Accademia Nazionale dei Lincei
Istituzione culturale italiana, fra le massime del Paese, fondata a Roma nel 1603 da F. Cesi, F. Stelluti, A. De Filiis e J. Hack. Nel 1870 si sdoppiò in Pontificia accademia [...] morali, storiche e filosofiche, ripartite in categorie. L’economia è inclusa nella classe delle scienze morali, categoria scienzesociali e politiche. L’accademia, che è costituita da 90 soci nazionali, 90 soci corrispondenti e 90 soci stranieri ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] quasi maniacale dei metodi quantitativi (P.F. Lazars;feld).
A porre con forza le ragioni dell’individualismo metodologico nelle scienzesociali sono gli esponenti della scuola marginalista austriaca – già con C. Menger agli inizi del 20° sec., e poi ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] gli eredi di A. Mathiez; quindi M. Vovelle e D. Roche. Finché F. Braudel, negli anni 1950, rifondò la storia come scienzasociale e fece di Parigi (centro la École des hautes études en sciences sociales) la capitale della nuova storia.
Dalla Germania ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] , quanto aspetti e settori della loro vita. L’intero apparato concettuale della nostra comprensione della s. esige di venir adeguato non solo ai risultati della ricerca storiografica e delle scienzesociali, ma anche alle trasformazioni del mondo. ...
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Economista e sociologo italiano (Treviso 1845 - Pisa 1918). Prof. presso le univ. di Modena e Pisa, fu il massimo esponente italiano della scuola etico-cristiana, che rappresentò una reazione alla concezione [...] e rimase fino alla morte. Presiedette (dal 1906) l'Unione popolare e collaborò intensamente alla Rivista internazionale di scienzesociali, che aveva fondato nel 1893. Svolse un'attiva propaganda a favore dei sindacati e delle corporazioni, intesi a ...
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sociobiologia Disciplina che, partendo da una base biologico-evoluzionistica, si propone di dare un’interpretazione unificante di tutti i comportamenti sociali delle varie specie animali, fino all’uomo. [...] .
Per contro, uno dei meriti della s. consiste nel sollecitare un’apertura delle scienzesociali verso alcuni determinanti biologici dei comportamenti sociali, particolarmente evidenti nelle prime tappe dello sviluppo infantile, e nell’indicare l ...
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Sociologo e storico (Erfurt 1864 - Monaco di Baviera 1920). La sua sociologia, concepita come scienza pura, è immune da concetti naturalistici e da costruzioni speculative: polemico al tempo stesso contro [...] più originale e feconda. Questi studi lo condussero a formulare una nuova metodologia della ricerca scientifica nelle scienzesociali (storia, economia e, soprattutto, sociologia), che pose in atto nel volume Wirtschaft und Gesellschaft (post., 1922 ...
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sviluppo econòmico Fenomeno durevole nel tempo consistente nella crescita di alcune variabili reali del sistema: produzione, consumi, investimenti, occupazione. In politica economica, per politica dello [...] però doveva passare da un'esperienza capitalistica per la sua realizzazione.
L'approccio multilineare
L'evoluzione delle scienzesociali ha tuttavia elaborato, nel corso degli anni, altri approcci: in partic. l'approccio storico-multifattoriale di A ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] a indicare il processo di progressiva autonomizzazione delle istituzioni politico-sociali e della vita culturale dal controllo e/o dall’influenza è tornata a giocare un ruolo centrale nelle scienzesociali negli anni 1960 e 1970, anche in seguito ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] naturale. L'anti-dogmatismo che informa le tesi epistemologiche popperiane è stato esteso da P. anche alle scienzesociali e alla filosofia politica. Particolarmente note sono le sue obiezioni al marxismo, considerato come un esempio di «storicismo ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...