Il concetto di complessità è differentemente definito e utilizzato in discipline anche assai diverse fra loro. Il fisico S. Loyd ha contato ben 45 possibili definizioni di complessità, ma le definizioni [...] si adattino velocemente a cambiamenti inattesi del sistema. Dall'altra parte, alcuni teorici della c. e. appartenenti alla scuolaaustriaca ritengono che il sistema economico sia in grado di dar vita a un ordine dinamico che emerge spontaneamente dai ...
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Economista, nato a Perù (Indiana) l'8 marzo 1863, morto nel 1949. Fu professore nell'università di Cornell (1901-10) e in quella di Princeton (1911-31).
Seguace, ma con una certa indipendenza, della scuola [...] austriaca e di K. Menger in particolare, F. costruì una propria dottrina che è particolarmente originale nell'elaborazione del concetto di "reddito psichico". Notevole anche il suo apporto alla teoria dell'interesse sulla linea di E. Bohm-Bawerk e di ...
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Economia
In economia, la nozione di b. indica la necessità (o la carenza) dei consumi necessari per la continuazione della vita e la partecipazione alla società con requisiti minimi di dignità. Al livello [...] alla famiglia, riproducendo la popolazione operaia. Con accezione diversa, soprattutto usata da Carl Menger e altri autori della scuolaaustriaca, b. indica in senso lato la sensazione di desiderio, che spinge l’individuo, per appagarla, a procurarsi ...
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Economista e filosofo (Liverpool 1835 - Galley Hill, Kent, 1882). Pienamente aderente all'etica utilitaristica, il suo pensiero esercitò profondi influssi, soprattutto in Inghilterra. La sua teoria economica, [...] imperniata sul concetto del grado finale di utilità - il principio dell'utilità marginale decrescente della scuolaaustriaca, al quale, peraltro, J. arrivò indipendentemente - rappresenta uno spostamento dell'angolo visuale dell'indagine economica, ...
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Economista (Görlitz, Slesia, 1902 - Princeton, New Jersey, 1977), naturalizzato statunitense nel 1944. Appartenne alla scuolaaustriaca e fu prof. nell'univ. di Vienna (1929-38) e direttore dell'Istituto [...] austriaco di ricerche sui cicli economici (1935-38) e della Zeitschrift für Nationalökonomie (1929-38); emigrato nel 1938 negli USA ha da 1936-46). Orientato verso il positivismo logico della scuola di Chicago, ritenne l'economia una scienza empirica ...
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Economista austriaco (Vienna 1879 - ivi 1955), prof. nelle univ. di Praga, Graz e Vienna. Discepolo di F. von Wieser, fu tra i principali esponenti della scuolaaustriaca e delle teorie marginalistiche. [...] Fu il primo a introdurre con chiarezza il concetto di pianificazione in economia; criticò le tavole di K. Menger e il sistema di J. M. Keynes. Opere principali: Eine neue Grundlegung der theoretischen ...
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Orientamento economico che considera i fenomeni della vita economica come la conseguenza di azioni individuali mosse da apprezzamenti che hanno la loro origine nella psicologia dell’uomo. L’indirizzo psicologico, [...] fine del 19° sec., non negando ma continuando e integrando la scuola classica. Ebbe il suo maggior centro a Vienna (e si parla pertanto anche di scuola viennese o di scuolaaustriaca) e contò tra i suoi più significativi rappresentanti K. Menger, E ...
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Giurista ed economista (Bruna 1882 - Vienna 1958), dal 1951 prof. all'univ. di Vienna. Critico conoscitore dei varî indirizzi di pensiero, cercò di collegare la scuolaaustriaca con l'applicazione matematica [...] all'economia: Prozessrechtliche Beiträge zum österreichischen Seerechte (1910); Die Grenznutzenschule (1926); Mathematische Volkswirtschaftslehre (1930); Die Wirtschaftsphilosophie des Alten Testamentes ...
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Economia
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini
Le basi concettuali dell'economia: l'oggetto e il metodo. L'economia e la storia. L'economia e le altre scienze sociali
Su quali siano l'oggetto e il [...] gruppo di beni di consumo: le risorse "date a caso" portano a rendimenti "dati a caso".
La scuolaaustriaca
I teorici della scuolaaustriaca (oltre a Menger, vanno ricordati almeno i suoi allievi Friedrich von Wieser, 1851-1926, ed Eugen von Böhm ...
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Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] e doppia legittimazione, analitica ed 'etica'.
Knut Wicksell: una curiosa divergenza
Knut Wicksell condivide l'idea della scuolaaustriaca, secondo la quale il capitale è un insieme di mezzi di produzione prodotti, "una massa unitaria e omogenea ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...