Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] questa apparente «sprezzatura» si coglie però un vigoroso ideale stilistico, animato da una «autentica ascesi della scrittura, praticata quotidianamente con un esercizio indefesso, incontentabile» (Cutinelli-Rendina 2009: 262) e nutrito da «un senso ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] ).
Di seguito si analizza il fenomeno dell’elisione nelle diverse categorie grammaticali.
L’elisione, anche nella scrittura, è automatica sia con gli articoli determinativi al singolare sia con le preposizioni articolate corrispondenti: l’ombrello ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] educative del Cinquecento, con umanisti come Erasmo da Rotterdam, col suo fortunatissimo manuale per l’apprendimento della scrittura, il De duplici copia verborum ac rerum commentarii duo (1512), che potremmo tradurre col moderno «Come abbondare ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] (Verga, Novelle I, 249)
(20) chi cade nell’acqua è forza che si bagni
(Verga, I Malavoglia)
Proprio la scrittura verghiana mette in luce un’altra caratteristica dell’anacoluto, quella di essere ricorrente nei ➔ proverbi, che spesso cristallizzano un ...
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I pronomi relativi sono ➔ pronomi specializzati per introdurre le frasi relative (➔ relative, frasi) esplicite (1-3) e implicite (4). Svolgono contemporaneamente tre funzioni:
(a) segnalano il confine [...] un tratto tipico dell’➔ italiano popolare e dei registri informali, e che rappresenta un errore comune nel parlato e nella scrittura di semicolti (➔ lingua parlata):
(24) la persona che parli → di cui parli;
(25) il paese che sono stato → in cui ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] e stilistiche medie e popolari: si affrontano i rapporti fra lingua e dialetti, con un'estrema serietà nei confronti della scrittura. Da una parte, si rifiuta il dialetto, sentito come la soluzione più ovvia nel tendere al popolare, ma anche come ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] .
• Come si scrive una Creepypasta? Questo genere di prosa ha delle regole basilari, comuni agli altri tipi di scrittura, come la fedeltà alla Consecutio Temporum (conseguenza logica degli eventi narrati), proprietà di linguaggio, abilità descrittiva ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] era stato colpito, parlò, accadde, era avvolto, contribuì, convinse) dalle informazioni che riguardano, nel presente della scrittura, il loro commento (è stato accertato, è, torniamo).
Il lessico interviene nella coesione anzitutto grazie alle parole ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] letterario definita da Pietro ➔ Bembo: i testi non letterari, gli usi privati di scrittura, gli epistolari, i libri di memorie, le scritture amministrative e burocratiche ne forniscono un’ampia documentazione dal Cinquecento in poi (Bongrani & ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] Sicché ancora per tutto il Cinquecento (cfr. Dardano 1994: 504-531; Gualdo 2001; Giovanardi 2006: 2200-2201), le scritture d’ambito scientifico, costituite ancora in gran parte da volgarizzamenti di opere latine e greche nelle quali erano prevalenti ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.