BOSCO, Augusto
Lydia Somogyi
Nato a Torino il 10 luglio 1859 da Luigi e da Maria Placida Frescot, si laureò in giurisprudenza a Pisa nel 1879. Quattro anni dopo entrò nella Direzione generale della [...] di Roma (2 voll., Roma 1909). Rispetto al Messedaglia, per il quale la statistica era essenzialmente una scienza dei fatti sociali che si avvale di osservazioni quantitative, il B. intese farne piuttosto una disciplina a carattere metodologico, pur ...
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Melville, Herman
Riccardo Capoferro
Il mare e gli abissi dell’animo umano
Tra i grandi scrittori che a metà Ottocento fondarono la letteratura americana, Herman Melville ha legato il suo nome a Moby [...] il suo biancore, vago e abbagliante, simboleggia quel che sfugge alla scienza e alle categorie morali, e che tuttavia è la via d’accesso per esempio le ragioni e i limiti del vivere sociale; la possibilità di una comunione che travalichi le barriere ...
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Neumann, John Von
Luca Dell’Aglio
Un matematico appassionato di giochi
John von Neumann è stato una delle principali figure nel pensiero matematico del Novecento. Le sue ricerche hanno avuto un’importanza [...] anni della Seconda guerra mondiale, von Neumann ha avuto una grande influenza su alcuni aspetti centrali dell’uso sociale della scienza, sia in relazione alle origini degli studi nel campo dei moderni computer sia con la sua attiva partecipazione ...
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Moussinac, Léon
Daniele Dottorini
Critico e teorico del cinema francese, nato a Laroche-Migennes (Yonne) il 19 gennaio 1890 e morto a Parigi il 10 marzo 1964. Uno dei padri della critica e della teoria [...] testi teorici, Naissance du cinéma (1925) e Cinéma: expression sociale (1926), M., influenzato dalle teorie di Louis Delluc e del cinema è infatti individuato nel montaggio, sintesi di scienza e arte, elemento linguistico della realtà che il cinema ...
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ARNABOLDI, Alessandro
Umberto Coldagelli
Nacque a Milano il 19 dic. 1827. Laureatosi in legge a Pavia, entrò, ubbidendo alla volontà paterna, negli uffici dell'amministrazione comunale milanese. Si [...] contenuti nuovi derivati dalla cultura e dalla realtà politico-sociale. Al culto del Parini egli unì significativamente lo "oggettiva", esempio insuperato di quell'ideale unità tra poesia e scienza che l'A. apprese a perseguire dal positivismo e che ...
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Kelsen, Hans
Giurista e filosofo della politica austriaco (Praga 1881-Berkeley, California, 1973). Professore di diritto pubblico e di filosofia del diritto all’Università di Vienna (1911-29), K. collaborò [...] unitario di norme che qualificano una realtà sociale. È impossibile quindi caratterizzarlo rigorosamente richiamandosi ai seconda delle epoche e dei valori che essi esprimono. Una scienza del diritto in senso stretto non può dunque che attuare ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...