Particolare forma di lavoro forzato, per secoli diffusa soprattutto nei paesi di dominazione spagnola e derivata dal costume, introdotto dai conquistatori, di anticipare denaro agli indigeni esigendo in [...] Novecento, senza però sradicare totalmente il fenomeno. Questo tipo di servitù si sviluppò anche negli USA dopo l’abolizione della schiavitù e, nonostante la decisione di porvi fine presa dal Congresso nel 1867, continuò a esistere sotto varie forme ...
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TREVIS, Giacomo
Carlo ZAGHI
Nato a Roma il 19 maggio 1869 e assunto dal Filonardi nella Compagnia italiana per la Somalia (1893), fu per qualche tempo a Zanzibar, dove resse, a varie riprese, quel consolato [...] tribù dei Barise, Dullie, Scidle, Daud, ecc. Riorganizzò e ristabilì l'ordine turbato nella città di Brava, combatté la schiavitù, affrontò il problema dell'irrigazione di quei territorî per ricondurre l'acqua nell'Uebi Gofca, ramo dello Scebeli, che ...
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Giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811 - Pleasantville 1872). Dopo un duro tirocinio come operaio tipografo, fondò The Morning Post a New York (1833), che fallì ben presto. [...] , durante la guerra di secessione, il sentimento antischiavistico nel popolo del Nord; con l'abolizione della schiavitù la sua influenza declinò. Candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partito liberale repubblicano (1872), rimase ...
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quantitativa, storia
Indirizzo storiografico basato su una metodologia che prevede l’utilizzo sistematico di fonti quantitative, che forniscono allo storico una messe di dati tale da potere essere analizzata [...] accolsero le riflessioni dell’economista C. Goldin), i metodi econometrici vennero applicati alla storia del lavoro e della schiavitù, dell’agricoltura e dei trasporti, con l’obiettivo di ottenere risultati che si riteneva avessero un’attendibilità ...
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Kansas
Stato federato degli USA centroccidentali. Esplorato a partire dal 1541, il territorio del K. (a eccezione dell’estremo lembo sud-occidentale, parte del Texas fino al 1850) fu incluso nella Louisiana [...] -Nebraska act (1854). Nel 1861 il K. entrò a far parte della Confederazione nordamericana con una Costituzione che proibiva la schiavitù (la lotta per la liberazione dei neri d’America aveva avuto nel K. il suo primo episodio con l’eroico sacrificio ...
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Barakzai, 'Abd al-Rahman
Barakzai, ‛Abd al-Rahman
Emiro afghano (n. 1844 ca.-m. 1901). In seguito a lotte intestine tra i figli di Dost Mohammad Khan, fondatore della dinastia Barakzai, rimase in esilio [...] (1892). Formò un esercito regolare moderno, riorganizzò l’amministrazione civile e inasprì il sistema di riscossione delle imposte. Varò una legge sulla posizione giuridica delle donne (1883) e una riforma per l’abolizione della schiavitù (1896). ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] e l’Uruguay, fu vittorioso.
Il principale problema sociale e politico, a partire dal 1860, fu la questione della schiavitù. Il paese premeva per la sua abolizione, mentre la classe dei proprietari terrieri vi si opponeva, e quando, dopo una ...
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Stato federale dell’America Meridionale, confinante a E con la Guyana, a S con il Brasile e a O con la Colombia; a N si affaccia sul Mar Caribico e in piccola parte sull’Oceano Atlantico, a E dell’isola [...] fu redatta una Costituzione, che limitava in base al censo il godimento dei diritti politici e manteneva in vita la schiavitù, ma l’anno successivo la reazione realista ebbe la meglio. Furono necessari quasi dieci anni di lotta senza quartiere perché ...
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VILLARET de JOYEUSE, Louis-Thomas
Guido Almagià
Ammiraglio francese, nato a Auch il 26 maggio 1780, morto a Venezia il 24 luglio 1812. Dopo aver prestato servizio nei gendarmi del re, dovette dimettersi [...] di capitano di vascello, trovandosi a S. Domingo durante i primi moti di rivolta per l'abolizione della schiavitù, contribuì a ritardare i deplorevoli avvenimenti poi verificatisi. Quantunque avverso ai principî della rivoluzione, non volle emigrare ...
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Figlio (n. 228 a. C. circa - m. 160) del precedente. Pretore (190), ebbe il governo della Spagna Ulteriore, ma subì una grave sconfitta dai Lusitani, cui riparò con un'importante vittoria l'anno successivo. [...] , la lega etolica fu smembrata, l'Epiro fu terribilmente punito; nel paese dei Molossi si dice che i ridotti in schiavitù si aggirassero sui 150.000. Paolo celebrò uno splendido trionfo (167), trascinando davanti al suo cocchio Perseo e i figli ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...