Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il [...] qualche tempo a Roma, e fu in rapporto con ScipioneEmiliano, insieme a Polibio (il cui pensiero presenta delle analogie con il pensiero di P., specialmente per quel che concerne l'ideale della costituzione mista), contribuendo alla diffusione delle ...
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Giureconsulto romano (m. 115 circa a. C.); tribuno della plebe (141), pretore (136), console (133). Pontefice massimo (130), abolì (123) l'uso delle tavole pontificie e raccolse quelle dei predecessori: [...] Fu contrario all'impiego della forza contro il partito graccano, ma approvò l'operato della nobiltà allorché esso fu disperso. Poi (129) capeggiò l'opposizione a ScipioneEmiliano. Scrisse varie opere, ma di esse non conosciamo nemmeno i titoli. Fu ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] caratteristici della cultura romana, quello politico e quello pratico-erudito.
L’esperienza ellenistica si rinnovò nel circolo degli Scipioni, formatosi attorno a P. Cornelio ScipioneEmiliano e al suo amico Lelio: qui Polibio e Panezio conversavano ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] dell'età di Catone o di poco più giovani ricordiamo P. Cornelio Scipione Africano Maggiore (circa 235-183), Ti. Sempronio Gracco, padre dei Gracchi (cons. 177 e 163), L. Emilio Paolo Macedonico (cons. 182 e 168). Più numerosi sono glí oratori della ...
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TERENZIO, Afro Publio (P. Terentius Afer)
Giorgio Pasquali
Poeta comico romano. Notizie biografiche, evidentemente non tutte documentarie, ci fornisce la vita di Svetonio preposta al commento cosiddetto [...] impossibile dire: piuttosto che Lelio e ScipioneEmiliano, troppo giovani, uomini della generazione anteriore scena con il liberto F. Jacoby, in Hermes, XLIV (1909), p. 362. Per l'Eunuchus, G. Jachmann, in Nach. Gött. Gesellsch., 1921, p. 69; G. ...
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MARIO, Gaio (C. Marius)
Mario Attilio Levi
Capitano e uomo politico romano. D'origine volsca, nato ad Arpino da famiglia di contadini, non ebbe vera e propria educazione culturale, ma si formò soprattutto [...] dell'esercito e con l'esempio di ScipioneEmiliano in Spagna. Alla morte di Scipione, M. trovò simpatie e appoggi nella potentissima e nobile famiglia dei Cecilî Metelli, e grazie a questi patroni, e particolarmente a L. Cecilio Metello (console nel ...
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STIPENDIO (da stips "offerta, reddito" e pendo "pago")
Plinio FRACCARO
Paola ZANCAN
Romeo VUOLI
Antichità classica. - Lo stipendio delle magistrature. - In Grecia le principali magistrature, sia civili [...] 120, 240, 360 denari. Sullo stipendio il questore tratteneva l'importo delle armi e dei viveri forniti dallo stato, e soldati della guardia pretoria ricevevano al tempo di P. ScipioneEmiliano una volta e mezzo lo stipendio normale. Cesare raddoppiò ...
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TINDARI (XXXIII, p. 863)
Gino Vinicio GFNTILI
La città greca (Tyndaris) fu fondata sull'altura del capo omonimo sulla costa settentrionale della Sicilia, in un lembo del territorio di Abakainon, da Dionigi [...] T. fu civitas decumana.
Alla 3ª guerra punica (146 a. C.), parteciparono i Tindaritani a fianco di ScipioneEmiliano, che restituì loro l'aurea statua di Mercurio già sottratta alla città dai Cartaginesi. Al termine delle guerre puniche T. è fra le ...
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PRETORIANI
Ugo Antonielli
Costituirono la guardia ufficiale degl'imperatori romani, e insieme la più nobile e più privilegiata milizia di Roma imperiale, resasi arbitra più volte delle sorti del trono [...] ultimi tempi repubblicani, a cominciare forse da ScipioneEmiliano.
Col titolo ufficiale di cohortes praetoriae, la portano il sagum con sopra la corazza segmentata, scudo ovale con l'insegna del fulmine, casco con cimiero, e sono armati di pilum ...
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NUMANZIA
Pietro Bosch
. Numantia fu la principale città dei Celtiberi, resa celebre dal famoso assedio che terminò le guerre di Roma con i Celtiberi, incorporando definitivamente il loro territorio [...] la guerra, che si protrae finché nel 134 essa è affidata a ScipioneEmiliano, imposto dal partito popolare; Scipione cominciò l'assedio dopo avere disciplinato l'esercito che svernava demoralizzato a Tarragona e dopo le sue campagne nel territorio ...
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numantino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Numantinus]. – Di Numànzia, antica città della Spagna, capitale dei Celtibèri, situata su un altopiano alla confluenza del fiume Tera col Duero; abitante, nativo, originario di Numanzia. Guerra n.,...