Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] in omaggio, forse, a un residuo tecnicismo di marca positivistica che, da solo, consentiva di dare il dovuto credito urbani, da P. George a J. Labasse, alla cui scuola sono stati prodotti acuti studi geo-urbanistici, la pianificazione territoriale ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] meccanicismo lineare del rapporto causa-effetto. Ma questa positivistica origine del problema e la più recente acquisizione frequente, ad associare alle opere minori, alla produzione di scuola, alla corrente stilistica i fattori storico-sociali e a ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] cui a quei giorni l'ideologia positivistica andava non senza clamore assuefacendo gli ", Roma 1981; L. Vinca Masini, G. F., Firenze 1982; D. Durbé, F. e la scuola di Castiglioncello, Roma 1982-83; G. F. l'opera incisa, a cura di A. Allegranza Malesci ...
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CISERI, Antonio
Ettore Spalletti
Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal [...] più evidentemente quelle caratteristiche formali di impronta "positivistica" già ben presenti nella fase finale . C. Un regesto antologico di documenti dall'archivio dell'artista, in Annali della Scuola norm. sup. di Pisa, s. 3. V (1975), pp. 563-778 ...
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DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] da essa, modificandola" (Prefazione). L'impostazione positivistica del D., che è alla base del suo 45), p. 416; R. Paribeni, A. D. Cenni biografici. Bibliografia, in Annuario d. Scuola archeol. ital. di Atene, n. s., VIII-X (1946-48), pp. 371 s., che ...
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VIOLLET-LE-DUC, Eugène Emmanuel
U. Bennert
Architetto, soprintendente, scrittore e restauratore di monumenti sacri e profani di epoca medievale, nato a Parigi il 21 gennaio 1814 e morto a Losanna il [...] di Hippolyte Taine (1828-1893), egli unisce la propria concezione positivistica a punti di vista tecnici e formali e anche ad aspetti Antoni Gaudí (1852-1926), Hector Guimard (1867-1943), la scuola di Chicago, Frank Lloyd Wright (1869-1959) e Le ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] meno fervore entusiastico, un approccio illuministico e settecentesco, pre-positivistico" (Cafagna 1998, pp. 151-52). La cifra del lezioni del passato N. europeo abbiano fatto molta scuola.
Nuove sintesi interpretative si propongono come ponte verso ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] di fondo sembri rifarsi a una salda concezione positivistica, quantunque mai direttamente esplicitata; i mezzi linguistici umano; la lezione amplia il concetto di televisione quale scuola parallela e si struttura come una seduta informativa corredata ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] 1885-1895, condotto secondo una visione «positivistica, ingegneresca e retorica» in cui era pp. 563-571; G. Rossi, L’istruzione professionale in Roma capitale. Le scuole professionali dei salesiani al Castro Pretorio (1883-1930), ivi, pp. 63-99; ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come dato sul piano della realtà oggettuale,...
neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...