Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] Sanniti, Sabini e Umbri, tentarono di opporsi ai Romani, ma nel 295 i Romani vinsero i Galli e i Sanniti a Sentino e oltretomba erano codificate in scritture sacre, quali dovevano essere i libri Acheruntici.
La scrittura etrusca, documentata sin ...
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Insieme di strumentisti che collaborano a un’esecuzione musicale, riuniti in un preciso ordine per gruppi di strumenti e disposti a semicerchio sia per motivi di acustica, sia per osservare i gesti e per [...] , forte, accelerando ecc.).
Evoluzione storica
Nell’antichità greca e romana la parola o. definiva lo spazio tra la scena e le compositori, accogliendo nuovi strumenti, nuovi modi di scrittura e una maggiore varietà nella scelta di arditi ...
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Politico e letterato (Squillace 490 circa - Vivario 580 circa); figlio d'un alto funzionario di Teodorico, fu (507) questore, nel 514 console, e nel 523 magister officiorum, ministro per la politica interna; [...] origine del suo popolo, continuatore della "civilitas" romana. Fu consigliere prudente di Amalasunta, Teodato, Vitige, ambienti monastici, contribuendo alla valutazione positiva delle arti liberali per una più completa intelligenza della Scrittura. ...
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Paleografo italiano (Monterotondo 1871 - Roma 1953); professore di paleografia e diplomatica all'univ. di Roma (1905-41), dal 1943 presidente della Deputazione romana di storia patria, socio nazionale [...] , l'edizione critica del Chronicon Vulturnense (1925-38), del Regesto di S. Apollinare nuovo (1907), di quello della Chiesa di Ravenna (1911-31), e La scrittura delle cancellerie italiane dal sec. XII al XVII (1934). Studiò in modo particolare la ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] C. da Fenici, Celti, Greci, Cartaginesi, e infine conquistato dai Romani (3°-2° sec. a.C.) grazie alle campagne di P. fecondi è quello che unisce la riflessione sul processo della scrittura al tentativo di ordinare la caotica esperienza della realtà: ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] S). Più a oriente si eleva il Harz (la Hercynia Silva dei Romani, toponimo dal quale ha preso nome il corrugamento); a occidente del Harz, e smascheramento dei poteri patriarcali in una scrittura densa e problematica. Hein nel romanzo Willenbrock ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] L’uso di chiudere con il v. le finestre, già noto ai Romani, si conservò a Costantinopoli. Frequentissimo l’uso di tazze di v. laser, usato per rendere amorfo il materiale (fase di scrittura), ha una potenza più alta di quella necessaria a fondere ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] C. è Figlio di Dio. La condanna, emessa dall'autorità romana per motivi "politici" e preceduta da tormenti materiali e morali, è il "C. biblico-ecclesiale", così come lo attingono dalla Scrittura e lo vivono nella loro esistenza di fede. L'esperienza ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] del 132 guidata da Bar Kōkĕbā, e sostituita con la romana Aelia Capitolina con il divieto agli E. di risiedervi. -‛Amārna; l’alfabeto usato è di tipo fenicio, mentre la scrittura cosiddetta ‘quadrata’ è molto più tarda. Il consonantismo ebraico appare ...
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Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] 5 m di diametro.
La maggior parte delle città di epoca romana sorse lungo la costa (Saldae, Rusuccuru, Iomnium, Portus Magnus); Khimoune (n. 1953) che da dipinti integrati con frammenti di scrittura è passato alla scultura; H. Zoubir (n. 1952) che ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...