Nel calendario romano (v.) si dicevano fasti ed erano contrassegnati da una F quei giorni in cui era lecito trattare affari civili o giudiziarî senza offesa della religione (sine piaculo: Varr., De lingua [...] Pirro in poi (riducendosi per lo più a errori di scrittura e a qualche oscillazione di cognomi), onde da questo momento Fasti trionfali.
Si dà questo nome alle liste dei trionfatori romani, specialmente a quella di cui molti frammenti vennero alla ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] cedendo il passo all'influsso assiro; il secondo si esercitò sulla scrittura, che è da principio quella delle iscrizioni fenicie, e poi si settentrionale (v. arabi: Storia).
Durante l'età romana, pur persistendo il sopravvento dell'ellenismo in Siria, ...
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LIPSIA (anticamente urbs Libzi, dallo slavo lipa "tiglio"; ted. Leipzig; A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Gino LUZZATTO
Alberto BALDINI
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È la quinta città della Germania per numero d'abitanti [...] ricchissime collezioni per la storia del libro e della scrittura, il civico museo Grassi con prodotti antichi e nuovi determinò la rottura definitiva fra il movimento luterano e la chiesa romana.
Dopo la metà del Cinquecento l'ascesa di Lipsia si fa ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] del Carissimi si colora di tinte più drammatiche. Nella scuola romana, intorno al Rossi e al Carisssimi, furono fecondi compositori di libretti per cantate, pur conservando i testi della Sacra Scrittura e dei corali, allo scopo di vincere le ultime ...
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. La storia dell'alchimia, secondo il Kopp, è la storia di un errore umano. Più che d'un errore s'avrebbe a dir d'una colpa se pensiamo a Dante che confina "nell'ultima bolgia delle diece" il condiscepolo [...] dal Berthelot come siriaci sono tali in quanto alla scrittura, ma arabi per lingua ed appartenenti ad età musulmana pensare all'Italia. Egli chiama infatti la polvere nera polvere romana; battezza il nitrato potassico col nome di salnitro, proprio ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] ad Marcellum libri V (sulla retta pronunzia e scrittura, sulla purezza della lingua, sullo stile, sulla e da fonti di ogni specie: senza di lui la nostra conoscenza dell'antichità romana sarebbe molto più imperfetta.
Bibl. e ediz.: Sulla vita, v. G. ...
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Termine usato per la prima volta da Giovanni de Muris nel'300 (dall'atto di combinare i suoni indicati dalle note: punto contro punto) e che oggi vale: arte di combinare con una data melodia (canto dato) [...] . Nella musica per liuto, organo, cembalo, la scrittura di tali elementi di coloratura prende aspetti e andamenti legati mod., Roma 1886, che raccoglie gli ultimi avanzi della tradizione romana; Th. Dubois, Traité de Contrepoint et de Fugue, Parigi ...
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Il nome di corale, dato nell'uso tedesco al canto liturgico in generale, nell'uso dei popoli latini designa invece propriamente il canto religioso protestante, nelle varie forme che dalla Riforma fino [...] canto ecclesiastico. Al finire del Medioevo la chiesa romana cercò di facilitare la partecipazione dei fedeli al servizio sviluppa l'esecuzione prettamente accordica nel modo preciso della scrittura organistica; un buon esempio è il Liebster Jesu, ...
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LIBIA (A. T., 113-114)
Attilio MORI
Anna Maria RATTI
Francesco BEGUINOT
Silvio Zanutto
Il nome di Libia, derivato dalla geografia classica (v. appresso), venne dal geografo F. Minutilli rievocato [...] alla zona settentrionale che poi si chiamò Barberia, o alla provincia romana d'Africa.
Il nome delle genti, Λίβυες, Libii, ebbe dei sociali, credenze religiose e magiche, una sua scrittura, modi di costruzione, agricoltura, suppellettile domestica, ...
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Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] hanno le sacre rappresentazioni, su argomenti tolti dalla Sacra Scrittura o dalla leggenda dei santi, ma con scene assai Passione recitato al Colosseo il venerdì santo dall'arciconfraternita romana del Gonfalone a notte inoltrata, alla luce di ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...