Filologo classico (Königsberg 1802 - ivi 1878), prof. nell'univ. di Königsberg dal 1845. È ricordato soprattutto per varî studî su Omero (in particolare: De Aristarchi studiis homericis, 1833; 2a ed., [...] a cura di A. Ludwich, 1882) ed Esiodo, per le edizioni di Erodiano (1848) e degli scolî a Pindaro (1873) e per il Q. Horatius Flaccus (1869) in cui esalta in Orazio il poeta satirico, respingendone invece il valore come poeta lirico. ...
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Erudito alessandrino fiorito verso la metà del sec. I d. C., e noto soprattutto per le sue ricerche metriche. Abbiamo notizia di una sua edizione di Aristofane col testo diviso in stichi ed in coli, e [...] Aristofane, furono editi dal Thiemann, Halle 1869). Compose anche un manuale di metrica, ricostruibile in parte attraverso gli scolî ad Efestione; le sue teorie ebbero influsso notevole sui metrici posteriori, come Efestione e Giuba.
Bibl.: Hense, in ...
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Cantore e musico latino, sardo di origine; godette dei favori di Giulio Cesare, poi di Ottaviano tanto da esser considerato tra i suoi familiari: fu nemico di Cicerone. Morì nel 40 a. C. È ricordato in [...] parecchi luoghi delle lettere di Cicerone, nelle satire di Orazio e negli scolî relativi. ...
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Grammatico, certamente anteriore a Giulio Romano, che fu principale fonte di Carisio, e a Porfirione, che nel commento alle Satire di Orazio, I, 8, 25 lo cita. Siamo insomma su la fine del secondo secolo [...] passo della biografia sopra citata era presentato come il più famoso di tutti.
Questo non vuol dire che nella farragine degli scolî di quella e di altre famiglie non possa esser giunta a noi più di una reliquia del vero Acrone.
Il nuovissimo mitore ...
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Grammatico latino (1º sec. d. C.), del tempo di Tiberio. Conosciamo il titolo di due suoi scritti: De feriis, utilizzato da Macrobio, e Quaestiones confusae in almeno 2 libri, alla quale appartengono frammenti [...] riferentisi a ortografia, declinazione, etimologia e semasiologia. È dubbio se sia da identificarsi col Modesto nominato negli scolî virgiliani e in una vita di Orazio, forse Aufidio Modesto del tempo di Domiziano. ...
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Grammatico alessandrino (3º-2º sec. a. C.); discepolo di Aristofane di Bisanzio, si occupò attivamente di critica del testo e di esegesi. Autore di commenti a Omero (contro Aristarco), Pindaro, Sofocle, [...] Euripide, Cratino, Aristofane, e di una raccolta di notizie varie, in almeno 7 libri; non ne restano che citazioni e ricordi negli scolî. ...
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Nome di un'eroina tracia, che ricevette dal padre Arpalico un'educazione virile e, dopo la morte di lui, rifugiatasi nelle foreste, visse di caccia e rapina. Il suo mito ha molte analogie con quelli delle [...] Amazzoni e di Camilla.
Ugual nome ebbe una figlia dell'argivo Climeno, che, secondo gli scolî all'Iliade (XIV, v. 291), subì violenza da parte del padre e di lui si vendicò con l'uccisione del fratello. Ma gli elementi erotici appaiono aggiunte ...
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Retore latino della seconda metà del 3º sec. d. C., di cui ci è giunto un trattatello di retorica (De figuris sententiarum et elocutionis), estratto dell'opera retorica di Alessandro Numenio con aggiunte [...] anche di orazioni perdute, e proprî. Da non confondersi con gli omonimi A. Galato, allievo del sofista Cresto di Bisanzio (circa il 200 d. C.) e l'altro A. di poco posteriore, noto a noi dagli scolî ad Ermogene di Tarso, il maestro di Marco Aurelio. ...
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Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] d'Atene, Dionisio Trace. Scrisse moltissimo (800 libri) fra edizioni critiche, commenti, opere speciali, che noi conosciamo dagli scolî e attraverso le opere di Aristonico, Didimo ed Erodiano. Ma soprattutto si dedicò ai poemi omerici, di cui diede ...
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. Fu compilato in Oriente da un Ermogene o più probabilmente da un Ermogeniano, forse il giurista di tal nome (v. consolidazioni, XI, p. 210). I frammenti sono conservati, oltre che nel Codice giustinianeo, [...] , nella Lex romana Burgundionum, nella Lex romana Wisigothorum, nell'appendice di questa legge e negli scolî sinaitici; citazioni occorrono anche negli scolî di Taleleo al Codice giustinianeo e in S. Agostino. Edito da Haenel, in Corpus iuris ...
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scolamento
scolaménto s. m. [der. di scolare3], non com. – L’atto, il fatto di scolare, e il liquido stesso, o altro, che scola o è scolato (più com. scolatura).
scolare1
scolare1 agg. [dal fr. scolaire, che è dal lat. tardo scholaris, der. di schola «scuola»]. – Della scuola, scolastico; esclusivam. nella locuz. età s. (fr. âge scolaire), l’età in cui l’individuo è soggetto agli obblighi scolastici.