Ḥezbollāh (Ḥizb Allāh) Movimento e partito islamico sciita ("Partito di Dio") formatosi agli inizi degli anni Ottanta – nel corso della guerra civile libanese tra fazioni cristiano-maronite e musulmane [...] guerra regionali della Siria – dove la formazione sostiene il regime di B. al-Assad – e dello Yemen, dove il partito sciita supporta i ribelli Houthi. Radicato ormai tra la popolazione e artefice di un vero e proprio Stato parallelo, nel maggio 2018 ...
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(ar. ´Alawiyya) Nome («discendenti di ‛Alī») coniato dall’amministrazione francese per indicare la setta musulmana sciita dei Nuṣairī e la regione da essi abitata, fra Tripoli e Laodicea, sopra le falde [...] occidentali del gebel Ansāriyya. Staccata dal Libano nel 1920 ed eretta in amministrazione autonoma con la denominazione di Territorio degli A., poi di Stato alawita, nel 1922 la regione entrò a far parte ...
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Azerbaigian
Stato della Transcaucasia sul Mar Caspio, abitato in maggioranza da azeri di religione musulmana sciita. Già sede di rilevanti insediamenti preistorici, l’A. fu sotto il dominio achemenide [...] (6° sec. a.C.), che vi diffuse lo zoroastrismo, quindi sotto quello seleucide, fino alla conquista sasanide, nel 3° secolo. Dopo la conquista araba (7° sec.), con la conseguente islamizzazione, l’A. fece ...
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Najaf
Città dell’Iraq centrale, uno dei luoghi santi dello sciismo e il principale centro religioso sciita iracheno, sede del sepolcro di ‛Ali ibn Abi Talib e di un importante seminario teologico. Fondata [...] nel 791 per onorare le spoglie dell’imam ‛Ali, custodite nella omonima moschea, N. è meta di pellegrinaggio per gli sciiti di tutto il mondo. Oggetto di ripetuti attacchi nel corso della storia per la sua importanza religiosa, in parte ridimensionata ...
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Iran, storia dello
Francesco Tuccari
Dall'Impero persiano alla rivoluzione islamica
Il territorio dell'Iran odierno fu sede, nell'antichità, dell'Impero persiano fondato da Ciro il Grande (6° secolo [...] l'unità del paese. Essa raggiunse il suo apogeo con Abbas I il Grande (1587-1628) e fece dell'Islam sciita (sciiti) la religione dello Stato, estendendo i confini della Persia attraverso numerose conquiste. Dopo Abbas i Safavidi entrarono in una fase ...
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di Albertina Migliaccio
Stato dell'Asia sud-occidentale. La situazione politica estremamente incerta in cui versa il Paese, occupato da una forza internazionale sotto il comando degli Stati Uniti, non [...] più gravi, nel 2003, quello a Naǧaf (agosto) che causò la morte di M. Baqir al-Hakīm, leader del principale partito sciita - il Consiglio supremo della rivoluzione islamica in ̔Irāq - e di 125 suoi seguaci. Nel corso del 2004 gli atti terroristici si ...
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Città dell’Iraq sud-occidentale (600.000 ab. nel 2007), sulle rive del lago omonimo, 50 km a O del fiume Eufrate.
Fondata nell’8° sec. d.C. dal califfo Hārūn ar-Rashīd, deve la sua fama e il suo sviluppo [...] all’essere ritenuta luogo di sepoltura del califfo ‛Alī: la moschea sepolcrale, eretta su tale presunta tomba, è veneratissima meta di pellegrinaggio sciita. Capoluogo dell’omonimo governatorato (28.824 km2 con 1.081.200 ab. nel 2007). ...
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imām Nell’islamismo, il sovrano della monarchia universale, musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Per gli sciiti sono invece i. soltanto quelli che essi considerano come legittimi [...] sino a quello (12° o 7° a seconda delle sette) che è misteriosamente scomparso e riapparirà in futuro: l’i. sciita è impeccabile e infallibile, solo legittimo interprete della legge divina.
Colui che dirige la preghiera rituale in comune, ufficio che ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] un partito unico (Rastakhiz), di restare sul trono. Dal 1977 l’opposizione al regime si acuì, rapidamente conquistata dai religiosi sciiti dell’ayatollah Khomeinī, in esilio a Parigi dal 1963, e nel gennaio 1979 lo scià fu costretto a lasciare l’I ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...