Robbins, sir Lionel Charles
Economista inglese (Sipson 1898 - Londra 1984). Professore alla London School of Economics (1929-61) e autorevole direttore del dipartimento d’economia, operò per mantenere [...] dei prezzi, ispirandosi alla teoria dell’equilibrio walrasiana (➔ Walras, Marie-Esprit-Léon) e alla scuolaaustriaca (➔ austriaca, scuola). Nel 1928, in The representative firm, sottopose efficacemente a critica il concetto marshalliano d’impresa ...
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Mayer, Hans
Economista austriaco (Vienna 1879 - ivi 1955). Esponente della scuolaaustriaca (➔ austriaca, scuola) e delle teorie marginalistiche. Fu critico dell’utilizzo del formalismo matematico in [...] economia, poiché presuppone un’analisi sincronica di grandezze che, invece, nel caso per es. delle scelte di consumo, sono tra loro eterogenee e si presentano all’individuo in modo sequenziale. Conseguito ...
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Morgenstern
Morgenstern Oskar (Görlitz, Sassonia, 1902 - Princeton, New Jersey, 1977) economista e logico tedesco naturalizzato statunitense. Appartenente alla scuolaaustriaca di economia, insegnò all’università [...] di Vienna (1935-38); nel 1938, avendo appreso durante un suo viaggio negli Stati Uniti che l’Austria era stata annessa alla Germania nazista, decise di non rientrare in patria. Insegnò quindi all’università ...
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Meyer, Robert
Economista e politico austriaco (Vienna 1855 - m. 1914). Esponente della seconda generazione della scuolaaustriaca (➔), si è occupato di scienze delle finanze. Conseguita la laurea in [...] giurisprudenza all’Università di Vienna, si impiegò nella pubblica amministrazione. Nel 1910 venne nominato direttore dell’ufficio centrale per la statistica, incarico che ricoprì poi fino alla morte. ...
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Lachmann, Ludwig
Economista tedesco (Berlino 1906 - Johannesburg 1990). Studiò alla von Humboldt Universität di Berlino, all’Università di Zurigo e alla London School of Economics, dove fu allievo di [...] in Australia nel 1948, è stato professore all’Università di Witwatersrand. Esponente della scuolaaustriaca (➔ austriaca, scuola), ha elaborato un approccio fortemente soggettivista riguardo alla formazione delle aspettative e all’interpretazione ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] Abbecedario (del 1786) di Francesco Soave, nato per la Lombardia austriaca, dove lo studio dell’italiano è, come altrove, requisito culturale indispensabile. Se in precedenza la scuola insegnava a latinare, dal Settecento in poi gli scolari, partendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] .
Genovesi fu il fondatore dell’unica vera e propria scuola di economia del Regno di Napoli. Il patrimonio illuministico e economia «neoclassica», e più precisamente della sua versione «austriaca»: chiunque abbia letto Carl Menger, Ludwig von Mises ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] portale laterale di S. Stefano a Vienna); intorno al 1400 anche gli artisti austriaci partecipano alle correnti internazionali del Weicher Stil, cui reagisce la scuola di C. Laib a Salisburgo e cui si opporrà il violento realismo tardogotico (tomba ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] l’Inghilterra con un attacco diretto ai Paesi Bassi austriaci (occupazione della Lombardia, di Parma e di Guastalla da con G. Gigante e i Palizzi. Ebbe interferenze con i macchiaioli la scuola di Resina (fondata da A. Cecioni), dalla quale uscì G. De ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] nei suoi rapporti colla pubblica amministrazione" nelle scuole speciali politico-legali, da lui promosse e organizzate a Milano; diresse (1812-14) il Giornale di giurisprudenza universale; ritornati gli Austriaci, R., che s'era naturalizzato milanese ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...