Dinastia persiana originaria del Dailam; la sua fortuna è dovuta alle gesta dei tre fratelli ‛Alī, Ḥasan e Aḥmad che, iniziate le loro conquiste dalle provincie meridionali della Persia, riuscirono a imporsi [...] , col titolo di Amīr al-umarā' (comandante in capo); cosa tanto più notevole in quanto i Buwayhidi, come è stato dimostrato, erano Sciiti (v. califfo). Il potere dei Buwayhidi crollò alla metà del sec. XI dinanzi ai Ghaznevidi e ai Selgiuchidi. ...
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La dinastia dei califfi, succeduta a quella degli Omayyadi (Ommìadi), che tenne il califfato fino alla caduta definitiva di questo per opera dei Mongoli nel 656 dell'ègira (1258 d. C.). Il suo nome ("i [...] legittimità era perfettamente adempiuto nel loro califfato. S'intende che siffatta pretesa non venne accolta come buona dagli Sciiti, i quali continuarono sotto gli ‛Abbāsidi, come avevano fatto sotto gli Omayyadi, a protestare contro l'usurpazione ...
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. Affiliati alla confraternita religiosa e setta musulmana eterodossa Bektāshiyyah, che è nata e si è sviluppata soltanto fra Turchi e Albanesi, e che si collega strettamente ad alcuni periodi della storia [...] con le sue fantastiche speculazioni sul valore numerico delle lettere dell'alfabeto arabo. La formula della professione di fede è quella degli sciiti ismā‛īliti "Non v'è altro Dio che Allāh, Maometto è l'inviato di Allāh, ‛Alī è l'amico (walī) di ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] dopo 70 giorni e prevede il sacrificio di un animale.
Che differenza c'è tra Sunniti e Sciiti?
La divisione tra Sunniti (da Sunnah, "tradizione") e Sciiti (da Shi'a, "partito di Ali") nasce da una disputa sulla successione a Maometto. Per i Sunniti ...
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(V, p. 876; App. III, i, p. 200; IV, i, p. 221; V, i, p. 305)
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Popolazione
La dinamica demografica è caratterizzata da un elevato tasso di accrescimento annuo [...] in scontri aperti fra dimostranti e forze di polizia che procedettero ad arresti di massa ed esiliarono gli esponenti religiosi sciiti che avevano guidato la protesta. Per restaurare l'ordine pubblico, il governo ottenne l'invio di 4000 soldati della ...
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GEBER
Carlo Alfonso Nallino
. Forma latinizzata medievale del nome proprio arabo Giābir, portato, fra gli altri, da due autori di grandissima rinomanza anche in Europa: il matematico e astronomo Giābir [...] avuto come maestri il principe omavyyade Khālid ibn Yazīd (morto nell'85 èg., 704 d. C.) e soprattutto il famoso sesto imām degli Sciiti, Gia‛far aṣ-Ṣādiq, circonfuso di tratti leggendarî e morto nel 148 èg., 765 d. C.; sicché si dovrebbe dedurne che ...
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NUṢAIRĪ
Giorgio Levi Della Vida
Ī Setta musulmana sciita, che, per la sua teologia estremista e le sue pratiche, imbevute di elementi liturgici estranei alla legge islamica, sta quasi al difuori dell'Islām, [...] al desiderio delle poche persone istruite fra i Nuṣairī di far apparire la loro comunità come identica a quella degli Sciiti Imāmiti o Duodecimani e d'ottenere quindi non solo una specie di riabilitazione morale, ma anche tribunali proprî (istituiti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] e Selgiuchidi, i quali ultimi, dal 1055, diventano i nuovi potenti “protettori” del califfo abbaside, in sostituzione degli sciiti Buwayhidi che avevano imposto nel 946 la loro “tutela” a Baghdad.
La potenza selgiuchide vanifica il piano dei Fatimidi ...
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Nome usato nell'Europa cristiana (le più antiche testimonianze se ne hanno in Francia nel sec. XII) per designare i seguaci del "Vecchio della montagna", misterioso personaggio vivente in un castello inaccessibile [...] su questi racconti e illustrano il carattere e la storia degli Assassini. Si tratta di una diramazione degli eretici musulmani Sciiti detti Isma‛īliyyah (v.), della quale fu iniziatore il persiano al-Ḥasan ibn as-Sabbāh (aṣ-Ṣabbāḥ è propriamente il ...
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primavera araba
primavèra àraba. – Espressione con la quale si fa riferimento alle rivoluzioni e all’ondata di proteste che hanno attraversato i regimi arabi nel corso del 2011 e le cui conseguenze [...] ruolo di arbitro regionale, pronta a rinsaldare la sua alleanza strategica con gli Stati Uniti nel caso l’Iran sciita volesse approfittare della debolezza del fronte arabo sunnita. Da ultimo la crisi economica, che nella congiuntura rivoluzionaria ha ...
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sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...
sciare1
scïare1 v. intr. [voce onomatopeica, prob. di origine genovese] (io scìo, ecc.; aus. avere). – Fare coi remi la manovra inversa a quella del vogare, provocando una spinta da prua verso poppa, in modo da rallentare, fermare, invertire...