EGITTOLOGIA
G. Botti
(v. anche egiziana, arte). Questa denominazione designa la disciplina che studia lo svolgimento della storia e civiltà dell'Egitto antico, a partire dal periodo preistorico all'epoca [...] esser possibile, solo dopo la memorabile scoperta del significato della scrittura geroglifica, dovuta al genio di J.-F. Champollion iunior Cesarea, Cirillo di Alessandria, durante la dominazione araba in Egitto, col medico Barachias Abenephi, sino al ...
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VITELLI, Girolamo
Rosario Pintaudi
VITELLI, Girolamo. – Nacque il 27 luglio 1849 a Santa Croce di Morcone (poi del Sannio) in provincia di Benevento, da Serafino, sindaco del paese, e da Maria Vittoria [...] primi Tolemei (III sec. a.C.) arrivavano agli anni della conquista araba dell’Egitto (VII sec. d.C.): un tesoro di informazioni, ), riportò in vita una società nella quale la scrittura passava sempre più rapidamente di mano: dalle classi grecofone ...
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PILOTI, Emanuele
Antonio Musarra
PILOTI, Emanuele. – Nacque a Creta, con ogni probabilità verso il 1370-1371, da una famiglia veneziana.
Incerta è la precisa località d’origine, anche se la presenza [...] di un interprete a causa della scarsa conoscenza della lingua araba.
La presenza di Piloti in Egitto si protrasse verosimilmente sino Paese – talvolta cronologicamente imprecise, segno di una scrittura basata su dati mnemonici – sono abbondanti sino a ...
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LAFFI, Domenico
Emilio Russo
Nacque a Vedegheto di Savigno, nell'Appennino bolognese, il 3 ag. 1636, ma sin dai primi anni si trasferì con la famiglia a Bologna.
Mancano notizie sulla formazione e, [...] 1680, ibid. 1690, ibid. 1716). Proseguendo nella scrittura teatrale, ma spostandosi nella Costantinopoli di Basilio minacciata per la storia dell'ultimo re dei Goti e della conquista araba della Spagna, al cui riguardo il L. compendiava la Historia ...
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GUIDI, Michelangelo
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 19 marzo 1886, terzogenito di Ignazio, insigne semitista dell'Università di Roma, e di Carolina Guerrieri. I suoi studi iniziali furono classici e, [...] costruzioni dottrinali, ma anche nella scrittura nervosa e concettosa dei suoi saggi , XXI (1946), pp. 257-270, con Bibliografia (ora in Id., Aneddoti e svaghi arabi e non arabi, Milano-Napoli 1959, pp. 278-288); Id., M. G., in Al-Andalus, XI ...
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BIANCONI, Giovanni Battista
Alfonso Traina
Nato a Calcara, in provincia di Bologna, il 12maggio 1698, da Gian Ludovico e Lucia Cappelletti, compì gli studi di lingua latina e greca prima a Bologna e [...] Bologna. Si diede quindi allo studio delle lingue caldea ed araba, compilando, di quest'ultima, un breve compendio di grammatica, e dai Fenici ed aggiunge infine qualche notizia sulla scrittura etrusca e sannitica. Il lavoro, pur incontrando qualche ...
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Lettere e numeri: lo sviluppo del linguaggio algebrico
Lettere e numeri: lo sviluppo del linguaggio algebrico
Il linguaggio algebrico-analitico, nel quale si scrivono espressioni, equazioni e, più in [...] differenti: il sistema posizionale decimale, di origine indiana e araba, per scrivere i numeri di fatto fu introdotto in Europa svolto e semplificato per ogni commercio, 1489). Così l’usuale scrittura odierna x 2 = 4x + 32 indica il punto di arrivo ...
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ASSEMANI, Simone
Giorgio Levi della Vida
Di origine maronita, nacque a Roma il 19 febbr. 1752 da Elia Antonio e da madre italiana. Si addottorò in teologia alla Sapienza di Roma e, ordinato sacerdote, [...] fu molti anni più tardi preposto all'insegnamento di Sacra Scrittura e di lingue orientali di quell'università (1807), e lo attente ricerche in un campo fino allora molto scarsamente coltivato dagli arabisti. L'A. morì a Padova il 7 apr. 1821.
Oltre ...
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uiguri
(o uighur) Tribù turche appartenenti alla confederazione dei ttele, note alle fonti cinesi dal tempo della dinastia Wei. Stanziate sulla Selenga (Mongolia), dal 7° sec. instaurarono un forte [...] Ordu Baliq; ereditarono dai kök türk la scrittura runica, che utilizzarono nella composizione di iscrizioni celebrative pur limitato a occidente dalla presenza tibetana e dall’espansione araba (battaglia di Talas, 751), fu abbastanza potente da ...
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Siad Barre, Muhammed
(o Mohamed Siyad) Politico somalo (Luq Gahane 1919-Lagos 1995). Sotto l’occupazione inglese entrò nella polizia (1941). Viceispettore durante l’amministrazione fiduciaria italiana [...] il potere nel 1969 instaurando un regime socialista scientifico. Introdusse i caratteri latini per la scrittura del somalo (1972), ma aderì alla Lega araba (1974). Sconfitto nella guerra con l’Etiopia (1977-78) (➔ Ogaden) e perso l’appoggio sovietico ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia e più comunem. tutti gli...
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...