FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] , sotto l'impulso del Mazzini si faceva strada in lei l'esigenza di una liberazione della penisola dalla sua secolare schiavitù. La F. prese perciò molto sul serio quelle che Carlyle chiamava sprezzantemente le "rose-water imbecilities" del Mazzini e ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a NO con il Panama, a SO con l’Ecuador, a S con il Perù, a SE con il Brasile, a E e NE con il Venezuela; ha in tutto 5240 km di frontiere terrestri e 2900 km di [...] L’egemonia dei liberali tra il 1850 e il 1880 fu accompagnata da una serie di riforme (come l’abolizione della schiavitù nel 1850) da una riduzione dei privilegi della Chiesa cattolica e da una netta prevalenza delle tendenze federaliste. Il ritorno ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] , Macrobio e alimentato dalla ricerca della prisca theologia. Aspre sono le critiche ai costumi del tempo, quali la pratica della schiavitù o il duello, ma non è meno eversiva sul piano religioso l'affermazione secondo cui anche per i non battezzati ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] ed. 1950; rappresentata postuma per i soliti impedimenti censori), lancia verso il pubblico sono i segni di una nuova schiavitù che il B. vedeva riaffiorare tanto nelle rinnovate vocazioni totalitarie dei "possidenti", pronti a "perdere la libertà di ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] , la grande battaglia politica e ideologica del 20° secolo sarebbe appunto quella tra collettivismo e liberalismo (Schumpeter), tra 'schiavitù' e 'libertà' (Hayek), cioè tra Stato e mercato. All'inizio del secolo, infatti, l'immagine che meglio ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] con la diffusione generalizzata e meccanizzata della scrittura non è senza dubbio un caso. Il testo scritto, libero dalla schiavitù della trasmissione orale e dalle restrizioni imposte dalla memorizzazione (da cui l'uso del metro, dei ritmi, delle ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] nell’odio per lo straniero, come l’eguaglianza e la libertà dei cittadini si fondano imprescindibilmente sull’esistenza della schiavitù. Così, bisognerà attendere la suprema visione di speranza che si apre nella Ginestra, di un rinsavimento dell’uman ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] canta, e percorrendo i libri della Bibbia, dall’Antico al Nuovo Testamento, ricostruisce la vicenda degli afroamericani: deportazione, schiavitù, emancipazione (in Collected poems 1948-1984, 1992, pp. 364-67; trad. it. Mappa del nuovo mondo, 1992 ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] dare, e prendere, in un rapporto attivo e ricco con la letteratura: ne subivano, però, solo il tirannico aspetto pratico, la schiavitù e il disagio quotidiano. Torna a noi, da confessioni del genere, il senso di ideali ridotti e riposati. Ideali che ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] che esso continui a esprimere tensioni e contraddizioni di valenza simbolica universale: il Sud quale simbolo della tenebrosa schiavitù che incombe su ogni esistenza, la lacerazione-simbiosi di colpa e felicità (lo scrittore americano, da Mark Twain ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...