algebra
Roberto Levi
Quando le lettere funzionano meglio dei numeri
Si può dire che l'algebra inizia dove finisce l'aritmetica, perché introduce, attraverso il calcolo letterale, un modo nuovo, molto [...] scrive come a+b=b+a. Questa identità vale in generale, indipendentemente dal valore assegnato ad a e b.
Attualmente l'algebra si divide in del 16° secolo i matematici italiani ScipioneDalFerro, Niccolò Tartaglia e Gerolamo Cardano hanno trovato ...
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equazioni
Roberto Levi
La traduzione matematica di un problema
Le equazioni sono lo strumento per affrontare quasi tutti i problemi che richiedono una risposta quantitativa. Spesso il modo più efficace [...] grado sono risolubili per radicali.
Soltanto intorno alla metà del Cinquecento, per merito dei matematici italiani ScipioneDalFerro, Niccolò Fontana (detto Tartaglia) e Gerolamo Cardano, fu trovata la formula risolutiva dell'equazione di terzo ...
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Titolo con cui sono note due opere scientifiche.
Ars compendiosa inveniendi veritatem Trattato (1277 circa) del filosofo, teologo, mistico e missionario catalano R. Lullo (1233/1235-1315), che svolge uno [...] ’allievo e collaboratore di Cardano, Lodovico Ferrari.
Il sistema di soluzione delle equazioni cubiche risaliva in realtà a ScipioneDalFerro, ma Cardano lo aveva appreso, nel 1539, da Nicolò Tartaglia, al quale aveva promesso di non divulgarlo. Di ...
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Matematico (prima metà del sec. 16º) della scuola bolognese. Era stato allievo di ScipioneDalFerro a Bologna, e da lui aveva imparato un metodo di risoluzione (prima ignoto) dell'equazione cubica x3 [...] cubica generale: essa si svolse in pubblico, e finì con la piena vittoria del Tartaglia, che in due ore risolse i problemi propostigli dal Del F., mentre questi non riuscì a risolvere nessuno dei problemi che il Tartaglia gli aveva proposto. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] un figlio di questa cultura, Niccolò Tartaglia, a tentare entrambi questi passi. Egli riscopre da solo la regola di ScipionedalFerro per ottenere le radici di un’equazione di terzo grado in funzione dei coefficienti (1535); tenta di costruire un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] come algebrista.
Proprio lo sviluppo creativo dell’algebra vantava una notevole tradizione a Bologna. Qui, dal 1496 al 1525, tenne cattedra ScipionedalFerro (1465-1526), il primo a trovare una formula per la risoluzione delle equazioni di terzo ...
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CAMBI (De Cambi), Giovanni Maria
Mario Gliozzi
Matematico e ingegnere idraulico bolognese, della cui vita e della cui opera si conoscono poche e frammentarie notizie. Nel 1509 fu lettore di aritmetica [...] Bologna, incarico che gli fu rinnovato sino al 1512-13. Riprese l'insegnamento nel 1518, nel 1526, alla morte di ScipioneDalFerro, gli successe nella cattedra, che era la più eminente della facoltà e comportava anche l'obbligo di fare ogni anno il ...
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Antropologia
Arma formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda o altro elemento suscettibile di tensione, attaccato alle due estremità del primo, e che serve a imprimere [...] . Tudor (fig. 3L), dal nome della casa regnante d’Inghilterra al tempo in cui fu adottato; a. a ferro di cavallo o eccedente (fig sono legati ai nomi di Lucio Stertinio (196 a.C.) e Scipione Africano (190 a.C.); alla fine della Repubblica l’uso si ...
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