Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe. I R. (in lingua romanés «uomo, essere umano») sono indicati anche con il termine Sinti (da Sindh, regione del [...] 1370 comparvero in Valacchia dove nel 1387 Mircea il Grande donò al convento di Tisana 40 famiglie r., in condizione di schiavitù. Alberto Krantius, nell’opera Saxonia, riporta che nell’anno 1417 apparve in Germania un popolo strano: bruno di pelle ...
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Stato dell’America Meridionale, compreso fra l’Atlantico a N, il Suriname a E, il Brasile a S, il Venezuela e il Brasile a O.
Il territorio è in gran parte pianeggiante, con ampie superfici alluvionali [...] che impiegavano schiavi africani, restò la principale attività della colonia anche sotto il dominio britannico. Dopo l’abolizione della schiavitù e l’abbandono delle piantagioni da parte dei Neri, gli Inglesi fecero ricorso all’importazione di mano d ...
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LEDRU-ROLLIN, Alexandre-Auguste Ledru, detto
Mario Menghini
Uomo politico francese, nato a Parigi il 2 febbraio 1807, morto a Fontenay-aux-Roses (Senna) il 31 dicembre 1874. Laureatosi in diritto nel [...] nei primi atti di cambiamento di regime, che furono specialmente l'abolizione della pena di morte e della schiavitù, la proclamazione del governo repubblicano, il riconoscimento del diritto al lavoro, ecc. Come ministro dell'Interno ebbe parte ...
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Filosofo tedesco, nato a Ludwigshafen l'8 luglio 1885, morto a Tubinga il 4 agosto 1977. Laureatosi a Würzburg in filosofia con una tesi su Rickert nel 1908, durante la prima guerra mondiale si trasferì [...] umanistici contro le interpretazioni puramente economicistiche e deterministiche. Perché l'uomo venga liberato veramente da ogni forma di schiavitù si deve far posto alla funzione innovatrice dell'utopia come tensione verso il "non-ancora", porre al ...
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Prostituzione
Nanette J. Davis
di Nanette J. Davis
Prostituzione
Definizione. La prostituzione in una prospettiva interculturale
La prostituzione può essere definita in termini generali come una prestazione [...] gestito da privati. In un'epoca in cui i servi potevano essere comprati e venduti, le prostitute ridotte in schiavitù cercavano di farsi mettere incinte dal padrone per acquistare lo status di concubine legittime ed essere integrate nella famiglia ...
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Pier Cristoforo Giulianotti
Chirurgia robotica
«Esse autem chirurgus debet ... manu strenua, stabili, nec umquam intremescente ...; acie oculorum acri claraque ...» (Aulo Celso, De medicina)
Chirurgia [...] .U.R., Rossum’s Universal Robots pubblicato nel 1920, degli androidi replicanti progettati per liberare l’uomo dalla schiavitù della fatica fisica e ha avuto un successo universale. Nell’accezione più frequente si definiscono robotiche le macchine in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il viaggio, nel Settecento, non solo è una moda condivisa da dame, avventurieri, filosofi [...] ’affermarsi dei principi del diritto naturale anche oltreoceano, presentano al lettore la dichiarazione di Jefferson sull’abolizione della schiavitù: “Jefferson dichiarò che non era portato per i rimedi palliativi, ma per l’essenziale, e che avrebbe ...
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PARIBELLI, Cesare
Paolo Conte
– Nacque a Sondrio il 17 marzo 1763 da Lorenzo e Candida Sertoli.
Terzo di sette figli, a differenza dei fratelli intraprese la carriera delle armi e nel maggio 1781 si [...] 1999; N. Panichi, Plutarchus redivivus? La Boétie e i suoi interpreti, seguito da Discorso di Stefano della Boétie Della schiavitù volontaria o il Contra Uno tradotto nell’italiano idioma da C. P., nuova ed. aggiornata e ampliata Roma 2008.
Fonti ...
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Popolazione aborigena della Nuova Zelanda. La loro lingua appartiene al vasto gruppo delle lingue austronesiane: la Nuova Zelanda, insieme alle Hawaii nell’emisfero settentrionale, fu l’ultima terra colonizzata [...] dei capi essa poteva assumere la forma patrilineare. Alcuni gruppi maori erano caratterizzati da stratificazioni gerarchiche e la schiavitù non era sconosciuta come nel resto del mondo polinesiano.
In seguito ai viaggi di J. Cook, sul finire ...
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Uomo politico e generale tebano (n. tra 420 e 415 - m. 362 a. C.). Allievo del filosofo pitagorico Liside, fu vicino ai democratici di Pelopida. Ottimo stratega, respinse l'invasione della Beozia sconfiggendo [...] nella nuova città di Megalopoli, e l'edificazione di Messene, alle falde dell'Itome, centro politico dei Messeni sottratti alla schiavitù spartana (370-369). Ma prevalse in Tebe il partito della pace ed E. fu assieme a Pelopida processato per alto ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...