Compositore e direttore d'orchestra austriaco (Kaliště, Boemia, 1860 - Vienna 1911). Sensibile interprete di un mondo in crisi e prossimo alla dissoluzione, M. portò il linguaggio romantico a uno sviluppo [...] uno strenuo oppositore in A. Schönberg), si fa ammirare la felicità espressiva e la novità della scrittura orchestrale, caratterizzata non soltanto dall'introduzione di nuovi impasti timbrici, ma da un'insolita e originalissima utilizzazione ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] della c sono diversi da lingua a lingua. L’italiano ha accanto alla c dura una c dolce, affricata palatoalveolare ‹č›, rappresentata nella scrittura con la semplice c davanti a e e i, con il digramma ci davanti alle altre vocali, e concorda in questo ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] successi inusitati e il dominio sul mondo violinistico.
Sin dal principio del sec. XVII la necessità di fissare una scrittura per violino, d'inquadrare l'idea musicale e di collegare più brani di diversa espressione aveva condotto alla Sonata ...
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MALIPIERO, Gian Francesco
Virgilio Bernardoni
Nacque a Venezia il 18 marzo 1882, figlio di Luigi (1853-1918) - pianista e direttore d'orchestra, figlio a sua volta di Francesco (1824-87), operista apprezzato [...] ., 9, pp. 29-36; G.F. M. e le nuove forme della musica europea, a cura di L. Pestalozza, Milano 1984; M. scrittura e critica. Atti(, cit.; F. Nicolodi, Musica(, cit., pp. 200-235; V. Bernardoni, La maschera e la favola nell'opera italiana del primo ...
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DE TURA, Gennaro
Maria Cristina Bonvini
Figlio di Gennaro e di Angelina Ranieri, nacque a Napoli il 18 sett. 1875. Per volere del padre, avvocato, il D. e il fratello Michele frequentarono il liceo [...] la direzione di F. del Cupolo. Nel 1908 sposò Lucia Pennisi da cui ebbe otto figli.
Nel 1900 ebbe la sua prima scrittura all'estero, a Cefalonia, dove cantò Ernani, Rigoletto, Bohème; fu poi al teatro Mercadante di Napoli per La forza del destino e ...
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DI MAJO (De Majo, Majo, Maio), Giuseppe
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 5 dic. 1697. Dedicatosi precocemente allo studio della musica, entrò nel conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini, [...] produzione religiosa, in gran parte perduta, fu molto apprezzata dai contemporanei che vi ravvisarono abilità di scrittura contrappuntistica e una particolare attitudine per una cantabilità lineare e scorrevole: lo dichiarava - ad esempio - Charles ...
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AGOSTINI, Rosa
Silvana Simonetti
Nata a Napoli verso la metà del sec. XVIII, giovanissima esordì come soprano al teatro Marsigli-Rossi di Bologna durante il carnevale del 1766 nell'opera di N. Piccinni [...] de oro di G. Scolari ed Eponina, sempre dello Scolari, data il 20 genn. 1772.
Nel 1776 l'A. ebbe una scrittura al Teatro Interinale di Milano - teatro provvisorio di legno in attesa della compiuta costruzione del teatro alla Scala - e, unitamente ai ...
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Musicista (Köstritz, Turingia, 1585 - Dresda 1672). Nel 1599 fu ammesso nel Collegium Mauritianum di Cassel. Suo maestro in quel tempo fu G. Otto, buon polifonista di scuola veneziana. Nel 1606 entrò all'univ. [...] e gli stili che erano venuti diffondendosi nel resto d'Europa e soprattutto in Italia. Fra tutte, importantissima, la scrittura "monodica", che nella sua opera assume funzioni quasi egemoniche. Egli si applica soprattutto al rilievo della parola. Suo ...
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Editoria
Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire un passo: n. dell’autore (N.d.A.), quando è l’autore che interviene a [...] essere aumentata o diminuita di un semitono o di un tono tramite l’alterazione.
Paleografia
Ciascuna delle forme della scrittura stenografica usata nell’età romana e nel Medioevo; furono ideate, secondo la tradizione, da Tirone, liberto di Cicerone ...
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Pablo Costales, Luís Alfonso de
Guido Zaccagnini
Musicista spagnolo, nato a Bilbao il 28 gennaio 1930. La significativa promozione della musica novecentesca nel proprio Paese (animatore dei gruppi Tiempo [...] sua prima partitura pianistica, la Sonata del 1954, che peraltro, rivela, un tratto precipuo e costante della scrittura pabliana: la decontestualizzazione dei materiali assorbiti e la loro riproposta, di volta in volta modulata sulle istanze creative ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.