Scuolaromana Corrente pittorica formatasi a Roma intorno al 1930 e dominata da Scipione e M. Mafai: il suo intento era di reagire al convenzionalismo del ‘Novecento’ mediante ricerche cromatiche, soprattutto [...] sul piano del rapporto colore-spazio (tonalismo), incontrandosi con le realizzazioni attuate da R. Melli nell’ambito del movimento Valori plastici, che pertanto ebbe forte influsso sui tonalisti romani. ...
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Pittore di scuolaromana (sec. 13º); nella chiesa inferiore del Sacro Speco a Subiaco, sono a lui dovute una lunetta raffigurante la Madonna tra angeli, firmata, e le Storie della vita di s. Benedetto, [...] esclusi gli affreschi delle volte. I suoi modi pittorici, talora poeticamente espressivi, aderiscono alla tradizione classicista romana. ...
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Pittore italiano (Roma 1900 - ivi 1972). Iniziò a dipingere sotto la guida di F. Carena. Fu più volte a Parigi (1927, 1933), dove il suo nome fu legato dalla critica alla scuolaromana e alla pittura tonale, [...] ma, nonostante i contatti con l'ambiente di Scipione e di Mafai, la sua pittura se ne discostava per una esigenza di rigore compositivo e per l'interesse alla scomposizione cubista. Più intensa si fece ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , intorno al 1930 si determinò – in reazione al Novecento – la ricerca di Scipione, M. Mafai, A. Raphael, R. Melli (Scuolaromana), ai quali si riallacciarono C. Cagli, G. Capogrossi, Mirko e Afro Basaldella, G. Stradone, F. Pirandello, A. Ziveri. A ...
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Pittore italiano (Ancona 1910 - Roma 1976). Formatosi a Roma, soggiornò a lungo a Parigi e a New York. Partecipò attivamente al movimento pittorico moderno, sperimentando tutte le tecniche pittoriche, [...] e il mosaico, dapprima nell'ambito della "scuolaromana", poi attraverso sottili ricerche formali di una prospettiva fontana di Terni, 1931-35) e a partecipare con originalità al risorgere della scuola dell'alto liccio in Italia (arazzi di Asti). ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] a colori in S. Silvestro al Quirinale. Vasta fu l'influenza di P., specie per il gusto decorativo, sulla scuolaromana, sul Parmigianino e sul conseguente stile eroico classico.
Vita e opere
Trasferitosi a Roma intorno al 1515, entrò nella bottega ...
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Esposizione d’arte italiana svoltasi in più edizioni a partire dal 1931. Istituita nel 1927 come vetrina dell’arte contemporanea col nome di Esposizione Quadriennale d’Arte Nazionale, guidata da C.E. Oppi [...] di autonomia dalle scelte estetiche del regime fascista. La seconda edizione, nel 1935, fu caratterizzata dalla presenza degli artisti della Scuolaromana e da sale dedicate a M. Marini, A. Tosi, G. Severini, M. Mafai, F. Pirandello, O. Rosai, A ...
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Scultore (Genova 1630 - ivi 1702). Dapprima ebanista, fu poi allievo di Bernini per sei anni (1655-61). Tra i maggiori esponenti della scultura barocca genovese, tra il 1661 e il 1677 scolpì statue di [...] ) e il monumentale Battista in S. Maria di Carignano (1677), fondendo con cadenze leggere e fantasiose gli influssi della scuolaromana agli eleganti ritmi diffusi da P. Puget. Presente anche a Venezia (sepolcro di F. Morosini, 1678, S. Niccolò da ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Il suo nome deriva da una tavola con S. Cecilia e otto storie della santa (Firenze, Uffizi). Si ritiene autore del primo e degli ultimi tre affreschi del ciclo della vita di s. [...] nella chiesa di S. Simone e di una Madonna nella chiesa di S. Giorgio alla Costa (Firenze), quest'ultima attribuita da altri allo stesso Giotto. L'artista dipende dalla scuolaromana e da quella fiorentina del sec. 13º e subisce influssi giotteschi. ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...