Popolazione indigena nordamericana di lingua athabaska, che, suddivisa in vari gruppi (Kutcha-K., Nokotcho-K., Takkuth-K. ecc.), occupava un vasto territorio dell’Alaska e del Canada settentrionale, comprendente [...] e le cerimonie di iniziazione dei ragazzi, sottoposti alla circoncisione. Comuni a tutti i K. erano l’infanticidio femminile, la schiavitù e le ostilità tra gruppi limitrofi. I K. contano oggi poche centinaia di individui largamente acculturati. ...
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Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe. I R. (in lingua romanés «uomo, essere umano») sono indicati anche con il termine Sinti (da Sindh, regione del [...] 1370 comparvero in Valacchia dove nel 1387 Mircea il Grande donò al convento di Tisana 40 famiglie r., in condizione di schiavitù. Alberto Krantius, nell’opera Saxonia, riporta che nell’anno 1417 apparve in Germania un popolo strano: bruno di pelle ...
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Prostituzione
Nanette J. Davis
di Nanette J. Davis
Prostituzione
Definizione. La prostituzione in una prospettiva interculturale
La prostituzione può essere definita in termini generali come una prestazione [...] gestito da privati. In un'epoca in cui i servi potevano essere comprati e venduti, le prostitute ridotte in schiavitù cercavano di farsi mettere incinte dal padrone per acquistare lo status di concubine legittime ed essere integrate nella famiglia ...
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Popolazione aborigena della Nuova Zelanda. La loro lingua appartiene al vasto gruppo delle lingue austronesiane: la Nuova Zelanda, insieme alle Hawaii nell’emisfero settentrionale, fu l’ultima terra colonizzata [...] dei capi essa poteva assumere la forma patrilineare. Alcuni gruppi maori erano caratterizzati da stratificazioni gerarchiche e la schiavitù non era sconosciuta come nel resto del mondo polinesiano.
In seguito ai viaggi di J. Cook, sul finire ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] all'epoca, i membri di queste comunità finivano per considerarsi salvati dall' ‛Africa selvaggia' che li aveva ridotti in schiavitù e deportati, e ritenevano fosse ora offerta loro l'opportunità di un futuro completamente diverso che avrebbe dovuto ...
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Proletariato
Massimo L. Salvadori
di Massimo L. Salvadori
Proletariato
Il significato originario
Il termine ha avuto origine in età romana. Esso indicava, nell'ambito della divisione della popolazione [...] colla prole che le somministravano. [...] Del resto il proletario di Roma non lavorava; ché, in una società in cui vige la schiavitù, il lavoro mercenario è di scorno per gli uomini liberi; e viveva quasi del tutto a spese della repubblica mercé le ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] e l’Uruguay, fu vittorioso.
Il principale problema sociale e politico, a partire dal 1860, fu la questione della schiavitù. Il paese premeva per la sua abolizione, mentre la classe dei proprietari terrieri vi si opponeva, e quando, dopo una ...
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etnologia
Adriano Favole
Lo studio delle società umane nella loro varietà
L'etnologia è una disciplina che nasce nel corso del 19° secolo come studio delle società extraeuropee, dei loro usi e costumi. [...] di terre e di ricchezze naturali come l'oro e l'argento e degli stessi abitanti di quei luoghi per ridurli in schiavitù portarono a guerre e violenze. L'etnologia, una parola che vuol dire "discorso", "studio" (lògos) dei "popoli" o "etnie" (ethnos ...
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Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. Nel caso dell’uomo, tali caratteri si riferiscono a caratteristiche somatiche (colore della pelle, tipo di capelli, [...] più tragica del razzismo si ebbe nella Germania nazista, che cercò di realizzare la supremazia della r. ariana riducendo in schiavitù gli Slavi ed eliminando gli Ebrei (➔ shoah). Anche l’Italia fascista adottò leggi razziali (1938) e contribuì alla ...
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Razza
Brunetto A. Chiarelli
Il termine razza compare per la prima volta in Europa nel 14° secolo e viene usato inizialmente nell'ambito dell'allevamento degli animali (probabilmente originato dal francese [...] poligeniste favorirono, tra l'altro, l'acquietarsi dei dubbi morali di alcuni coloni che poterono così giustificare lo stato di schiavitù in cui avevano ridotto i neri. Più in generale, la diversità fu intesa come l'effetto di un cammino delle ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...