diritto
Termine con cui si indica sia il d. in senso oggettivo, ossia il complesso di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, sia il d. [...] L’elaborazione sistematica del d. fu soprattutto un prodotto della cultura romana. E il d. formatosi a Roma, nel corso di sette- nome ai canones, le norme positive che, assieme alla Sacra Scrittura e alle opere dei padri della Chiesa, formavano il d. ...
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romano-barbarici, regni
Sandro Carocci
L’incontro tra due diverse civiltà da cui nacque l’Europa
Il Medioevo – e dunque anche l’Europa, che nel Medioevo è nata – è frutto di un incontro, di una fusione: [...] aspri e incomprensibili – qualcosa come «bar-bar-bar». Presso i Romani, il termine passa a indicare chi non parla greco o latino preparazione culturale e molto spesso ignoravano completamente la scrittura; apprezzavano invece le abilità guerriere e la ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] in Spagna. Si distinguono due forme, derivate dalla corsiva nuova di origine romana: una corsiva, inclinata a sinistra, influenzata nei tratteggi sinistrorsi dalla scrittura araba in uso nei territori occupati; una minuscola di tipo librario dal ...
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Concilio universale, fra i più importanti della Chiesa cattolica (1545-63).
A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, già al tempo di Clemente VII: per il suo disegno [...] impedisse qualsiasi tipo di intesa con il mondo riformato. Alla tradizione storica della Chiesa romana fu attribuita la stessa rilevanza della Sacra Scrittura; venne condannata la dottrina della giustificazione per fede e ribadita l’efficacia dei ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] esistenti e buone in sé stesse, L. vide che nella Scrittura giustizia e peccato indicano i due modi del riconoscimento fra Dio e papa sulle anime del purgatorio e la venalità della curia romana. Redatte in forma provocatoria e in latino per suscitare ...
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Ufficio addetto alla redazione e al rilascio di documenti sovrani. È un’istituzione risalente alle grandi monarchie orientali (Egizi, Ittiti, Babilonesi ecc.), che continua nei regni ellenistici. La c. [...] da particolari tendenze ornamentali, da forme artificiose e complicate. Significative furono la scrittura cancelleresca adoperata nella c. imperiale romana (litterae caelestes), quella della c. dei re Merovingi, detta merovingica, e due ...
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Storico dell'antichità italiano (Bologna 1927 - ivi 2000). Prof. di storia romana nell'univ. di Bologna dal 1968 e socio nazionale dei Lincei (1993). Diresse missioni di ricerca nel Dodecaneso e in Bulgaria [...] (1960); Fonti per la storia greca e romana del Salento (1963); Il lapicida romano (1966, tradotto in varie lingue); Coloni romani dal Piceno al Po (1971); Epigrafia romana (1982); Compitare per via (1988); La scrittura e le pietre (1993); Epigraphica ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] . Musti, La storia greca, pp. 35-66; M. Mazza, La storia romana, pp. 67-184); inoltre D. Musti, La storiografia del Novecento sul mondo a interpretazioni molto originali su una modalità di ''scrittura'' storiografica che poco o quasi nulla ha a che ...
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TARDOANTICO
Andrea Giardina
L'orientamento prevalente tra gli studiosi assegna al t. − l'ultimo periodo della storia romana − un'estensione temporale ampia dal regno dell'imperatore Commodo (180-92 [...] 1993, pp. 155-88.
Opere di prosopografia: The prosopography of the Later Roman Empire, i, A.D. 260-395, a cura di A.H.M Mandouze, Parigi 1982.
Circolazione della cultura: A. Petrucci, Scrittura e libro nell'Italia medievale. Il sesto secolo, in Studi ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] "munificenza" pontificia e i poveri erano disperati. Secondo una scrittura anonima del tempo (ibid., cc. 39-42) - che , e il 26 dic. 1687 I. XI decretò l'interdetto contro la romana chiesa di S. Luigi, perché lì la notte di Natale si era comunicato ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...