MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] un cultore di Ovidio nel secolo XII, Memorie del R. Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti 24, 1932, pp. 157-234; A. Warburg, 44-62; S. Battaglia, La tradizione di Ovidio nel Medioevo, Filologia romanza 6, 1959, pp. 185-224; W. Köhler, Die ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] insieme al definirsi dell'archeologia come disciplina storica e filologica. Il primo moto di rifiuto dei restauri di il meno possibile". Tuttavia, anche se il rapporto con la scienza si è già instaurato, le resistenze degli umanisti ad ammettere ...
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Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] favorevole al pensiero scientifico (Benedetto Croce aveva scritto: «La scienza è un libro di ricette di cucina») e solo il che il restauratore di pittura dovesse comportarsi come il filologo su un testo letterario antico, ma sul corpo autentico ...
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PIERO di Lorenzo Ubaldini
Serena Padovani
PIERO di Lorenzo Ubaldini (Piero di Cosimo). – Nacque a Firenze il 2 gennaio 1462 (stile moderno). Il nome Piero di Cosimo, con cui è conosciuto, deriva dal [...] , in Piero di Cosimo (1462-1522), 2015) –, la filologia ottocentesca cominciò a ricostruire il suo catalogo: Gustavo Frizzoni (1879), particolare fortuna nel primo Novecento, grazie alla nuova scienza della psicoanalisi: da un lato venne ‘adottato’ ...
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FALCINI, Mariano
Mauro Cozzi
Nacque a Campi Bisenzio (Firenze) il 10 maggio 1804, da Gaetano, stipettaio, e Giustina Giorgi. Secondo il necrologio in Atti del Collegio (1889, p. 118), dopo "rudimentale [...] La Nazione, 11 febbr. 1864), dove l'attenzione filologica del F. verrà poi compromessa dall'ulteriore "infedele" 5) - basterà osservare che ... fecegli sovente difetto quella scienza del saper vivere che, ai nostri giorni, è così necessaria ...
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FRANCHI, Giuseppe
Carolina Brook
Nacque a Carrara nel 1731 da Giacomo e da Anna Maria Bonanni. Il padre è ricordato "tra i maestri d'architettura nella prima istituzione della patria Accademia", presso [...] viennese, che di fatto annullarono la lettura filologica del manufatto antico e comportarono tempi di esecuzione nel 1789 realizzò il busto di Giovenale Sacchi per l'Istituto delle scienze di Bologna e che l'anno seguente scolpì l'effigie di Maria ...
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KOSSINNA, Gustaf
A. Palmieri
Studioso di preistoria europea e specialmente germanica, nato il 28 settembre 1858 a Tilsit, nella Prussia orientale, morto il 20 dicembre 1931.
Frequentò le Università [...] interesse del K. su tutto ciò che era germanico. In seguito tuttavia abbandonò l'indirizzo filologico e volse ogni suo sforzo a costituire una scienza dell'antichità tedesca su base archeologica.
Terminati gli studî, lavorò come bibliotecario a Halle ...
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filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....
umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...