L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] diciamo così fra virgolette le disgra+ non le metterei mai in # prima pagina comunque vabbè lasciamo stare
Al contrario la scrittura, che è un processo per definizione discontinuo, produce di fatto testi continui. I testi parlati, non solo i dialoghi ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] ladino. Con l’aumento della formalità (nei rapporti con le istituzioni, con la scuola, nei media, nella lettura e nella scrittura), al ladino si affiancano l’italiano e, in Alto Adige, il tedesco. I dialetti tirolesi germanici e quelli romanzi veneto ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] » al punto e virgola (da Malagoli 1905 a Maraschio 1993) e si constata l’«assassinio» perpetrato ai suoi danni nelle pratiche di scrittura corrente (dagli articoli apparsi su «Il Lavoro» di Genova e su «Circoli» fin dal 1934, che davano il segno per ...
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Settima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto greco la lettera corrispondente alla G è il Γ (gamma), che occupa il terzo posto, nell’alfabeto latino occupato dalla C. Questa infatti [...] latino ‹ġ› l’italiano ha sia l’occlusiva ‹ġ› sia la cosiddetta g dolce, affricata alveolo-palatale ‹ǧ›, rappresentata nella scrittura con la semplice g davanti a e e i, col diagramma gi davanti alle altre vocali; col sistema italiano concorda, non ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] e di altre nazioni), della Mesopotamia meridionale (il talmudico babilonese e il mandeo). La scrittura aramaica derivava dall’antica fenicia: da essa ebbero origine la scrittura araba, la ‘quadrata’ ebraica e quelle di altri popoli semitici e non. ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] esaltate dal più importante dei canali di cui l'uomo si serve, la voce (e il suo corrispettivo grafico, la scrittura), che permette la produzione e l'interpretazione di messaggi anche di grande complessità strutturale e assolutamente nuovi.
3.
Il ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] Settecento, in Pelizzari 1989 b, pp. 99-152.
Pelizzari, Maria Rosaria (a cura di) (1989 b), Sulle vie della scrittura. Alfabetismo, cultura scritta e istituzioni in età moderna. Atti del Convegno di studi (Salerno 10-12 marzo 1987), Napoli, Edizioni ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] bacccccccio………….
………….
………….
(9) Saluti e 2-1-3-9-13-12-9 [= bacioni].
Dal punto di vista discorsivo, la scrittura epistolare si caratterizza soprattutto sul piano della deissi (➔ deittici). Di lunga tradizione, e ancora oggi corrente nelle missive ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] Cartagine. Essa dura fin verso la fine dell’Impero romano, mentre nella Fenicia stessa subentrano il greco e l’aramaico. La scrittura in cui i F. si esprimono è una delle più antiche alfabetiche; con ogni probabilità deriva da essa l’alfabeto greco. ...
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semiconsonante In linguistica, semivocale che precede una vocale e costituisce con questa un dittongo ascendente.
La lingua italiana possiede due s., che hanno nel sistema fonematico una posizione autonoma [...] ‹iattùra›), non invece tra consonante e vocale (es., piede ‹pi̯ède›, non *pjede); l’uso dell’j nella scrittura odierna è pertanto quasi completamente decaduto. Le due s. costituiscono due fonemi in quanto, opponendosi agli altri fonemi vocalici e ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.