La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] di arrivo, lungamente desiderato, della ricerca di una scienzadel moto e di una meccanica antiaristoteliche. Ma Galilei non e gli animali con le loro caratteristiche e i loro comportamenti, era stato voluto da un Creatore, onnipotente e infinitamente ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] un'immagine semplificata, o peggio fuorviante, del modo in cui gli scienziati antichi concepivano la storia passata della propria morali dovevano essere connessi con la personalità e il comportamento dei medici più illustri. Così l'integrità morale ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] del medesimo Maestro del Sacro Palazzo [...] non ha che fare nelle stampe di fuori" (EN, XIV, p. 384). Chiamato a spiegare il suo comportamento aveva contravvenuto a un ordine formale del Sant'Uffizio. Così lo scienziato fu chiamato a Roma, dove ...
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Biomatematica
Vincenzo Capasso
Nel Saggiatore (1623), Galileo Galilei sosteneva che «l’Universo […] è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche […]; [...] p. c49).
L’aspetto ereditato comunque dal modo di fare scienza in fisica è l’interazione tra teoria ed esperimento; per certi come l’informazione di eventi alla microscala influenzi il comportamentodel sistema alla macroscala (Golden 2009; Sea ice, ...
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Previsioni economiche
Giovanni De Cindio
di Giovanni De Cindio
Previsioni economiche
Presupposti storici
La pratica sistematica delle previsioni economiche, cioè dell'attività di previsione avente [...] principio che la conoscenza di dati nuovi comporti la modifica dei parametri del modello. Il teorema di Bayes ha dato thirty-three years, New York 1967 (tr. it.: L'anno 2000: la scienza di oggi presenta il mondo di domani, Milano 1968).
Klein, L.R., ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La matematica negli Stati Uniti
Joseph W. Dauben
La matematica negli Stati Uniti
La matematica all'inizio del secolo
All'inizio del XX sec. [...] del progetto risolvendo molti problemi che richiedevano un'analisi matematica, e fra questi la creazione di un modello per il comportamento le università in numero che non aveva precedenti. La scienza e la matematica, viste come le chiavi per produrre ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'analisi numerica
Paolo Zellini
L'analisi numerica
L'analisi numerica moderna comincia a delinearsi verso la metà del XX sec., con le prime [...] iterative)" (von Neumann 1961-63, V, p. 5).
In altri termini, il programma di sviluppo della scienzadel calcolo comportava una sorta di aritmetizzazione della matematica: una riduzione dei modelli differenziali e integrali, utili alla simulazione di ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] sembrava sprecato. Fu così che nell'estate del 1687 l'opera destinata a cambiare la scienza era già in stampa. In quei tre principio di continuità: un urto fra atomi perfettamente duri comporta un cambiamento istantaneo della velocità. Nulla di tutto ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] [ANM] S. a ingresso singolo, multiplo: v. controllo, teoria del: I 747 b. ◆ [INF] S. a lotti: v. sistemi uso pressoché generale in tutto il mondo nelle scienze e in gran parte della tecnica, indicato con a rappresentare il comportamento di qualunque s ...
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ASCOLI, Guido
Nicola Virgopia
Nato a Livorno il 12 dic. 1887, studiò a Pisa e ivi si laureò a soli 20 anni (1907) svolgendo con L. Bianchi una tesi di laurea sulle singolarità delle funzioni analitiche. [...] di algebra e nel 1932 fu chiamato dalla facoltà di scienze dell'università di Pisa ad insegnare analisi matematica sino al
L'A., rifacendosi ai lavori del Dini e del Kneser sul comportamento asintotico delle soluzioni delle equazioni differenziali ...
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educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...