Poeta norvegese (Stavanger 1866 - Copenaghen 1900). La sua lirica (Digte "Poesie", 1893), che mira a esprimere improvvise mistiche illuminazioni e l'ineffabile mediante cadenze ritmico-musicali in apparenza [...] moda naturalistica, riallacciandosi invece a diverse esperienze letterarie e filosofiche anche straniere: da Kierkegaard a Jørgensen, da Schopenhauer a Whitman. Anche le prose poetiche (To novelletter "Due novelle", 1895; il romanzo breve Korset "La ...
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Filosofo, polemista, letterato, oratore (Poitiers 1826 - Parigi 1887). Seguace di V. Cousin, in polemica con le correnti filosofiche del suo tempo, propugnò un ritorno allo spiritualismo e ai valori del [...] cristianesimo. Fra le sue opere: L'idée de Dieu et ses nouveaux critiques (1864), Le matérialisme et la science (1868), Le pessimisme au XIXe siècle. Leopardi, Schopenhauer, Hartmann (1878), ecc. ...
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Filosofo tedesco (Sandewalde, Slesia, 1824 - Heidelberg 1907), prof. a Jena e a Heidelberg; socio straniero dei Lincei dal 1883. Seguace dell'idealismo di Hegel, accolse nelle sue concezioni logiche e [...] Logik und Metaphysik (1852); Geschichte der neueren Philosophie (10 voll., 1852 -1904), che comprende il periodo da Bacone a Schopenhauer, ed è la sua opera principale; Anti-Trendelenburg (1870); Goethes Faust (1878); G. E. Lessing als Reformator der ...
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Tendenza artistica sviluppatasi in Italia dopo il futurismo e in opposizione a esso. Ne fu iniziatore, verso il 1913, G. De Chirico che fu anche il teorico della nuova tendenza, cui aderirono per qualche [...] C. Carrà, G. Morandi e F. De Pisis. La giustificazione teorica della pittura m. era tratta dalla teoria di Schopenhauer sulle apparizioni, secondo la quale l’immagine del sogno suscita desiderio e sorpresa, offrendosi da un lato al dormiente con la ...
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Filologo tedesco (Grünberg, Slesia, 1821 - St. Anton, Tirolo, 1901), professore all'università di Halle. Fondò e diresse i Preussische Jahrbücher (1854-64). Svolse attività pubblicistica in senso liberal-nazionale [...] e scrisse opere d'importanza fondamentale sul romanticismo (Die romantische Schule, 1870, trad. it. 1965) e su J. G. Herder, K. W. Humboldt, G. W. F. Hegel, A. Schopenhauer. ...
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musica, filosofia della Grandi teorizzazioni hanno scandito la filosofia della m.: quelle di Pitagora (l’armonia musicale come espressione della più generale armonia del cosmo), di Platone (ancora una [...] , è linguaggio che ‘dice’ il mondo com’era prima della creazione; un tema, questo, che governa la filosofia di Schopenhauer e che rappresenta una costante di tutta la filosofia antica. La musica, al limite, non può considerarsi neppure un oggetto del ...
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. Voce poco usata, e di cattiva etimologia, che equivale a cecità (βλέπω "guardo"). Fu introdotta in oculistica verso la fine del sec. XVIII; l'adoperano, col determinativo, per cecità cromatica, come [...] fa notare l'Hirschberg, due grandi letterati quasi contemporanei: il Goethe indica la sua creduta cecità per l'azzurro, come acianoblepsia, e lo Schopenhauer la cecità cromatica totale, come acromatoblepsia. ...
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pittura metafìsica Tendenza artistica sviluppatasi in Italia dopo il futurismo e in opposizione a esso. Ne fu iniziatore, verso il 1913, G. De Chirico che fu anche il teorico della nuova tendenza, cui [...] tempo C. Carrà, G. Morandi e F. De Pisis. La giustificazione teorica della pittura metafisica era tratta dalla teoria di Schopenhauer sulle apparizioni, secondo la quale l'immagine del sogno susciterebbe desiderio e sorpresa, offrendosi da un lato al ...
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STEIN, Karl Heinrich von
Guido Calogero
Pensatore e scrittore tedesco, nato a Coburgo il 18 febbraio 1857, morto a Berlino il 20 giugno 1887. Studiò a Heidelberg, Halle e Berlino, dove fu scolaro di [...] , Sigfrido, e le idee filosofiche del grande compositore esercitarono influsso su lui, già attratto nell'orbita ideale dello Schopenhauer. Libero docente a Halle e a Berlino, morì prima di essersi potuto affermare nell'ambiente accademico.
Nonostante ...
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Filosofo (Langenhorn, Schleswig-Holstein, 1846 - Steglitz, Berlino, 1908), prof. (dal 1875) nell'univ. di Berlino; contribuì largamente al risveglio dell'interesse per i problemi filosofici, soprattutto [...] , in Kantstudien, 1898; Immanuel Kant. Sein Leben und seine Lehre, 1898; trad. it. 1904) e su Schopenhauer (Schopenhauer, Hamlet, Mephistopheles. Drei Aufsätze zur Naturgeschichte des Pessimismus, 1900). Tra le altre sue opere: System der Ethik ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...