MELONI, Gino
Francesco Franco
– Nacque a Varese il 29 apr. 1905 da Cesare e da Emilia Mentasti. A sei anni si trasferì con la famiglia a Lissone. Tra il 1923 e il 1928 frequentò l’istituto d’arte di [...] seguendo irregolarmente i corsi di pittura all’Accademia di Brera di Milano. Nel 1925 iniziò a formare una scuoladi pittura che nel Meloni. Da giovane le passioni dichiarate del M. erano Giotto, Lorenzo Lotto, il Tintoretto (Iacopo Robusti) e gli ...
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BUCCI, Anselmo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Achille Muzio, nacque a Fossombrone il 23 maggio 1887. Fece gli studi classici al liceo Marco Foscarini di Venezia; studiò poi disegno a Este, alla scuola [...] promotore del gruppo, che, a Milano, organizzò conferenze, dibattiti e mostre, con l'intento di favorire un orientamento neoclassico, malgrado i riferimenti a Giotto e a Masaccio.
Il suo impegno maggiore fu nel quadro I pittori, una tela compiuta ...
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CERACCHINI, Gisberto
Susanna Zatti
Nacque a Foiano della Chiana (Arezzo) il 5 febbr. 1899 da Anacleto e Leopolda Marchi in una agiata famiglia contadina.
Interruppe gli studi subito dopo la licenza [...] nella cromia, denso di richiami a modelli quattrocenteschi e, ancora, di suggestioni giotto-masaccesche; un disegno pp. 324, 332; N. Bertocchi, Alla I Quadriennale romana. Romani e Scuoladi Parigi, in L'Italia letteraria, 22 febbr. 1932; A. Spaini, ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] studiare e copiare gli affreschi diGiotto e di Masaccio: versione confermata dall’esistenza di suoi disegni giovanili, tratti copiarlo cosicché esso divenne, come ricordò Benvenuto Cellini, la «scuola del mondo» e fu fatto a pezzi per l’eccessivo ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] 7° e specialmente del 9° sec. sono espressione di una peculiare scuola locale.
Dall’11°-13° sec. l’arte diGiotto, nell’antico S. Pietro di Roma; quelli della facciata di S. Maria Maggiore, ivi; quelli del duomo di Messina; quello di S. Giovanni di ...
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GIOVANNI Pisano
Pietro Toesca
Scultore e architetto. Nacque circa il 1245; morì dopo il 1314. Figlio di Nicola Pisano (v.), fu col padre a Siena tra i suoi aiuti all'opera del pergamo del duomo (1265-1268); [...] consentì quella facoltà di varia e profonda intuizione psicologica per cui tanto da lui si differenzia Giotto (v.): ma un Bernardo) che male tradussero i concetti del maestro.
La scuoladi G. fu delle più feconde; sparse discepoli e propagatori per ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] il Ghirlandaio per questa scuola e per i maestri di sua elezione, anche lontani di tempo. Nelle chiese della città lo trattenevano a lungo i grandi affreschi diGiotto e di Masaccio: e se prima aveva fatto pratica di contraffare disegni antichi (poi ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] con i suoi modi gotico-narrativi, seneseggianti, il fiorire della scuola veronese, la più grande dopo Giotto del Trecento italiano, ma perfino di attrarre l'arte boema. È attraverso Tomaso che comprendiamo il formarsi del veronese Altichiero ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] per la scultura nelle opere di Nicola Pisano e di Arnof0, per la pittura in quelle diGiotto, tutte collegate a un stessa elevazione ideale in un'arte anche più riflessiva. La Scuoladi Atene, meglio che nel suo soggetto, che s'addentra tanto ...
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ROMANICA, ARTE
Pietro Toesca
. Nella continuità dell'arte dal sec. X al XIII per tutta l'Europa occidentale ammettiamo la consueta divisione in due periodi - arte romanica, arte gotica - perché, sebbene [...] tra cui ebbero più forte individualità le scuoledi Borgogna, di Normandia, di Provenza (v. le singole voci) pur riescono a una propria antitesi, tra la pittura gotica e quella diGiotto. Una zona - l'Italia, e meno fortemente qualche regione vicina ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...