GIANSENIO, Cornelio (Cornelis Jannsen)
Arturo Carlo Jemolo
Nato il 28 ottobre 1585 ad Ackov nella contea di Leerdam (Olanda) studiò a Utrecht e poi a Lovanio: qui si distinse negli studî teologici, cui [...] , disposti a ogni ribellione. I due cenacoli più rilevanti sono quello che ha per centro il vescovo di Pistoia e Prato, Scipionede' Ricci (1741-1810), e di cui l'impresa più nota è il sinodo di Pistoia del 1786, nei cui decreti si riaffermavano ...
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Questo termine, fra i molti significati che ritiene nell'uso corrente - come di dote che rende gradito chi la possiede, di benevolenza e di favore che ne deriva, di beneficio che n'è l'effetto, di riconoscenza [...] nell'inglese Giovanni Wycliffe, che diede nel fatalismo (Omnia de necessitate absoluta fiunt, ecc.) poi nel boemo Giovanni Hus, 1713; e infine quelle, ancora più rivoluzionarie, di ScipionedeRicci vescovo di Pistoia, e del suo "sinodo pistoiese" ...
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. Con queste parole ("autore della fede"), incomincia e si designa la bolla di Pio VI contro il Sinodo di Pistoia, celebrato dal 18 al 28 settembre 1786, promosso dal vescovo di quella città, Scipione [...] in H. Denzinger e C. Bannwart, Enchiridion symbolorum et Definitionum, 14ª-15ª ed., Friburgo in B. 1922, p. 397 segg.; cfr. anche N. Rodolico, Gli amici e i tempi di ScipioneDe' Ricci, Firenze 1920; A. C. Jemolo, Il giansenismo in Italia, Bari 1928. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] 1930 si determinò – in reazione al Novecento – la ricerca di Scipione, M. Mafai, A. Raphael, R. Melli (Scuola romana è segnato da personalità come G. De Carlo. Gli anni 1970 sono decisamente ricchi dal punto di vista dell’elaborazione teorica ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] Lamioni, Roma 1991, pp. 205-219, in partic. p. 205.
94 M. Verga, Il vescovo e il principe. Introduzione alle lettere di Scipionede’ Ricci a Pietro Leopoldo (1780-1791), a cura di B. Bocchini Camaiani, M. Verga, 3 voll., Firenze 1990: I, pp. 3-47; B ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] della classe dirigente. In particolare, oggetto delle più aspre contestazioni era stato il vescovo di Prato e Pistoia, Scipionede' Ricci, ispiratore di alcune delle riforme più radicali e che, con la celebrazione del sinodo di Pistoia, considerato ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] XLVIII (1826), pp. 410 ss.; Memorie di religione, di morale e di letteratura, XI (1827), pp. 347 s.; L.-J.-A. De Potter, Vie et mémoires deScipiondeRicci, Paris 1826, III, pp. 170 s., 318 s., 326-336, 338, 339-342, 345-350 (il D. è designato dalla ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] anticurialista napoletano, nel quale è espressamente ricordato il C., è testimoniata nel 1790 da una lettera di G. Gianni a Scipionede' Ricci. Inoltre, è da ricordare che la consulta del C. contro lo Spedalieri fu ispirata dal Troisi, che era tra i ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] con decreto del 20 febbr. 1794.
A Roma si temeva che Taranto divenisse un focolaio riformistico simile alla Pistoia di Scipionede' Ricci (Savio, pp. 246, 251).In effetti le premesse dalle quali il C. si muoveva non potevano che spingere sulla via ...
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GERDIL, Giacinto Sigismondo (al secolo, Jean-François)
Pietro Stella
Nacque a Samoëns (Alta Savoia) il 23 giugno 1718 da Pierre, notaio, e da Françoise Perrier, originaria di Taninges. Ricevuta la prima [...] anticuriali c'era chi considerava il G. tra i cardinali a Roma come "l'unico di buon senso e moderato" (Scipionede' Ricci al granduca Pietro Leopoldo, 29 marzo 1787, in Bocchini Camaiani - Verga, p. 933).
Gli scritti che pubblicò nel periodo 1776 ...
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