(lat. Gothi o Gothones) Tribù germanica orientale, alla cui formazione concorsero diverse stirpi, le principali delle quali erano di origine scandinava. I Gutoni, menzionati da Plinio il Vecchio e Tacito, [...] , conservata solo in parte in sette codici di diversa ampiezza, scritti in Italia (eccetto uno) nel 6° sec. da scribi ostrogoti; autori bizantini testimoniano che la traduzione è opera del vescovo ariano visigoto Ulfila (m. 383). Tra la restante ...
Leggi Tutto
Libri feudorum
GGianfranco Stanco
I Libri feudorum (Consuetudines feudorum, 1892; Das Langobardische Lehnrecht, 1896), nati nell'ambiente scientifico dei giuristi longobardisti, consistono in una raccolta [...] da Federico II nel 1220 e inviate ai maestri e scolari dello Studio di Bologna "quatinus eas faciatis in vestris scribi codicibus, et de cetero legatis solempniter tamquam perpetuis temporibus valituras" (De Vergottini, 1952, p. 161 e n. 2).
I Libri ...
Leggi Tutto
GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] VI e VII secolo (Petrucci). Il manoscritto presenta molte correzioni, con un lavoro di revisione compiuto dall'autore stesso o da scribi a lui vicini, non in una sola volta (Dekkers): si conferma anche per quest'opera l'esistenza di diverse versioni ...
Leggi Tutto
schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] di intrattenere il padrone e soddisfare i suoi bisogni sessuali. Gli schiavi più istruiti erano utilizzati come scribi, sacerdoti, pedagoghi, intellettuali, medici, architetti e amministratori. Questi godevano di un trattamento migliore e per lo più ...
Leggi Tutto
Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] che tuttavia non era ancora in grado di mandargli, perché gli scribi li stavano copiando (ibid. I, nr. 41). Nel 594 lunghe -, con un lavoro di revisione compiuto dall'autore stesso o da scribi a lui vicini, non in una sola volta (E. Dekkers): si ...
Leggi Tutto
diaspora
Raffaele Savigni
La dispersione degli Ebrei in tutto il mondo
Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme (70 d.C.) gli Ebrei si sono dispersi in tutto il mondo. Per alcuni secoli essi sono [...] divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano, gli Ebrei furono considerati una minoranza ostile, in quanto gli scribi e i farisei ‒ ossia i seguaci del più importante partito ebraico dell'epoca ‒ erano considerati responsabili della ...
Leggi Tutto
lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] in passato. Per l’Egitto, accanto ai noti profili dell’architetto Kha, del giudice Gemenefherback e di numerosi scribi (funzionari, amministratori), sepolti assieme agli strumenti (reali o figurati) del loro l., possiamo oggi tratteggiare un mondo di ...
Leggi Tutto
MARCHISIO Scriba
Luca Filangieri
M. proveniva dal gruppo familiare genovese de Domo, i cui membri parteciparono attivamente alla vita sociale e commerciale della città fin dalla seconda metà del XII [...] [Medio Evo], XII, Roma 1901, pp. LVIII-LXX, 134, 138, 143; XIII, ibid. 1923, p. 4; Notai liguri del secolo XII, IV, Oberto Scriba de Mercato (1186), a cura di M. Chiaudano, Genova 1960, doc. 548 p. 217; V, Giovanni di Guiberto (1200-1211), II, a cura ...
Leggi Tutto
GHEZZI, Anastasio (Anastasio da Ravenna)
Franco Lucio Schiavetto
Figlio di Ubaldo, nacque a Ravenna, probabilmente nel primo quarto del sec. XIV, da famiglia di rilevante rango sociale. Indicati come [...] negli anni precedenti da altri membri della famiglia: le fonti attestano che un Benança e un Nicola "de Gheciis" furono notai e scribi della Curia ducale rispettivamente nel 1310 e nel 1324. Il 6 marzo 1370 era ancora a Venezia, come attesta un atto ...
Leggi Tutto
Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] da diversi gruppi: soprattutto sacerdoti (spesso Sadducei), 'scribi' (in prevalenza Farisei) e 'anziani', ossia esponenti invece da uomini di dottrina laici, i cosiddetti 'scribi', che propugnavano la centralità della Tōrāh - specialmente delle ...
Leggi Tutto
scriba
s. m. [dal lat. scriba, der. di scribĕre «scrivere»] (pl. -i). – 1. a. letter. ant. Scrivano, amanuense; talvolta, trascrittore: Ché a sé torce tutta la mia cura Quella materia ond’io son fatto s. (Dante). b. Nell’uso attuale, in senso...
usus scribendi
locuz. lat. (propr. «modo di scrivere»), usata in ital. come s. m. – In filologia, il complesso delle abitudini linguistiche, grammaticali e stilistiche, peculiari di uno scrittore, di una scuola o anche di un’epoca: l’usus...