [...] filosofia orientale e di quella occidentale, basandosi sugli studi di Creuzer. Nella sua Divinità di Samotracia (1815), infatti, Schelling afferma che nell’antico culto orientale e misterico di Cabiri si può riconoscere il sistema archetipo di tutte ...
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FILIPPINI, Enrico
Federico Pietranera
Nacque a Cevio, capoluogo della Valle Maggia in Canton Ticino (Svizzera), il 21 maggio 1932. Suo padre, Federico, era capo degli ispettori scolastici; sua madre, [...] Locamo, imparò la lingua tedesca e fece le sue letture "folgoranti": in particolare i mistici tedeschi, J. W. Goethe, F. Schelling, F. W. Nietzsche e la poesia di R. M. Rilke. Attratto però "dall'irrequietezza della Repubblica Italiana", optò per ...
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Filosofo (Alt-Seidenberg 1575 - Görlitz 1624). Dal 1594 visse a Görlitz, facendo il calzolaio. Il suo pensiero risente l'influenza della mistica tedesca medievale (Eckart, Tauler) e rinascimentale (Weigel), [...] protestante, scrisse fra il 1619 e il 1624 per i suoi seguaci. L'unica opera pubblicata in vita dal B. fu Christosophie, oder Weg zu Christo (1624). Fu letto e stimato dai romantici (Schelling, Baader, Hegel), che ne furono notevolmente influenzati. ...
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L'assoluto, in senso empirico, è ciò che è per sé pensato, non in relazione ad altro, anche se in altri rapporti è condizionato o relativo; in senso gnoseologico è ciò che necessariamente è da riconoscere: [...] o dell'assoluto come essere. E da Kant in poi, attraverso l'elaborazione dottrinale di Fichte, che parte dall'Io assoluto; di Schelling, che chiama assoluto il principio originario delle cose e lo pone come l'identità di natura e spirito, di reale e ...
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TJUTREV, Fedor Ivanovič
Giovanni Maver
Poeta russo, nato a Ostug, nel governatorato di Orlov, il 18 dicembre 1803, morto a Carskoe Selo il 27 luglio 1873. Dal suo precettore, S. E. Raič, il giovinetto [...] , senza permesso, dal suo posto, dovette abbandonare la carriera diplomatica), fino al 1845. A Monaco conobbe, fra altri, Schelling e Heine (di cui fu il primo traduttore russo); e a fargli stringere rapporti di amicizia con l'aristocrazia della ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] sia alla natura sia alla coscienza, le quali, al di sopra della pretesa individualità dei soggetti finiti, si rivelano, in Schelling e in Hegel, come momenti dello sviluppo dell’assoluto e dello spirito. Nel dibattito del Novecento, la nozione di s ...
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Pensatore tedesco, nato a Monaco il 27 marzo 1765 e ivi morto il 23 maggio 1841. Figlio di un medico, si addottorò in medicina, ma fu poi condotto dai preferiti studî di chimica e di mineralogia alla professione [...] tenne con successo corsi filosofici dal 1826 al 1840.
La filosofia del Baader, malgrado il notevole influsso esercitato (specialmente sullo Schelling, che a sua volta, però, ne esercitò su di lui), ha importanza non tanto come specifica posizione ed ...
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schellinghiano
〈šelin-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854), e al suo pensiero: la filosofia sch.; la concezione sch. della natura; anche come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Schelling.
neospinozismo
neospinożismo s. m. [comp. di neo- e spinozismo]. – Nella storia della filosofia, termine usato talvolta per designare quell’indirizzo dell’idealismo postkantiano, rappresentato principalmente da F. W. J. Schelling (1775-1854),...