CARAFA, Michele Enrico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 17 nov. 1787. figlio cadetto di Giovanni principe di Colubrano e duca d'Alvito e di Teresa Lembo, divenuta in seconde nozze principessa di [...] ottenne lusinghieri consensi di pubblico e fu ammirata dalla critica per la bellezza della linea melodica e l'elegante scrittura orchestrale. Rientrò poi a Napoli, ma, deluso della fredda accoglienza dei suoi concittadini tanto da non riuscire a far ...
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CURCI, Alberto
Alessandra Cruciani
Nato a Napoli il 5 dic. 1886 da Pasquale e da Clotilde Milo, in un ambiente culturale che ne favorì il naturale talento artistico, fu avviato prestissimo allo studio [...] carriera concertistica. Apparve infatti in pubblico a Berlino già nel 1906 e il sticcesso riportato gli procurò numerose scritture da parte di prestigiose società concertistiche tedesche; fu tra l'altro a Colonia su invito della locale Filarmonica ...
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LUPORINI, Gaetano
Cesare Orselli
Nacque a Lucca il 12 dic. 1865 da Luigi e Camilla Biagini, artigiani. Ricevette i primi insegnamenti nella città natale da P. Quilici, presso la scuola serale del Crocifisso [...] (1906) e il Magnificat per coro e orchestra (1907), il L. concluse la sua produzione sacra, confermando, con una scrittura nobile e raccolta, priva di ogni esteriorità, l'adeguamento agli orientamenti sulla musica religiosa codificati da Pio X nel ...
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DE LEGGE, Venereo
Cesare Corsi
Organaro attivo a Roma e a Ravenna nella seconda metà del XVI secolo, di sicura patria veneta, discendeva probabilmente da una antica famiglia della nobiltà veneziana [...] strumento di grandi dimensioni, con una canna maggiore di dodici piedi, mentre l'ambito dello strumento è esteso, secondo una scrittura supplementare stipulata tra le parti il 2 dicembre dello stesso anno, fino al do nel basso con l'aggiunta per ogni ...
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PACE, Pietro
Gregorio Moppi
PACE, Pietro. – Nacque a Loreto nel 1562 (non nel 1559, come è stato ripetuto dacché Tebaldini, 1921, p. 175, ne trascrisse male l’età dall’atto di morte).
Fanciullo, venne [...] a stampa: una media annuale di due pubblicazioni, cui dal 1614 appose il numero d’opera.
Aggiornata e moderna appare la scrittura, che tanto nei generi da chiesa quanto in quelli da camera adotta, assieme al basso continuo, il canto monodico e lo ...
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DESDERI, Ettore
Sergio Martinotti
Nato ad Asti in un'antica famiglia piemontese, da Giuseppe, generale di cavalleria e da Emilia Vagnone, il 10 dic. 1892, si laureò in architettura al politecnico di [...] 1940, ma mai apparsa sulle scene. E mentre la Sonata per pianoforte del 1926 (Parigi 1930) mostrava una scrittura alleggerita grazie a una spiccata adesione all'indirizzo "neoclassico", il secondo periodo operativo vedeva il musicista dedicarsi quasi ...
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PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] un accostamento allo stile del concerto grosso strumentale, poche sono le composizioni con strumenti, e in esse la scrittura contrappuntistica cede perlopiù il passo a quella accordale. Abbondante fu anche la produzione policorale.
Stando a Chiti ...
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MANFROCE, Nicola Antonio
Angelo Rusconi
Nacque a Palmi (Reggio Calabria) il 20 febbr. 1791 da Domenico, maestro di cappella, e da Carmela Repillo. Nel 1804 entrò nel conservatorio della Pietà dei Turchini [...] di do minore, affidato alla sola orchestra: inedita soluzione, cui guarderà Rossini per il finale del Mosè. La scrittura orchestrale è densa: violoncelli e contrabbassi hanno parti separate, i legni sono sempre raddoppiati, agli ottoni consueti si ...
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PERRACHIO, Luigi
Giorgio Pestelli
PERRACHIO, Luigi. – Nacque a Torino il 28 maggio 1883 da Ludovico e da Luisa Elia.
Crebbe in una famiglia della solida e colta borghesia piemontese, dove la conoscenza [...] dall’eredità debussiana puntando a una concezione più architettata della forma, già evidente nella più asciutta scrittura del trittico pianistico Preludio Sarabanda Toccata (1923) e soprattutto nelle Sonate popolaresche italiane (1925-26), la ...
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PACE, Antonio
Gregorio Moppi
PACE (del Pace), Antonio. – Figlio del rigattiere Tadeo da Greve, venne battezzato a Firenze il 17 gennaio 1545.
Fu chierico appartenente all’ordine militare dei Cavalieri [...] i due volumi, esprime una valutazione alquanto negativa sulle capacità compositive di Pace: ne giudica disordinata la scrittura, carente di coerenza costruttiva e di pensiero contrappuntistico, impacciate le melodie, convenzionali i disegni ritmici ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.