LOSI, Giovanni
Lucia Ceci
Nacque il 29 nov. 1838 a Caselle Landi, nel Lodigiano, da Luigi e da Luigia Bignani. In seguito al trasferimento della famiglia a Roncaglia, presso Piacenza, compì gli studi [...] di alcune tecniche agricole, nell'assistenza medica e nell'azione di riscatto degli schiavi, opera considerata fiore all'occhiello della missione.
Alcuni schiavi liberati restarono con i padri in comunità strettamente collegate alla missione e tra ...
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CASALI, Andrea
Gian Paolo Brizzi
Figlio del senatore Mario e di Barbara Malvezzi, nacque a Bologna il 3 ott. del 1584. Resosi vacante il seggio senatorio occupato dal padre, il C. fu ammesso, a soli [...] ad Algeri un uomo che dichiarava di essere il C., ed anche a Bologna fu affisso il consueto manifesto col nome degli schiavi riscattati fra i quali figurava quello del senatore bolognese. A Roma il presunto C. iniziò le pratiche per farsi riconoscere ...
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DELLA TORRE, Giovanni Giacomo Antonio
Paola Caroli
Di antica famiglia di Mondovì (Cuneo), figlio di Giovanni Francesco, ambasciatore a Milano del duca di Savoia, non se ne conosce la data di nascita. [...] concreto al Piemonte.
Nell'aprile del 1600 il D. partì da Milano, affidando gli affari dell'ambasciata al segretario Schiavi, per recarsi in Savoia e, successivamente, in Spagna come inviato straordinario del duca.
Antifrancese, il D. fu sempre un ...
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Jefferson, Thomas
Massimo L. Salvadori
Uno dei padri fondatori degli Stati Uniti
Jefferson è stato una delle maggiori personalità della storia statunitense. Prese parte alla Rivoluzione americana e [...] Stati Uniti. Si trattava però di una posizione non coerente, poiché Jefferson stesso continuava a essere un proprietario di schiavi.
Nel 1785 fu mandato come ambasciatore a Parigi, dove maturò una forte avversione verso le società europee fondate su ...
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LAURIA, Ruggero di
Andreas Kiesewetter
Nacque poco prima del 1250 a Scalea, primogenito di Bella d'Amico nutrice di Costanza di Svevia (figlia del futuro re di Sicilia Manfredi e di Beatrice di Savoia) [...] egli subito ricevette in feudo da Giacomo II, come Gerba. Più di 1250 saraceni furono deportati dalle isole e poi venduti come schiavi a Trapani e a Palermo per 4442 onze d'oro, mentre alla popolazione residua fu imposto un tributo annuo di 150 onze ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] che la schiavitù gli sembrava difficilmente estirpabile dalle primitive strutture sociali dell'Africa orientale (La tratta degli schiavi nell'Eritrea, 26 ag. 1901). Alla Camera era tornato a trattare l'intera politica coloniale italiana, protestando ...
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FELTER, Pietro
Francesco Surdich
Nacque a Roè Volciano in provincia di Brescia il 4 ag. 1856 da Antonio e Diletta Bacoli, originari del Trentino, ma trasferitisi poi a Sabbio, nella valle del Chiese, [...] successivo perché gran parte delle sue iniziative (in particolare una sua spedizione a Ralieita per liberare un gruppo di schiavi e le fraterne accoglienze da lui riservate ad A. Franzoi) erano state boicottate dalle autorità ufficiali.
Abbandonato l ...
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PALLAVICINO, Alessandro
Giampiero Brunelli
PALLAVICINO (Pallavicini), Alessandro. – Figlio di Tomaso, nacque alla fine del XVI secolo probabilmente a Genova (ma forse addirittura a Roma).
La famiglia, [...] assicurata: in giugno, presso Civitavecchia, la galera Santa Lucia aveva catturato un brigantino di pirati musulmani e fatto 36 schiavi. Fra luglio e settembre, Pallavicino condusse poi quattro galere pontificie a Napoli e a Messina, con il progetto ...
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Nerone
Tommaso Gnoli
Un mostro al potere?
L’imperatore romano Nerone è passato alla storia come un tiranno crudele e megalomane. Questa rappresentazione, pur non priva di fondamento, si deve in gran [...] a garantire i privilegi e le immense ricchezze di questo influente gruppo di potere e del ceto dei liberti (ex schiavi) affaristi; gli insegnamenti di Seneca, inoltre, sollecitavano nel giovane e influenzabile imperatore l’amore per la cultura greca ...
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Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizione della schiavitù [...] segrete, tramite Talleyrand, per trovare un accordo con Napoleone. Promosse autorevolmente l'abolizione del commercio degli schiavi e l'equiparazione dei cattolici in Inghilterra e Irlanda. La morte, lamentata dallo stesso Napoleone, troncò ...
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schiava1
schiava1 s. f. [femm. di schiavo]. – Donna in condizione di schiavitù (v. schiavo): braccialetto alla s., braccialetto d’oro o d’argento, ornato o no di pietre preziose ma di fattura semplice, alquanto largo, rigido o semirigido,...