BADOER, Federico
Aldo Stella
Nacque a Venezia il 2 genn. 1519. Suo padre Alvise era un influente uomo politico e provvide ad avviare i sei figli alla carriera diplomatica e amministrativa della Repubblica; [...] pratica d'alcuna sorte con fatti, con parole o con scrittura con alcun prencipe, personaggio, ambassator o agente, né andar delle polemiche giurisdizionali fra la Repubblica veneta e la Curia romana, da cui si ritrassero insieme col B. quanti erano ...
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COLUMBA, Gaetano Mario
Piero Treves
Nato a Sortino (Siracusa) l'8 dic. 1861 da Benedetto e da Nunzia Gentile, fece gli studi universitari a Palermo, dove allora vigeva una rispettabile tradizione antichistica, [...] per metodo e impostazione è un'altra, assai più tarda, scrittura "imperiale" del C., la conferenza su Settimio Severo (nel volume, miscellaneo, edito dall'Istituto di studi romani, Milano 1935, Africa romana, pp. 107-122), dove quasi più spazio è ...
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GAMBACORTA, Pietro
Silvano Giordano
, Pietro. - Le scarne notizie sul G. ci sono pervenute attraverso un breve documento anonimo, di natura agiografica, il Compendium, pubblicato nel Settecento, già [...] suoi seguaci, cui propose inoltre la meditazione e lo studio della Scrittura, e il lavoro manuale.
Intorno al 1393 si unì a d’Occidente: perché testimonia che erano fedeli all’obbedienza romana. Il privilegio concede inoltre ai sacerdoti del gruppo di ...
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MANZINI, Carlo Antonio
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 5 ott. 1600, da Geronimo e da Camilla Vitali.
Pochissime sono le notizie certe sulla sua vita; condusse un'esistenza tranquilla, interamente consacrata [...] : quelle bolognesi dei Gelati e della Notte e quella romana degli Umoristi (fatto che lascia immaginare un suo soggiorno .
Oltre agli interessi scientifici, coltivò sin da giovane la scrittura letteraria: un suo poemetto uscì all'interno di un volume ...
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TURCHI, Guido
Cesare Fertonani
Nacque a Roma il 10 novembre 1916, secondogenito di secondo letto di Francesco, giornalista che scrisse per l’Osservatore romano e il Corriere della sera, ed Emma Giuliani. Studiò [...] nonché il ricorso alla serialità –, nella scrittura musicale e nella condotta drammaturgica si affida 302). Dal 1976 firmò per alcuni anni la critica musicale sull’edizione romana del Corriere della sera. Curò poi le edizioni e revisioni moderne di ...
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GIOVANNI da Ferrara
Michela Becchis
Non è attualmente possibile stabilire - nell'ambito della seconda metà del XIV secolo - una data approssimativa di nascita di G., di cui però è certo, stando ai documenti [...] che è detto "ferrerese". Potrebbe trattarsi di un errore di scrittura, ma esaminando il luogo di provenienza del socio si può il ponte Navi, dove G. reimpiegò molti marmi lavorati di epoca romana e che costò più di 30.000 fiorini d'oro, aveva ...
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PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] con strumenti, e in esse la scrittura contrappuntistica cede perlopiù il passo a quella Firenze 1994, pp. 419-442; S. Gmeinwieser, Aspetti della policoralità romana, in La scuola policorale romana del Sei-Settecento, a cura di F. Luisi et al., ...
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TAMAGNI, Vincenzo
Fabrizio Biferali
‒ Nacque il 10 aprile 1492 a San Gimignano (Siena) da Bernardo di Chele, membro di una famiglia di proprietari terrieri (Castrovinci, 2017, p. 16); nulla è noto riguardo [...] libri, calamai e altri strumenti per la scrittura, elementi che mostrano puntuali riscontri iconografici con Maria in Arrone (Terni), in cui appare evidente l’influsso delle opere romane di Raffaello (Sapori, 1987, pp. 551 s.; Castrovinci, 2017, pp. ...
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BONPORTI (Buonporti), Francesco Antonio
Alberto Pironti
Nacque nel 1672 a Trento (venne battezzato l'11 giugno).
Dopo aver seguito gli studi umanistici al seminario di Trento, continuò quelli di fisica [...] al tipo della cantata, quale figura nelle pagine della scuola romana e di quella napoletana: vi si nota la tendenza a affermando con ciò la necessità di una scrittura musicale decisamente polifonica. Tale scrittura è adottata dal B. specialmente nella ...
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FESTA CAMPANILE, Pasquale
Guglielmo Moneti
Nacque a Melfi (Potenza) il 28 luglio 1927 da Raffaele e Olga Pappadà. Si trasferì, giovanissimo, a Roma, dove, ancor prima di laurearsi in giurisprudenza, [...] epoca, propongono una divertita rappresentazione della gioventù romana, dove amicizie e amori difficilmente superano i , della piccola borghesia provinciale del Meridione italiano. La scrittura sicura e l'originalità di talune invenzioni convinsero la ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...