Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] sulla predestinazione contro Gotescalco; intorno all'860-62 lavorò alla traduzione degli scritti dello Pseudo-Dionigi, poi degli Ambigua di Massimo il Confessore e del De imagine id est de hominis conditione ...
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Storico della filosofia italiano (Montecchio Maggiore 1914 - Milano 1992). Prof. univ. dal 1951, ha insegnato dal 1956 storia della filosofia a Milano. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Tra i suoi [...] scritti: ScotoEriugena (1941; 2a ed. 1951); Condillac (1942); Il pensiero di S. Maturi (1943); Hume (1949; 2a ed. Hume e la scienza della natura umana, 1973); Lo scetticismo greco (1950; 2a ed. 1975); La storiografia filosofica antica (1950); ...
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Filosofo, benedettino (n. Auxerre 841 circa - m. 880 circa); discepolo di Lupo Servato e dell'irlandese Elias che lo iniziò al pensiero di Giovanni ScotoEriugena, fu maestro nella scuola del monastero [...] di Auxerre, scrisse di agiografia (Vita s. Germani, in poesia, e più tardi i Miracula s. Germani in prosa, dedicati a Carlo il Calvo, 876-77) e di storia (Gesta episcoporum Autisiodorensium), annotò la ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] esempio in Sant'Agostino e si rinnova poi, dal più al meno, in tutte o quasi le correnti mistiche. Per ScotoEriugena "tota animae natura voluntas est" e volontà è il principio dell'essere nel Fons vitae di Avicebron. Nella Scolastica, la preminenza ...
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Storico della filosofia italiano (Roma 1929 - ivi 2019). Professore emerito di Storia della filosofia presso l’università di Roma La Sapienza, si è occupato in particolare della storia del platonismo e [...] di Guglielmo di Conches e la scuola di Chartres (1955); Platonismo medievale. Studi e ricerche (1958); Giovanni ScotoEriugena. Tre studi (1963); Theophrastus redivivus. Erudizione e ateismo nel Seicento (1979); Mundana sapientia. Forme di conoscenza ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] piena e consapevole adesione alla verità rappresentata dalla rivelazione. Il maggior filosofo dell’età carolingia, Giovanni ScotoEriugena, utilizzando gli scritti dello Pseudo-Dionigi e dei Padri greci, elaborò un vero e proprio sistema filosofico ...
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Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] ritenuti perciò risalire alla miglior tradizione cristiana e che, tradotti in latino nel 9° sec. da Giovanni ScotoEriugena, influenzarono molti aspetti della mistica e della teologia dell’età scolastica. Ma per ritrovare una vera rinascita del ...
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Filosofo e mistico (Hochheim, presso Gotha, 1260 circa - Colonia 1328 circa), detto anche Meister Eckhart. Di nobile famiglia, entrato nell'ordine domenicano, fu priore e vicario in Turingia (1290-98), [...] motivi caratteristici della tradizione neoplatonica (soprattutto sotto l'influenza dello Pseudo Dionigi, ma anche di Giovanni ScotoEriugena, dei maestri di Chartres, del Liber de causis e infine di Proclo conosciuto nelle versioni di Guglielmo ...
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Filosofo e teologo (n. Bène, presso Chartres - m. Parigi 1206). Insegnò a Parigi logica e arti liberali, e in seguito teologia. Accusato di eresia nel 1204, si appellò a Innocenzo III che confermò la condanna, [...] di A. e degli amalriciani: dalle testimonianze degli avversarî sembra che A., sviluppando motivi neoplatonici di Giovanni ScotoEriugena e dei maestri di Chartres, accentuasse l'immanenza di Dio nel finito attraverso una concezione univoca dell ...
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Storico della filosofia francese (n. Saint-Juéry, Tarn, 1917), prof. alla facoltà teologica di Lilla (1951-63) e dal 1960 direttore di studi per la storia delle teologie medievali all'École pratique des [...] fondamentali strutture filosofico-teologiche (Structures théologiques, de la gnose à Richard de Saint-Victor, 1962). Proseguendo negli studi dionisiani, ha affrontato l'opera di Giovanni ScotoEriugena (Libres sentiers vers l'érigénisme, 1975). ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...