Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] e di altre nazioni), della Mesopotamia meridionale (il talmudico babilonese e il mandeo). La scrittura aramaica derivava dall’antica fenicia: da essa ebbero origine la scrittura araba, la ‘quadrata’ ebraica e quelle di altri popoli semitici e non. ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] esaltate dal più importante dei canali di cui l'uomo si serve, la voce (e il suo corrispettivo grafico, la scrittura), che permette la produzione e l'interpretazione di messaggi anche di grande complessità strutturale e assolutamente nuovi.
3.
Il ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] Settecento, in Pelizzari 1989 b, pp. 99-152.
Pelizzari, Maria Rosaria (a cura di) (1989 b), Sulle vie della scrittura. Alfabetismo, cultura scritta e istituzioni in età moderna. Atti del Convegno di studi (Salerno 10-12 marzo 1987), Napoli, Edizioni ...
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Lo stile epistolare, cioè l’insieme di regole (stilistiche, grafiche, pragmatiche) con cui si scrivono le lettere, è frutto di un processo di codificazione sedimentato attraverso i secoli (➔ lettere e [...] bacccccccio………….
………….
………….
(9) Saluti e 2-1-3-9-13-12-9 [= bacioni].
Dal punto di vista discorsivo, la scrittura epistolare si caratterizza soprattutto sul piano della deissi (➔ deittici). Di lunga tradizione, e ancora oggi corrente nelle missive ...
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(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] Cartagine. Essa dura fin verso la fine dell’Impero romano, mentre nella Fenicia stessa subentrano il greco e l’aramaico. La scrittura in cui i F. si esprimono è una delle più antiche alfabetiche; con ogni probabilità deriva da essa l’alfabeto greco. ...
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semiconsonante In linguistica, semivocale che precede una vocale e costituisce con questa un dittongo ascendente.
La lingua italiana possiede due s., che hanno nel sistema fonematico una posizione autonoma [...] ‹iattùra›), non invece tra consonante e vocale (es., piede ‹pi̯ède›, non *pjede); l’uso dell’j nella scrittura odierna è pertanto quasi completamente decaduto. Le due s. costituiscono due fonemi in quanto, opponendosi agli altri fonemi vocalici e ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] ". Vagheggiò così una storia della linguistica, una specie di raccolta enciclopedica sull'India, un'opera Parole e scrittura, degli Studi italici, uno scritto Dell'imitazione e della traduzione, degli Studi pasigrafici e pasilalici, degli Studi ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] . Si noti che in questo caso la grafia riflette l’alterazione fonetica, perlomeno nella misura in cui la scrittura standard italiana lo consente.
Un fenomeno di semplificazione vocalica, rispondente al principio del minimo sforzo articolatorio, è la ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] Altieri Biagi 1984: 900-909), con un procedimento non remoto da quello usato da Brunetto Latini nel Tresor francese.
La scrittura di Restoro (analizzata da Altieri Biagi 1984) ha come base i tratti comuni alla prosa contemporanea, come l’uso continuo ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] sicurezza le parole che compongono le frasi della sua lingua, e sebbene la divisione tra parole sia espressa nella scrittura di moltissime lingue, dal punto di vista fonologico non esistono criteri obiettivi e univoci che permettano di segmentare l ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.