NAVILLE, Henri-Édouard
Egittologo e filantropo, nato a Ginevra il 14 giugno 1844, morto il 17 ottobre 1926. Studiò a Ginevra, Bonn, Parigi, Londra, e Berlino.
Compì dal 1868 in poi numerosi viaggi scientifici [...] , di dimostrare che questa raccolta di testi in origine sarebbe stata redatta, dallo stesso Mosé, in lingua e scrittura babilonese.
Il N. si dedicò altresì a opere filantropiche e religiose; fu vicepresidente, e presidente interinale, del Comitato ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Iran sud-occidentale e area del Golfo
Enrico Ascalone
Luca Peyronel
Alessandro de Maigret
Jean-François Salles
Francesca Baffi
Pierre Amiet
Fiorella Scagliarini
Nicolò [...] . tra la Siria e il Sinai settentrionale, di cui s'ignora ancora la genesi, ma dalla quale presero origine altre scritture semitiche, come il fenicio e l'aramaico. I più antichi documenti scritti sinora conosciuti, risalenti a un periodo compreso tra ...
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Creta
Fabrizio Di Marco
L'isola del Minotauro
Creta fu il centro della civiltà minoica, che con il leggendario re Minosse e i suoi successori dominò il Mediterraneo per oltre duemila anni. La cultura [...] e soprattutto dai grandi palazzi dei re. Questa cultura poi ci ha lasciato altre significative forme d'arte e nella scrittura ha sviluppato l'importante passaggio dai geroglifici, ancora presenti nel pannello circolare chiamato Disco di Festo, a una ...
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WOOD, Robert
Archeologo inglese, nato a Riverstown (contea di Meath) circa il 1717, morto a Putney il 9 settgmbre 1771. Viaggiò insieme con J. Bouverie e J. Dawkins in Grecia e in Asia Minore, compiendo [...] ricerche geografiche e archeologiche, additando un metodo che in seguito fu largamente applicato. Il W. sostenne per primo che Omero non conosceva la scrittura, asserzione su cuì il W. fondò parte delle sue osservazioni sulla questione omerica. ...
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Le Paleoscienze. Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Alberto Cazzella
Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Le tendenze interpretative più recenti (Renfrew 1994) [...] cambiando i contesti di applicazione e le caratteristiche dei materiali utilizzati. È probabile che i gruppi umani privi di scrittura non avessero interesse per un'attività di conoscenza della realtà scissa da implicazioni dirette sul mondo pratico o ...
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GEMDET NAṢR
G. Furlani
R Complesso di alcuni tell a N-E di Kish (v.) che ha dato il nome a un periodo protostorico della Mesopotamia (circa 2800-2700 a. C.). Vi sorgeva forse la città di Kidnun. Scavi [...] le scene ritratte nei cilindri, animali in fila, cerimonie religiose connesse al culto di Inanna (dea della fecondità). La scrittura delle tavolette è ancora pittografica. Le opere più significative di questo periodo provengono però da altre località ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Veneti
Loredana Capuis
I veneti
Etnico attestato nelle fonti greche e latine (Ἐνετοί, Οὐένετοι, Veneti) con localizzazioni geografiche varie: Asia Minore- Paflagonia [...] quelli di bronzo, con una fiorente produzione di bronzetti e lamine figurate.
Dai santuari e dalle necropoli provengono i documenti della scrittura con la quale, dal VI sec. a.C., i Veneti traducono la loro lingua: oltre 400 iscrizioni, redatte in un ...
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Vedi KOMOS dell'anno: 1961 - 1961
KOMOS (Κῶμος, Κᾶμος)
G. Gualandi
Nome di satiro, da distinguere dalla personificazione del kòmos e dal dèmone bacchico, di cui si ha una documentazione nel dipinto descritto [...] iscrizione presenta la forma Κᾶμος che, non essendo documentata come nome di persona, si deve intendere, secondo Ch. Fränkel, come scrittura errata di Komos. Rivestito della nebride e con il tirso oppure coronato d'edera, si trova vicino a Dioniso su ...
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TELEPHANES (Τελεϕάνης, Telephanes)
P. Moreno
1°. - Pittore greco di Sicione, vissuto in età arcaica.
È ricordato da Plinio insieme con Aridikes, come iniziatore della scuola di Sicione e tra i primi [...] si legge infatti sui frammenti di un pinax di marmo offerto dallo stesso artefice sull'acropoli di Atene; l'andamento della scrittura è bustrofedico ed i caratteri sono di alta arcaicità, permettendo una datazione agli inizî del VI sec. a. C. (I. G ...
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GRAFICA
G. Becatti
È cosi chiamata presso i Greci l'arte del disegno e della pittura. Plinio il Vecchio ci dice (Nat. hist., xxx, 77) che "prima a Sicione e poi in tutta l'Ellade i giovani liberi solevano [...] la pittura e nozioni enciclopediche, e in altre iscrizioni di Magnesia (Inschriften von Magnesia, n. 107), accanto alla scrittura musicale e allo studio della cetra e dell'aritmetica, è ricordata ugualmente la zographìa. Anche Aristotele (Pol., viii ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.