Vocabolo arabo, che significa "annuncio, notificazione, avvertimento", e, nell'uso tecnico dei popoli musulmani, designa l'appello che il muezzin (v.), ad altissima voce e con melopea variabile a suo piacimento, [...] aṣ-ṣalātu khayrun min annawm "la preghiera rituale è migliore del sonno". La formula dell'adhān presso i Musulmani sciiti (eterodossi) differisce da quella indicata, solo perché fra la terzultima e penultima frase si inseriscono due volte le parole ...
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Uomo politico iracheno (al-Awǧa, presso Takrīt [Tikrīt], 1937 - Baghdād 2006). Tra i protagonisti del colpo di Stato (1968) attuato dal partito nazionalista arabo Ba´th, nel 1979 concentrò nelle sue mani [...] , il 5 novembre 2006, alla sua condanna a morte (confermata dalla Corte d'appello il 26 dicembre) con l'accusa di crimini contro l'umanità (per la strage di 148 sciiti a Dujail nel 1982). L'esecuzione per impiccagione è avvenuta il 30 dicembre 2006. ...
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ISMĀ‛ĪLITI (arabo Ismā‛īliyyah)
Giorgio Levi Della Vida
Nome della setta sciita estremista che considera come suo imām nascosto destinato a ritornare per condurre al trionfo la vera fede, il settimo [...] numerosi Ismā‛īliyyah d'origine indiana. Senza rapporti con gli altri sono gli Ismā‛īliyyah dello Yemen e quelli che, in territorio indipendente, vivono nella regione di Negrān nello Yemen settentrionale.
Per le loro dottrine, v. batiniti; sciiti. ...
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L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] modo corretto.
Nell'anno 786 a Fakh, non lontano dalla Mecca, il governatore abbaside di Baghdad tentò di eliminare gli Sciiti. Idris ibn Abd Allah sfuggì al massacro e si rifugiò nel lontano Maghreb. L'Ifriqiya era ancora leale alla dinastia ...
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Espressione generica con la quale si fa riferimento alle rivoluzioni e all’ondata di proteste che hanno attraversato i regimi arabi nel corso del 2011.
TUNISIA
L’inizio della rivolta viene simbolicamente [...] , e fu contrastata armi in pugno dalla polizia del regime facendo molte vittime. A protestare nelle piazze erano gli sciiti, che costituivano la grande maggioranza della popolazione in un piccolo paese governato da una minoranza sunnita, e proprio ...
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. Parola persiana, che vale "indice", passata nell'uso comune dell'arabo con lo stesso significato. Porta il titolo di al-Fihrist ("il Catalogo") un'opera araba di grandissima importanza, nella quale l'autore [...] Tūsī (morto nel 459 èg.; 1067 d. C.) nel quale egli dà l'elenco di opere sciite (v. sciiti). È stata pubblicata a Calcutta nel 1853-1855.
Bibl.: J. Fück, Eine arabische Literaturgesch. aus dem 10. Jahrh. n. Chr., in Zeitschr. der deutschen morgenländ ...
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Dinastia turca musulmana, che nel sec. 11° riunì sotto il suo dominio la Persia, la Mesopotamia, parte dell’Asia Minore e la Siria, e sulla fine di quel secolo si spezzò in vari rami tra loro indipendenti. [...] storia dell'Islam e di tutta l'Asia Anteriore. In seno all'islamismo segnò il consolidamento dell'ortodossia sunnita contro i moti sciiti, che avevano trionfato in Egitto con i Fatimidi e che si svilupparono poi in forma clandestina con gli ismailiti ...
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. Vocabolo che, con lievi varianti nel vocalismo, significa "servo, schiavo" nella maggioranza delle lingue semitiche; preso nel senso religioso di "devoto" ad una divinità, entra nella composizione di [...] a Maometto, ossia ‛Abd an-Nabī "il servo del Profeta" e ‛Abd ar-Rasūl "il servo dell'Apostolo"; esclusivamente fra musulmani sciiti s'incontrano ‛Abd ‛Alīed ‛Abd al-Ḥusain (dal nome del figlio di ‛Alī e Fāṭimah, quindi nipote di Maometto). Nei paesi ...
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Stato della Transcaucasia confinante a N con la Georgia e con la Russia, a O con l’Armenia e a S con l’Iran; a E s’affaccia sul Mar Caspio. Il territorio azero è compreso tra il Grande Caucaso a N e il [...] Azeri, che per la lingua sono affini ai Turchi, mentre per la religione se ne differenziano in quanto musulmani sciiti, rappresentano l’86% della popolazione. In seguito alla fuoriuscita della massima parte della componente armena, il secondo gruppo ...
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Mansour Hadi, Abd Rabbu. - Uomo politico yemenita (n. Abyan 1945). Entrato nell’esercito all’inizio degli anni Settanta, durante la guerra civile scoppiata nel 1994 si è schierato al fianco di A. A. Ṣāliḥ; [...] ; nel dicembre 2017, a seguito dell’apertura alla coalizione a guida saudita di Ṣāliḥ, questi è stato accusato dai ribelli sciiti di tradimento e ucciso. Nell'aprile 2022 l'uomo politico ha trasferito i poteri a un collegio esecutivo incaricato di ...
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sci
(ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile,...
sciare1
scïare1 v. intr. [voce onomatopeica, prob. di origine genovese] (io scìo, ecc.; aus. avere). – Fare coi remi la manovra inversa a quella del vogare, provocando una spinta da prua verso poppa, in modo da rallentare, fermare, invertire...