BONGIOVANNI, Bartolomeo
Franco Barbieri
Figlio di Giambattista, nacque a Creazzo (Vicenza) nella notte tra il 18 e 19 ott. 1791. Nella prima giovinezza fu "professore della scuola elementare maggiore" [...] di fusore e cesellatore. Famosi un suo "nécessaire" da scrittura con molte figure in argento e bronzo dorato per l' Alangilli-Lampertico); Omaggio delle Provincie venete alla Maestà di Carolina Augusta imperatrice d'Austria, a cura di L. Cicognara ...
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LAVAGNINO, Angelo Francesco
Lorenzo Dorelli
Nacque a Genova il 22 febbr. 1909, da Alessandro e da Luisa Bussola. Frequentò il conservatorio G. Verdi di Milano, dove studiò violino con A. Fossa e composizione [...] 1954: La donna del fiume, di M. Soldati; 1955: Totò e Carolina, di M. Monicelli; La risaia, di R. Matarazzo; Tam-tam mayumbe, G. Colonna - G. Moser - F. Rossi; Policarpo ufficiale di scrittura, di M. Soldati; 1961: I briganti italiani, di M. Camerini ...
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SIGNORINI PELZET, Maddalena
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Firenze il 21 febbraio 1801 da Gaetano Signorini, beccaio, e da Porzia Piccardi.
Dodicenne entrò nella scuola di declamazione di Antonio [...] e Paolo Belli Blanes, fece ritorno a Firenze nel 1818, scritturata dalla Compagnia nazionale toscana formatasi proprio in quell’anno. Dal , aveva entusiasmato la platea nell’interpretazione di Carolina Tessari, amatissima a Napoli. Anche in seguito ...
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SAVOIA CARIGNANO, Carlo Emanuele Ferdinando principe di
Paola Bianchi
– Nacque al Castello Reale di Racconigi, presso Torino, il 24 ottobre 1770, sesto principe di Carignano, da Vittorio Amedeo di Savoia [...] madre, che nel 1788 aveva pensato a Maria Carolina d’Asburgo Este, sorella minore di Maria Teresa Alpi (1792-1796), Roma 2000, passim; L’alterità nella parola: storia e scrittura di donne nel Piemonte di epoca moderna, a cura di C. Bracchi, Torino ...
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CAPOTORTI, Luigi
Raoul Meloncelli
Nacque a Molfetta (Bari) nel 1767. Iniziò lo studio del violino all'età di sette anni e avendo rivelato singolari attitudini musicali, fu inviato dal padre a Napoli, [...] sua scuola uscirono allievi poi divenuti celebri come Caterina Fumagalli e Carolina Miller. Nel 1827 fu accolto tra i soci dell'Académie ragguardevole che si manifesta soprattutto nella scorrevole scrittura e nella fluidità dei recitativi, ove si ...
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BOCCACCINI, Giovanni Francesco
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Nacque a Pistoia il 23 giugno 1786 da Giuseppe, amministratore della casa Puccini, e da Marianna Breschi. Dodicenne, entrò chierico al collegio della cattedrale e prese [...] cattedrale pistoiese. Il Gherardeschi gli procurò una scrittura come tenore per la stagione di carnevale 1809 pistoiese, XI (1909), I, pp. 1-26; O. Tiby, Il Regio Teatro Carolino e l'Ottocento palermitano, Firenze 1957, pp. 24.5, 436; F. J. Fétis ...
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Age
Stefania Carpiceci
Nome d'arte di Agenore Incrocci, sceneggiatore, nato a Brescia il 4 luglio 1919. Insieme a Furio Scarpelli, con il quale ha costituito uno dei più importanti sodalizi artistici, [...] e Totò e le donne di Steno e Monicelli; nel 1955 Totò e Carolina di Monicelli; nel 1956 La banda degli onesti di Camillo Mastrocinque; sino al del contesto in cui vivono. I toni della loro scrittura sono stati però a volte stemperati in una dimensione ...
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BASSI, Carolina
Ada Zapperi
Nacque a Napoli il 10 genn. 1781 da Giovanni e Gaetana Grassi, ambedue comici girovaghi. I genitori della B. avevano formato una compagnia detta dei Giovinetti napoletani, [...] B. fu detta la Napoletanina per distinguerla dalla omonima Carolina Bassi milanese, detta appunto la Milanesina. Il Fétis successo fu tale che immediatamente molti teatri le offrirono vantaggiose scritture ma la B. non volle più tornare sulle scene. ...
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Alfonso VI, Re di Castiglia e di León
S. Moralejo
Re di León (1065), di Galizia e di Castiglia (1072), assunse il titolo di "Imperator super omnes Hispaniae nationes constitutus" - per i musulmani di [...] mercanti. Alla sostituzione della liturgia ispanica con quella romana (1080) fece seguito il lento passaggio dalla scrittura visigotica a quella carolina. Gli stretti rapporti che A. mantenne con Cluny, continuando la politica di suo padre Ferdinando ...
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BERTCAUDUS
L. Speciale
Scriba e calligrafo, attivo nell'officina scrittoria annessa alla scuola palatina della corte carolingia nell'età di Ludovico il Pio (836 ca.).Al nome di questo copista è legato [...] grafico messa in opera nei manoscritti liturgici della tarda età carolina e ottoniana. Non a caso, le parole dell'epistola della ''Consolatio Philosophiae'' tra IX e XII secolo (Biblioteca di Scrittura e Civiltà, 2), Alessandria 1987, pp. 38-40; L. ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...