PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] si consumò lo strappo definitivo con la scoperta di À rebour di Joris-Karl Huysmans e del pensiero di Arthur Schopenhauer, di cui tradusse, da un’edizione francese, alcuni passaggi pubblicati nel dicembre del 1884 su Cronaca sibarita (D’Antuono, 2002 ...
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FAGGI, Adolfo
Patrizia Guarnieri
Nacque a Firenze il 9 ag. 1868 da Carlo e Carolina Volpi. Studiò al rinomato liceo fiorentino "Dante"; suo insegnante di filosofia fu Alessandro Chiappelli, legato al [...] 1895, e Leopardi e Stratone di Lampsaco, apparso nel 1931 in Il Marzocco e rist. in Studii filosofici, pp. 317-21); in Schopenhauer anche la natura era pianto e miseria; nel mondo come valle di lacrime Hartmann faceva partecipare l'uomo ad un ritmo ...
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RAGION SUFFICIENTE
Guido Calogero
. Il principio di ragion sufficiente è uno dei supremi principî logici, per quanto la sua formulazione esplicita non risalga che al Leibniz, che lo aggiunse ai due [...] del principio di ragion sufficiente sia stato proprio il più assoluto ed esclusivo teorico del volontarismo, e cioè lo Schopenhauer, per cui l'intero mondo non è che raffigurazione teoretica dell'universale Volontà che ne costituisce la sostanza. Nel ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] della vita come di un'immanente universa tragedia, che, se non come ideologia, per lo meno come stato d'animo è a Schopenhauer abbastanza vicino. E per tutti e due il dolore si risolvette in un modo di potenziare ed esaltare la vita. Attraverso il ...
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Gentile: Manzoni e Leopardi
Gaspare Polizzi
L’attenzione per l’opera di Giacomo Leopardi (1798-1837) e di Alessandro Manzoni (1785-1873) rimane costante in Gentile per tutta la vita. L’impegno critico [...] . C’è l’anima, la poesia, non la filosofia. Al più si può valorizzare, come fece De Sanctis in Schopenhauer e Leopardi (1858), «la grande situazione poetica» che vive nella
contraddizione intrinseca tra il sentimento, non elevato a concetto ...
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Croce, Benedetto
Gennaro Sasso
Filosofo e storico, nato a Pescasseroli nel 1866 e morto a Napoli nel 1952. Sebbene il suo nome ricorra spesso nei suoi scritti, e il suo pensiero sulla natura della politica [...] l’angustia che la sua genialità non riusciva a vincere e a superare. Riprendendo un giudizio, esso stesso non eccelso, di Schopenhauer, la riduceva infatti a una tecnica, simile a quella che si apprende dal maestro di scherma, «il quale insegna bensì ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento il romanzo conosce una straordinaria stagione creativa per la sua capacità [...] Che sto per rientrare nella ressa turpe e servile di questo mondo!" Per farsi animo chiamava in aiuto le consolanti massime di Schopenhauer, si ripeteva il doloroso assioma di Pascal: "L’anima non vede nulla che non l’affligga, quando medita"; ma le ...
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DE BOSIS, Adolfo
Elisabetta Mondello
Nacque ad Ancona il 2 genn. 1863 da Angelo, di antica famiglia marchigiana, e da Virginia Knappe. Fece i suoi primi studi all'istituto Rumori e poi nel collegio [...] il carattere di un vero cenacolo. Gli artisti discutevano delle nuove tendenze, leggevano pagine di opere filosofiche di Schopenhauer o brani di Shakespeare, presentavano le proprie opere. Ugo Fleres lesse il suo poema Don Giovanni, D'Annunzio ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] profondo pessimismo, l'effetto della tragedia non è d'ispirare rassegnazione o disprezzo della vita, come dovrebbe secondo lo Schopenhauer. Per Nietzsche l'essenza della tragedia non è solo delusione, ma un alternarsi d'illusione e di delusione; al ...
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GRACIÁN y MORALES, Baltasar
Eugenio Mele
Scrittore spagnolo, nato l'8 gennaio 1601 a Belmonte, morto a Tarragona il 6 dicembre 1658. Studiò nel collegio dei gesuiti di Calatayud e di Huesca, e nel 1631 [...] " e B.G., Napoli 1899; A. Morel-Fatio, Sur les moralistes espagnols ecc., in Bull. hisp., XII (1910); id., G. interprété par Schopenhauer, in Bull. hisp., XII (1910); V. Broullier, Notes sur l'Oráculo Manual de B. G., in Bull. hisp., XIII (1911); A ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...